Karl Golser

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Karl Golser
vescovo della Chiesa cattolica
Christus pax nostra
 
Incarichi ricopertiVescovo di Bolzano-Bressanone (2008-2011)
 
Nato16 maggio 1943 a Cermes
Ordinato presbitero10 ottobre 1968 dal cardinale Franjo Šeper
Nominato vescovo5 dicembre 2008 da papa Benedetto XVI
Consacrato vescovo8 marzo 2009 dal cardinale Angelo Scola
Deceduto25 dicembre 2016 (73 anni) a Bressanone
 

Karl Golser (Cermes, 16 maggio 1943Bressanone, 25 dicembre 2016) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

È ordinato sacerdote il 10 ottobre 1968 a Roma dal cardinale Franjo Šeper. Compie i suoi studi a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana, a Bruxelles ed Innsbruck, nel periodo compreso tra il 1962 e il 1973. Dopo 4 anni di impegno pastorale nella diocesi di Bolzano-Bressanone (cooperatore a Caldaro e San Nicolò di Merano), dal 1977 al 1982 è collaboratore nella Città del Vaticano della Congregazione per la Dottrina della Fede sotto i cardinali Franjo Šeper e Joseph Ratzinger.

È professore di Teologia morale allo Studio Teologico Accademico di Bressanone. È inoltre parroco di Sarnes (Sarns). Dal 1991 al 2007 è più volte decano e prodecano allo Studio Teologico Accademico di Bressanone. Dal 1991 è canonico penitenziere del capitolo della cattedrale di Bressanone; è anche cappellano capo della delegazione altoatesina del Sovrano Ordine Militare Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta. Nel 1994 è direttore dell'Istituto per la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato. Dal 2006 è presidente dell'Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale (ATISM).

È autore di alcune pubblicazioni scientifiche in diverse lingue.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 5 dicembre 2008 è nominato vescovo di Bolzano-Bressanone, succedendo così a Wilhelm Emil Egger, scomparso il 16 agosto 2008.

Riceve la consacrazione episcopale l'8 marzo 2009 nella cattedrale di Bressanone dal cardinale Angelo Scola (patriarca di Venezia), co-consacranti monsignor Luigi Bressan (arcivescovo di Trento) e monsignor Manfred Scheuer (vescovo di Innsbruck).

Malattia e ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Di ritorno da un pellegrinaggio ad Assisi, il 17 novembre 2010 - a seguito di alcuni esami diagnostici cui si era sottoposto presso gli ospedali di Merano e di Innsbruck - dichiara pubblicamente di soffrire di una particolare e rara forma di sindrome di Parkinson, che gli causa progressive difficoltà nell'esprimersi e nei movimenti. Nonostante questa sua infermità, dichiara di voler proseguire il suo operato episcopale, pur riducendo gli impegni ufficiali.[1][2]

L'8 marzo 2011 informa il papa del suo stato di salute e rimette il mandato nelle sue mani[3]. Due mesi dopo partecipa alla visita pastorale di papa Benedetto XVI ad Aquileia e Venezia, concelebrando assieme agli altri 14 vescovi del Triveneto la Santa Messa al Parco San Giuliano di Mestre l'8 maggio 2011.[4] In tale occasione il Santo Padre lo invitò a continuare nel proprio ministero[5].

Il 27 luglio 2011 papa Benedetto XVI accoglie la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi di Bolzano-Bressanone e nomina suo successore Ivo Muser, decano del capitolo della cattedrale di Bressanone.

Golser si ritira quindi ad abitare nel suo vecchio appartamento privato nella città vescovile, ove gli viene assicurata assistenza sanitaria e spirituale per far fronte alla sua crescente infermità.

Si spegne durante la notte fra il 24 e il 25 dicembre 2016[6].

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/trentino/2010/11/17/visualizza_new.html_1700209518.html
  2. ^ Bolzano, annuncio del vescovo: "Ho una rara forma di Parkinson, pregate per me", su Alto Adige, 17 novembre 2010. URL consultato il 22 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2013).
  3. ^ Copia archiviata, su bz-bx.net. URL consultato il 27 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2011).
  4. ^ http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/trentino/2011/05/08/visualizza_new.html_872702859.html
  5. ^ Il Papa al vescovo: «Ti auguro tanta forza. Io prego per te», su Alto Adige, 8 maggio 2011. URL consultato il 22 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2013).
  6. ^ Religione: si è spento mons. Karl Golser

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Bolzano-Bressanone Successore
Wilhelm Egger 5 dicembre 2008 - 27 luglio 2011 Ivo Muser
Controllo di autoritàVIAF (EN268056624 · ISNI (EN0000 0000 2588 216X · SBN CFIV135744 · LCCN (ENn88114074 · GND (DE1020229314 · CONOR.SI (SL177055587 · WorldCat Identities (ENlccn-n88114074