Lophyra flexuosa

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Lophyra flexuosa
Lophyra flexuosa circumflexa
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezioneColeopteroidea
OrdineColeoptera
SottordineAdephaga
FamigliaCarabidae
SottofamigliaCicindelinae
TribùCicindelini
SottotribùCicindelina
GenereLophyra
SpecieL. flexuosa
Nomenclatura binomiale
Lophyra flexuosa
(Fabricius, 1787)

Lophyra flexuosa (Fabricius, 1787) è un coleottero carabide della sottofamiglia Cicindelinae.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una cicindela di piccole dimensioni, con disegno delle elitre di colore bianco-giallastro su sfondo bronzeo, formato da una lunula omerale, una apicale, una fascia mediana e una macchia alla base; due macchie presso la sutura e una quarta fra la fascia mediana e la lunula apicale.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È una specie con un ampio areale mediterraneo-atlantico-nordafricano, che comprende Portogallo, Spagna (comprese le isole Baleari), Francia (compresa la Corsica), Italia (Sicilia e Sardegna), Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Israele e Siria.[1][2]

Vive su terreni sabbiosi, in prossimità di ambienti dunali vicini al mare, talora anche lungo le sponde dei fiumi.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

In Italia sono presenti le seguenti sottospecie:[2][3]

  • Lophyra flexuosa flexuosa (Fabricius, 1787) - la cui presenza sarebbe limitata alla Liguria
  • Lophyra flexuosa circumflexa (Dejean, 1831) - sottospecie endemica della Sicilia
  • Lophyra flexuosa sardea (Dejean, 1831) - sottospecie endemica della Sardegna

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Lophyra (Lophyra) flexuosa (Fabricius, 1787), in Carabidae of the World, 2012. URL consultato il 22 maggio 2014.
  2. ^ a b Jacovone C, Italian Tiger Beetles (Coleoptera, Cicindelidae (PDF), in Y.E.S. Quarterly 1984; 1(4): 19-29 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2014).
  3. ^ Fabio Stoch, Family Carabidae, in Checklist of the Italian fauna online version 2.0, 2003.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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