Mariano Rabino

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Mariano Rabino

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 marzo 2013 –
22 marzo 2018
LegislaturaXVII
Gruppo
parlamentare
- Scelta Civica per l'Italia (fino al 14/07/2016)
- Misto (dal 14/07/2016 al 13/10/2016)
- NcI-Scelta Civica per l'Italia-MAIE (dal 13/10/2016)
CoalizioneCon Monti per l'Italia
CircoscrizionePiemonte 2
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDL (2005-2007)
PD (2007-2011)
SC (2013-2018)
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
ProfessioneDipendente di banca; Imprenditore

Mariano Rabino (Bra, 2 maggio 1970) è un ex politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in giurisprudenza, già dipendente di azienda bancaria, imprenditore.

Eletto Consigliere provinciale a Cuneo nel 2004, si è dimesso dalla carica nel 2005, a seguito dell'elezione a consigliere regionale del Piemonte, carica ricoperta da aprile 2005 a marzo 2010: a Palazzo Lascaris è stato vicepresidente della commissione Bilancio e Finanze.

L'inizio dell'esperienza amministrativa coincide con l'attività di Consigliere comunale ad Alba, dal 1990 al 1995 e dal 1999 al 2001. In Comune ha ricoperto gli incarichi di Presidente della Commissione Bilancio e, dal 1995 al 1999, di Assessore al Bilancio e al Turismo.

Ad aprile 2022 viene eletto dall'assemblea dei soci presidente dell'Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.[1]

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

In occasione delle elezioni regionali in Piemonte del 3-4 aprile 2005 si candida per la carica di consigliere regionale nelle liste de La Margherita, in provincia di Cuneo, a sostegno della candidata presidente del centro-sinistra Mercedes Bresso, risultando il primo dei non eletti; tuttavia pochi giorni dopo, il 28 aprile 2005, in seguito alle dimissioni di Mino Taricco (in quanto nominato assessore regionale), viene eletto consigliere regionale.

Alle elezioni politiche del 2006 è candidato alla Camera dei Deputati, tra le liste de L'Ulivo nella circoscrizione Piemonte 2 in decima posizione, risultando tuttavia il primo dei non eletti.

Alle elezioni politiche del 2008 non è nuovamente candidato in parlamento.

Alle elezioni regionali in Piemonte del 2010 è ricandidato per la carica di consigliere regionale nelle liste del Partito Democratico, in provincia di Cuneo, a sostegno di Mercedes Bresso, tuttavia risulta il secondo dei non eletti.

Ad inizio 2011 abbandona il Partito Democratico e nel 2013 aderisce al nuovo soggetto politico Scelta Civica per l'Italia, fondato dal premier uscente Mario Monti.

Alle elezioni politiche del 2013 è ricandidato alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Piemonte 2, nelle liste di Scelta Civica per l'Italia (in seconda posizione), venendo eletto deputato della XVII Legislatura.

È membro della 3ª Commissione Affari esteri e comunitari, della Giunta per le Autorizzazioni, del Comitato per i procedimenti di accusa e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Il 14 luglio 2016 il segretario e vice ministro Enrico Zanetti, insieme a Rabino, Giulio Cesare Sottanelli e Angelo Antonio D'Agostino, lascia il gruppo Scelta Civica alla Camera e insieme ai 10 deputati di ALA di Denis Verdini e un deputato di Fare! fonda il polo liberale "Scelta Civica verso Cittadini per l'Italia".[1] Nel dicembre 2017 segue il partito nella lista Noi con l'Italia, la cosiddetta quarta gamba della coalizione di centro-destra in vista delle elezioni politiche.

Alle elezioni politiche del 2018 non si è ricandidato al Parlamento.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]