Italo Squitieri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Italo Squitieri (Potenza, 10 febbraio 1907Cortina d'Ampezzo, 28 dicembre 1994) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Italo Ubaldo Rosario Squitieri nacque a Potenza il 10 Febbraio 1907, da Costantino e Gerarda Caputo.

Avviato dalla famiglia agli studi tecnici, si iscrisse alla facoltà di Ingegneria all'Università di Pavia, che abbandonò al secondo anno per dedicarsi alla pittura. Trasferitosi a Milano, si iscrisse all'Accademia di Brera.

Sono di questo periodo le prime mostre, che gli conferirono una certa notorietà fra i giovani artisti italiani. Fra il 1929 ed 1931 infatti fu primo classificato fra i giovanissimi alla Prima Mostra alla Permanente di Milano[non chiaro]; espose anche alla Mostra Sindacale a Napoli[quale?]. A Potenza allestì la sua prima personale, presso il Palazzo del Fascio.

La prima fase della sua produzione artistica risentì delle influenze impressioniste e futuriste. Nel 1931 venne chiamato dal fratello Aurelio presso l'Ambasciata italiana a Beirut. Fu l'inizio di una serie di viaggi e lavori del pittore in medio Oriente. Tornato a Roma nel 1936, stabilì il suo studio in via Margutta e venne in contatto con Mario Mafai, Mario Massa e Renato Angiolillo. Nel 1940 venne chiamato alle armi e la sua attività pittorica si interruppe quasi completamente.

Finita la guerra ritornò a Roma per poi trasferirsi a Cortina d'Ampezzo. Da lì cominciò ad esporre in diverse città europee: Parigi, Vienna, Zurigo e Monaco.

Il suo stile pittorico conobbe una drastica svolta a causa dell'interesse per la pittura di Mario Sironi, di cui fu allievo.

Di lui Indro Montanelli scrisse: «Italo Squitieri rimase molto sorpreso e un po' incredulo quando gli dissi che il giorno in cui mi si desse di reincarnarmi con diritto di scelta non chiederei a Dio di farmi Leonardo o Einstein, ma Squitieri. Eppure è così, è l'uomo che più invidio al mondo. Si guarda intorno contento e nei suoi occhi azzurri, di bambino, vedo riflesso il meglio di ciò che ci circonda, e solo il meglio.»[senza fonte]I conti con me stesso- Diari 1957/1978- pag.154

Produzione artistica[modifica | modifica wikitesto]

Significativi nella produzione pittorica di Squitieri sono i cicli Il potere, costituito da ventisei tele eseguite fra il 1973 e il 1979 come forma di rilessione sul concetto di potere nella decadenza morale della società contemporanea[non chiaro], e Petra, costituito da diciotto tele eseguite tra il 1979 e il 1985.

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

Squitieri espose alla VII Quadriennale di Roma (1955-56)[1].

Opere in musei e collezioni[modifica | modifica wikitesto]

Opere di Squitieri sono conservate nei Musei civici di Padova[2], nel Museo d'arte moderna "Mario Rimoldi" di Cortina d'Ampezzo[3][4] e nella collezione d'arte della Banca Carime[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Italo Squitieri, su quadriennalediroma.org. URL consultato il 22 settembre 2014.
  2. ^ Davide Banzato, Franca Pellegrini e Mari Pietrogiovanna (a cura di), Dipinti dell'Ottocento e del Novecento dei Musei civici di Padova, Il Poligrafo, 1999, p. 401, ISBN 8871151348.
  3. ^ Elenco delle opere di Italo Squitieri, su regole.it. URL consultato il 22 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2012).
  4. ^ Musei delle Regole, apertura fissata al 22, in Corriere delle Alpi, 18 dicembre 2004. URL consultato il 22 settembre 2014.
  5. ^ Elenco opere, su carime.it. URL consultato il 22 settembre 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La palette italienne aujourd'hui - Ector Klat su L'eclair du Nord, Aleppo, 1933
  • Un jeune artiste italien - Marcel Cassard su Ad-Dabur, Beirut, 1933
  • La veloce matita di Squitieri - Federico Gavioli su Giornale di Lucania, Potenza, 1938
  • Il disegnatore - Corrado Concini su Il Gazzettineo, Venezia, 1944
  • Il pittore Lucano - Corrado Concini su Il Popolo del Friuli, Udine, 1945
  • I temerari amici di Hamingway - Marcolm Cowley su l'Europeo, Milano, 1949
  • Italo Squitieri a "Il Pincio" - Virgilio Guzzi su Il Tempo, Roma, 1951
  • Al lume di candela - Ugo Moretti su Il Momento, Roma, 1951
  • Squitieri - Bruno Morini su Il Giornale d'Italia, Roma, 1958
  • Le passé pris au piège - Pierre Audrey su Le Figaro, Parigi, 1958
  • Lucania, terra di un pittore - Alberto Neppi su Idea, Roma, 1958