Mario Finotti

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Mario Finotti nel 2023

Mario Finotti (Novara, 19 marzo 1950[1]) è un fotografo e giornalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Novara nel 1950[1] e frequenta l'Istituto Magistrale Tornielli Bellini[2].

Nei primi anni '70 si avvicina alla fotografia, preferendola come mezzo di espressione[3][4]. L'attività apre le porte della sua carriera lavorativa, iniziando presso lo studio di pubblicità di Aldo Beldì, al tempo uno dei pilastri della pubblicità in Italia e uno dei primi a servizio completo. Inizialmente come figura secondaria, in seguito giunge alla direzione dello studio fotografico, sebbene l'esperienza duri un solo anno[5]. Passa dunque alle redazioni dei giornali: dapprima alla Gazzetta del Popolo, altra esperienza di breve durata, poi alla redazione provinciale de La Stampa, con cui collaborerà per quattro decenni. Anche il Corriere di Novara lo annovera tra i collaboratori[6][7][8].

Il lavoro lo porta a conoscere molto bene il mondo del giornalismo novarese, di cui tuttavia non si sente parte[9]. In un'intervista del 2021 dichiara di reputare fondamentali per la propria formazione professionale gli incarichi relativi a due eventi di cronaca nera: i processi Mazzotti e Graneris celebrati presso tribunale di Novara tra 1977 e 1978[10][11].

Nel 1973 sposa la garbagnese Laura Borgini, nel cui paese in seguito si trasferisce[12][1][13].

Dal 1985 realizza numerosi reportage per l'Istituto Geografico De Agostini, sia in Italia che all'estero[14].

Considera più volte l'impegno politico, candidandosi alle elezioni comunali nelle file del PCI, nel 1983 a Novara e nel 1990 a Garbagna[15][1].

Parallelamente all'attività di fotoreporter coltiva l'amore per la fotografia in ambito pubblicitario e la produzione letteraria (essenzialmente libri fotografici), che col tempo relegano il giornalismo in secondo piano[16]. Risale al 1980 il primo volume menzionato dalle biografie ufficiali, inerente l'istituto per anziani De Pagave di Novara e realizzato col giornalista Mario Giarda. Seguono tra gli anni '90 e 2000 numerose commissioni da parte di enti quali il comune di Gattico, la Confederazione Nazionale dell'Artigianato, Emergency e la Camera di Commercio di Novara[14].

Proprio in ambito letterario, tra il 1998 e il 2001, accetta un incarico che gli consente il salto di qualità. L'assessorato alla cultura della Provincia di Novara gli affida la realizzazione di un'opera di lettura del paesaggio novarese incentrato sull'archeologia industriale (in quegli anni la provincia gestisce buona parte delle questioni paesaggistico-territoriali e la programmazione dei relativi interventi). Contrattando e discutendo i dettagli dell'incarico, Finotti propone di dividere il lavoro in tre parti, ciascuna inerente un diverso aspetto del paesaggio e della sua storia, da realizzarsi in tre anni diversi[17][14]: la prima parte, corredata da una mostra, sull'archeologia industriale e intitolata I luoghi della produzione[18]; la seconda intitolata I luoghi del culto; la terza sull'architettura spontanea, vale a dire quegli interventi sul paesaggio originati dalle necessità del momento della gente comune, che segnano il territorio molto più delle opere concepite dai grandi architetti, intitolata I luoghi del quotidiano[19]. La prima parte, sponsorizzata e prodotta da Nicola Trussardi, con cui Finotti ha contatti diretti, è considerata dall'autore uno dei migliori cataloghi dei suoi lavori, nonostante l'approccio pubblicitario e raffinato[18]. Finotti riconosce che il salto di qualità è in parte merito della scelta di utilizzare il banco ottico, una fotocamera ideale per l'architettura[20].

Dal 2000 collabora alla collana di volumi edita dal Consorzio Mutue di Novara, la cui attività istituzionale è la copertura assistenziale sanitaria, ma che dal medesimo anno aggiunge l'edizione di due pubblicazioni annuali riservate ai soci: una natalizia a tema culturale/paesaggistico/storico novarese, cui contribuiscono diversi studiosi locali, l'altra a maggio a tema biografico su personaggi novaresi del passato[21]. In tale contesto collabora con numerosi storici locali del calibro di Emiliana Mongiat, Lorenzo Del Boca, Giampietro Morreale, Giancarlo Andenna e scrittori quali Sebastiano Vassalli[14][22].

Dagli anni 2010 è fotografo di scena del Teatro Coccia, per cui documenta le produzioni[23].

Nel 2023 dona il suo ricco archivio all'Istituto Storico della Resistenza di Novara: cinque scatoloni di fotografie sulla vita cittadina novarese tra gli anni '80 e '90. Per l'occasione è organizzata una mostra al Broletto[24][25].

Il fotografo[modifica | modifica wikitesto]

Nell'intervista del 2021 parla di sè non definendosi affatto un paparazzo, ma di avere al contrario sempre coltivato e prediletto la fotografia pubblicitaria, del paesaggio e dell'archeologia industriale[26]. L'interesse per il paesaggio della Bassa Novarese, in particolare, è stato all'origine di diverse opere e mostre[13].

Relativamente al passaggio alla fotografia digitale, ammette di averne risentito e di aver impiegato alcuni mesi per padroneggiare la nuova attrezzatura e la tecnica di postproduzione delle immagini. Si reputa comunque soddisfatto del passaggio, essendo il lavoro meno impegnativo, con poche controindicazioni, con un controllo pieno di ogni singolo passaggio della gestione delle immagini[27]. Mette tuttavia in guardia sugli svantaggi del digitale, inerenti principalmente le contraddizioni che introduce nel linguaggio stesso della fotografia, dato che il totale controllo consente facilmente di allontanarsi dalla realtà[28].

Considera diversi fotografi modelli per il proprio lavoro, di cui ha grande stima, tra cui Gianni Berengo Gardin e Francesco Radino[29].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1996 lo scrittore e giornalista novarese Romolo Barisonzo gli dedica un passo nel quarto volume della serie Novaresi bella gente, descrivendolo come «implacabile testimone della cronaca»[30].

Nel 2000 riceve il riconoscimento di Qualified European Photographer (QEP) per il genere del ritratto, tra i primi in Italia, da parte di un'apposita commissione riunita a Digione[3].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

L'interesse per la storia, i personaggi, il lavoro, l'ambiente e l'architettura sono alla base della realizzazione di decine di libri fotografici e molte mostre personali su tali temi[3].

  • Mario Finotti e Mario Giarda, De Pagave: storia e immagini di un'istituzione novarese, Novara, Banca Popolare di Novara, 1980.
  • Mario Finotti, Quarantaquattro artisti novaresi, a cura di Roberto Moroni, 1994.
  • Mario Finotti, Gattico 1996, a cura di Comune di Gattico, presentazione di Diego Boca, Novara, Interlinea, 1996 (catalogo della mostra tenuta a Gattico nel 1996-1997).
  • Mario Finotti, Anna Maria Boca e Marco Rosci, I luoghi della produzione - Immagini di archeologia industriale nella Provincia di Novara, Milano, Fondazione Trussardi, 1997.
  • Mario Finotti, Franco Ferrario e Emiliana Mongiat, I cortili della memoria - Un itinerario nel centro storico di Novara, Novara, Interlinea, 2000.
  • Mario Finotti, I luoghi del quotidiano, Novara, Provincia di Novara, 2000.
  • Mario Finotti, Franca Franzoni, Giorgio G. Negri e Giovanna Broggi, Le acque governate - Storia e memoria del paesaggio novarese, Novara, Interlinea, 2001.
  • Mario Finotti, Novara nell'Ottocento, Novara, Consorzio Mutue, 2003 (con un intervento di Sebastiano Vassalli).
  • Mario Finotti e Mario Giarda, Novara - Ritratto di una città, Novara, Comune di Novara, 2003.
  • Mario Finotti, Il patrimonio del povero, Antiche istituzioni novaresi, Novara, Consorzio Mutue, 2007.
  • Mario Finotti, Vittore Fossati e Francesco Radino, Il riso - Territorio, cultura, lavoro, Parma, Diabasis, 2007.
  • Mario Finotti e Emiliana Mongiat, L'universo in una stanza, Novara, Consorzio Mutue, 2008.
  • Mario Finotti, La forma del verde, Novara, Consorzio Mutue, 2009.
  • Renato Ambiel e Mario Finotti, Un anno in A - Novara Calcio 2011-2012, Novara, Interlinea, 2012.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni scatti di Mario Finotti nella Chiesa di San Michele Arcangelo a Garbagna Novarese.

  • Navata
    Navata
  • Sommità della navata
    Sommità della navata
  • Sommità dell'abside
    Sommità dell'abside

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Ecco tutti i candidati per i Comuni della Bassa - Garbagna, in L'Azione, n. 17, Novara, 28 aprile 1990 (Anno 80), p. 20. URL consultato il 5 aprile 2024.
  2. ^ I promossi a Novara - Istituto Magistrale Tornielli Bellini, in L'Azione, Novara, 2 luglio 1965 (Anno LV), p. 8. URL consultato il 5 aprile 2024.
  3. ^ a b c "In principio: la natura": mostra di Bonomi e Finotti a Villa Picchetta, su Buongiorno Novara, 2 aprile 2017. URL consultato il 26 dicembre 2023.
  4. ^ Omodeo, 2021, a 0 min 35 s.
  5. ^ Omodeo, 2021, a 1 min 5 s.
  6. ^ Omodeo, 2021, a 2 min 1 s.
  7. ^ Riccardo Del Boca, Le fotografie di Mario Finotti "vent'anni dopo", su Giornalisti Italia, 4 giugno 2019. URL consultato il 5 aprile 2024.
  8. ^ Il primo contributo a La Stampa trovato sinora risale al 1979: Nell'hangar-fucina nasce il Carnevale - Domenica esplode per le vie di Oleggio, in La Stampa - Cronache del Novarese, n. 37, Torino, 15 febbraio 1979 (Anno 113), p. I. URL consultato il 9 aprile 2024.
  9. ^ Omodeo, 2021, a 2 min 25 s.
  10. ^ Omodeo, 2021, a 2 min 45 s.
  11. ^ Ambiel, Bottacchi e Finotti, 2023,  I grandi processi.
  12. ^ Severino Trevisan, Anniversari di nozze a Garbagna, in L'Azione, n. 36, Novara, 4 ottobre 2013 (Anno 108), p. 16. URL consultato il 5 aprile 2024.
  13. ^ a b Riccardo Del Boca, Mario Finotti e quello stop "quattro stagioni", su Giornalisti Italia, 30 ottobre 2019. URL consultato il 5 aprile 2024.
  14. ^ a b c d Mario Finotti e Emiliana Mongiat, Il patrimonio del povero, collana Antiche istituzioni novaresi, Novara, Consorzio Mutue, 2007, Seconda di copertina.
  15. ^ Tutte le liste per il Comune - PCI, in L'Azione, n. 22, Novara, 4 giugno 1983 (Anno 73), p. 6. URL consultato il 5 aprile 2024.
  16. ^ Omodeo, 2021, a 5 min 30 s.
  17. ^ Omodeo, 2021, a 14 min 10 s.
  18. ^ a b Omodeo, 2021, a 15 min 20 s.
  19. ^ Omodeo, 2021, a 36 min 12 s.
  20. ^ Omodeo, 2021, a 23 min 35 s.
  21. ^ Omodeo, 2021, a 19 min 28 s.
  22. ^ Libri Consorzio Mutue.
  23. ^ Ambiel, Bottacchi e Finotti, 2023,  Gli autori.
  24. ^ "Ho visto cose": la mostra di Mario Finotti, su Comune di Novara, 2 marzo 2023. URL consultato il 5 aprile 2024.
  25. ^ Claudio Pavone (a cura di), Storia d'Italia nel secolo ventesimo - Strumenti e fonti, vol. III - Le fonti documentarie, Roma, Poligrafico Zecca dello Stato, 2006, p. 212. URL consultato il 6 aprile 2024. Ospitato su Issuu.
  26. ^ Omodeo, 2021, a 13 min 40 s.
  27. ^ Omodeo, 2021, a 25 min 16 s.
  28. ^ Omodeo, 2021, a 31 min 54 s.
  29. ^ Omodeo, 2021, a 34 min 41 s.
  30. ^ Romolo Barisonzo, Novaresi bella gente, vol. 4, Torino, EDA, 1996, p. 80.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Renato Ambiel, Roberto Bottacchi e Mario Finotti, Ho visto cose - Mezzo secolo di cronaca novarese attraverso l'obiettivo di Mario Finotti, Novara, Comune di Novara, 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


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