Muddy Wehara

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Muddy Wehara (マディ上原 ?, Muddy Wehara; Tokyo, 15 settembre 1957Tokyo, 22 dicembre 2009) è stato un fumettista giapponese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

L'introduzione di Muddy Wehara ai fumetti è stata una raccolta rilegata di strisce di Braccio di ferro, regalo del nonno. È sempre stato attratto da lavori non convenzionali, entusiasta ammiratore delle riviste Garo e Com fin dall’adolescenza[1].

Nel 1975 si iscrive all'Università Meiji Gakuin (明治学院大学?, Meiji gakuin daigaku), dove segue i corsi di letteratura francese ,nel '77, abbandonati gli studi, inizia a dedicarsi al manga. Costretto inizialmente a svolgere una serie di lavori umili per sostenersi, incluso il ragazzo delle consegne dei giornali e il cameriere, nel 1981 diviene assistente del popolare mangaka Yasuji Tanioka (谷岡ヤスジ?)[1]. Debutta nel 1982 su Manga Sunday (漫画サンデー?, Manga Sandē), dove viene serializzato con una serie yonkoma.

(JA)

«俺は我億な悪意に満ちた濃くてぽい漫画が読みたいし、出来れば描いていって言フ狂った変人なんだよな。中流常の類型の小ぎれいな可愛ぶった流行りの風俗とくすぐりっこしてる漫画が嫌いだよな。»

(IT)

«Sono un tipo divertente a cui piace leggere manga ribelli, densi e “duri”, e se possibile mi piacerebbe disegnarne qualcuno. Detesto i manga da classe media che seguono il trend standardizzato del “bello e carino”, quelli che piacciono a tutti.»

Nel 1985 l’opera Kazoku no Kurashi (かぞくのくらし?) viene pubblicata nel numero di maggio del periodico Garo, con cui collaborerà fino ai primi anni ‘90[3], serializzato con Reinō saibane kiddo (霊脳サイバネKID?), una stravagante mescolanza di esseri bizzarri e filosofia esoterica, rimasto incompiuto[1]. Dal '93 collabora con Takashi Nemoto, amico e collega, al manga esuberante e a colori Oiwa (お岩?), serializzato sulla rivista porno Junjo Angel.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Kevin Quigley (a cura di), Comics Underground Japan, Blast Books, 12 maggio 1996, p. 220, ISBN 978-0922233168.
  2. ^ (JA) ガロ曼陀羅 (Garo Mandara), 阪急コミュニケーションズ ( Hankyu Communications Co.,Ltd.), 1º luglio 1991, p. 105, ISBN 978-4484912226.
  3. ^ (JA) マディ上原略歴, su muddywehalla.wordpress.com, 21 dicembre 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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