Mino Caudana

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Mino Caudana

Mino Caudana, pseudonimo di Anselmo Jona[1] (Chieri, 20 marzo 1905Roma, 1974[2]), è stato un giornalista, sceneggiatore e autore televisivo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò la sua carriera come giornalista e redattore di varie testate (tra cui «Le grandi novelle» fondata da Dino Segre, 1926-1927). Nel 1926 fondò il periodico La vispa Teresa, rivista di novelle e racconti inediti, corredata da illustrazioni ispirate al mondo del jazz.[3] Nel 1940 fu sceneggiatore del film La granduchessa si diverte di Giacomo Gentilomo.

Nel dopoguerra collaborò alla sceneggiatura de Il bandito, film diretto nel 1946 da Alberto Lattuada. Come giornalista, fu direttore de Il Tirreno, capo redattore dell'Avanti![4], redattore de Il Tempo di Roma[5], collaboratore de Il Borghese e tenne una rubrica sul Secolo d'Italia intitolata "Sul filo del rasoio". Collaborò anche alla Rai, come autore di varietà televisivi e curatore di programmi radiofonici.[6] Nel 1964 scrisse Il figlio del fabbro, biografia apologetica di Benito Mussolini, che iniza con la descrizione di una commossa visita alla tomba del duce, nel cimitero di Predappio[7].

Amilcare Rossi ha descritto Mino Caudana con queste parole:

«È una delle più brillanti penne della pubblicistica nazionale e, più particolarmente, del giornalismo. Fine indagatore dei più riposti sentimenti della gente, nei suoi scritti sa temperare, con un umorismo sano e spontaneo, la non dissimulata amarezza per quanto di desolante ci offre, in ogni settore della società, la deteriore classe dirigente italiana.»

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Mino Caudana e Arturo Assante, Dal regno del sud al vento del nord, Roma, CEN, 1963.
  • Mino Caudana, Il figlio del fabbro, Roma, CEN, 1964.
  • Mino Caudana, Processo a Mussolini, Roma, CEN, 1964.
  • Mino Caudana, I grandi santi italiani, Roma, CEN, 1968.
  • Mino Caudana, L'Italia di mio padre, Roma, CEN, 1969.
  • Mino Caudana, 1922, Milano, Edizioni del Borghese, 1972.
  • Mino Caudana, I fucilati di Verona, Roma, CEN, 1973.
  • Mino Caudana, Italia nuda. L'Italia di oggi così com'è: santi, eroi, lesbiche, pederasti, puttane, camorristi, ladri e politicanti, Milano, I.P.C., 1973.

Programmi televisivi RAI[modifica | modifica wikitesto]

  • 1960 - Momento magico 1960, di Mino Caudana, Nino Conti, regia: Enzo Trapani, 15 puntate, Nazionale, 06/02/1960 – 04/06/1960.
  • 1960 - Ricordo di Mario Riva, di Mino Caudana, regia di Antonello Falqui, 1 puntata, Nazionale, 13/10/1960.
  • 1961 - Momento magico 1961, di Mino Caudana, regia di Enzo Trapani, con Carlo Dapporto, Nino Taranto, Claudio Villa, Cesco Baseggio, 4 puntate, Nazionale, 06/06/1961 – 27/06/1961.
  • 1966 - La prova del nove, di Antonio Amurri, Mino Caudana, Italo Terzoli, Bernardino Zapponi, regia di Piero Turchetti, con Corrado, Walter Chiari, 15 puntate, Nazionale, 29/09/1965 – 06/01/1966.
  • 1968 - Una voce in vacanza, di Mino Caudana, regia di Romolo Siena, con Nino Taranto, Mario Del Monaco, 4 puntate, Secondo, 07/07/1968 – 28/07/1968.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cristina Baldassini, L'ombra di Mussolini: l'Italia moderata e la memoria del fascismo, 1945-1960, Catanzaro, Rubbettino, 2008, p. 25.
  2. ^ Jean-Pierre Lobies, François-Pierre Lobies, Otto Zeller, Wolfram Zeller, IBN: Index bio-bibliographicus notorum hominum, Osnabrück, Biblio Verlag, 2004, p. 345.
  3. ^ Giorgio Rimondi, La scrittura sincopata: jazz e letteratura nel Novecento italiano, Milano, Bruno Mondadori, 1999, pp. 94-96.
  4. ^ Silvia Cassamagnaghi, Operazione Spose di guerra: Storie d'amore e di emigrazione, Milano, Feltrinelli, 2014, p. 146.
  5. ^ Chi è? Dizionario degli Italiani d'oggi, Roma, Angelo Fortunato Formiggini, 1957, p. 156.
  6. ^ Archivio storico del Radiocorriere TV, su radiocorriere.teche.rai.it.
  7. ^ Mimmo Franzinelli, "Mussolini revisionato e pronto per l’uso", in Angelo Del Boca (a cura di), La storia negata. Il revisionismo e il suo uso politico, Neri Pozza, Vicenza, 2009, p. 209.
  8. ^ Amilcare Rossi, L'Italia degli sconcerti. Prognosi di un ottimista, Roma, Romana Libri Alfabeto, 1973, p. 604.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Direttore de Il Tirreno Successore
Dino Provenzal 10 settembre 1946 - 9 luglio 1947 Athos Gastone Banti