Ian Bairnson

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Ian Bairnson
Ian Bairnson nel 1982
NazionalitàBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereRock progressivo
Rock psichedelico
Art rock
Pop rock
Periodo di attività musicale1973 – 1977 (Pilot)
1976 – 1990 (The Alan Parsons Project)
1981 (Paris)
1984 (Keats)
1973 – 2023 (session man)
Strumentochitarra
GruppiPilot
The Alan Parsons Project
Paris
Keats
Sito ufficiale

Ian Bairnson (Lerwick, 3 agosto 1953Frimley, 7 aprile 2023) è stato un chitarrista britannico noto per essere l'unico session man ad aver partecipato, oltre ai due fondatori, a tutti gli album del The Alan Parsons Project.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1973 fonda assieme a David Paton, Billy Lyall e Stuart Tosh il gruppo dei Pilot che grazie alla produzione di Alan Parsons esordì con il grande successo della canzone Magic pubblicata sia in singolo che all'interno dell'album Pilot. Fino al 1976 fu un membro attivo del gruppo realizzando altri due album per poi confluire nello stesso anno nel Project di Alan Parsons ed Eric Woolfson seguito da tutti gli altri membri. Nel 1977 pubblicò l'ultimo album dei Pilot Blue Yonder.

Dal 1976 Bairnson diviene session man fisso degli album pubblicati dal The Alan Parsons Project fino al suo scioglimento nel 1990. Negli oltre cento brani registrati con il Project viene spesso ricordato, e preso ad esempio, per gli assoli iconici come in I Wouldn't Want to Be Like You[1], seconda traccia dell'album I Robot del 1977 e Nothing Left To Lose[2], nona traccia dell'album The Turn of a Friendly Card del 1980.

Bairnson è stato il chitarrista nei primi quattro album di Kate Bush e la sua collaborazione di maggior successo fu quella del 1978 per l'album d'esordio The Kick Inside, la cui traccia di punta Wuthering Heights raggiunse il primo posto in classifica in quasi tutte le nazioni al mondo, Bairnson raggiunse la notorietà per l'assolo di chitarra anche grazie alle infinite riproposizioni televisive del brano che andarono avanti per tutti gli anni '80.

Nel 1984 viene coinvolto da Alan Parsons ed Eric Woolfson nel progetto di creare un gruppo parallelo al The Alan Parsons Project mediante i session man di riferimento. Il gruppo viene chiamato Keats ed esordisce lo stesso anno con un album omonimo che però non raggiunse i risultati sperati, pertanto Parsons e Woolfson decisero di non proseguire oltre.

Durante tutti i quindici anni di collaborazione con il The Alan Parsons Project, Bairnson offrì la sua collaborazione come chitarrista anche a numerosi altri artisti emergenti o lanciati da Alan Parsons.

Dopo lo scioglimento del The Alan Parsons Project ha proseguito a collaborare negli album da solista di Alan Parsons per altri dieci anni, fino al 1999, oltre che contemporaneamente ad essere membro fisso nei tour dell'Alan Parsons Live Project fino al 2001. Di questo periodo sono da menzionare le sue performance nel brano Turn It Up[3], seconda traccia dell'album Try Anything Once del 1993, e nella strumentale Cloudbreak[4], quarta traccia dell'album On Air del 1996.

Bairnson ha vissuto in Spagna per dieci anni, dal 2003 al 2013, dove aveva realizzato uno studio di registrazione personale.

Nell'arco della sua carriera ha suonato in più di cento album, affrontando i generi musicali più disparati, con diversi artisti tra cui Yvonne Keeley, Joe Cocker, Jon Anderson, Chris de Burgh, Mick Fleetwood e Neil Diamond. Ha effettuato numerosi tour mondiali accompagnando dal vivo, alla chitarra, molteplici artisti, tra i più noti figurano Sting, Eric Clapton e Beverley Craven.

Dopo essere rientrato in Gran Bretagna nel 2013, Bairnson assieme a David Paton ha prodotto un album chiamato A Pilot Project in cui hanno reso omaggio ad Alan Parsons, ma in particolare allo scomparso Eric Woolfson, reinterpretando alcuni tra i maggiori successi del The Alan Parsons Project.

Nel novembre del 2016 Bairnson e Paton hanno effettuato un tour in Giappone presentando canzoni dei Pilot e del The Alan Parsons Project.

Nel 2019 Bairnson ha accettato di collaborare nuovamente con Alan Parsons per la realizzazione del suo album The Secret.

È morto il 7 aprile 2023 all'età di 69 anni per le complicazioni della demenza senile in una casa di cura di Frimley, nel Surrey, nell'Inghilterra sud-orientale. Aveva smesso di esibirsi nel 2018 dopo che gli era stata diagnosticata una "condizione neurologica progressiva". Riposa al Warriston Cemetery ad Edimburgo.

Discografia[5][modifica | modifica wikitesto]

Pilot

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 1974 - Pilot (From The Album Of The Same Name)
  • 1975 - Second Flight
  • 1976 - Morin Heights
  • 1977 - Two's a Crowd
  • 1980 - The Best of Pilot
  • 2002 - Blue Yonder
  • 2014 - A Pilot Project

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1974 - January
  • 1975 - January / Magic
The Alan Parsons Project

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

Riedizioni[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2015 - The Turn Of A Friendly Card • Snake Eyes • Games People Play
David Courtney
  • 1975 - First Day
William Lyall
  • 1976 - Solo Casting
Hudson-Ford
  • 1977 - Daylight
Don Black & Geoff Stephens
  • 1978 - Dear Anyone
Steve Harley
  • 1978 - Hobo With A Grin
  • 2011 - Hobo With A Grin / The Candidate
Artisti Vari
  • 1978 - Dear Anyone
Kate Bush
Rab Noakes
  • 1978 - Restless
Lenny Zakatek
  • 1979 - Lenny Zakatek
  • 1989 - Small But Hard
Chris Rainbow

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 1979 - White Trails
  • 2000 - The Best of Chris Rainbow 1972-1980
  • 2000 - Unreleased & Demo Tracks 1973-1983
  • 2000 - The Instrumental Chris Rainbow
  • 2007 - Waves

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • 2001 - The Chris Rainbow Anthology 1974-1981
Chris de Burgh
  • 1979 - Crusader
John Townley
  • 1979 - Townley
Eberhard Schoener
  • 1980 - Events
  • 1981 - Time Square
  • 1983 - Spurensicherung
Jon Anderson
Paris
  • 1981 - Have You Ever Been In Love (singolo)
Elaine Paige
  • 1981 - Elaine Paige
  • 1984 - Cinema
Mick Fleetwood
  • 1981 - The Visitor
Bucks Fizz

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 1981 - Bucks Fizz
  • 1982 - Are You Ready?
  • 1983 - Hand Cut
  • 1984 - I Hear Talk
  • 1986 - Writing On The Wall

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • 1983 - Greatest Hits
Bananarama
Panarama
  • 1982 - Can This Be Paradise
Akira Inoue
  • 1982 - Cryptogram
Prelude
  • 1982 - Only The Lonely (singolo)
Hannes Schöner
  • 1982 – Willst Du Träumen
Esther Ofarim, Eberhard Schoener, Wolf Wondratschek, Ulf Miehe
  • 1982 - Complicated Ladies
Rick Cua
  • 1983 - No Mystery
Julia Downes
  • 1983 - Let Sleeping Dogs Lie
Andrew Powell and The Philharmonia Orchestra
  • 1983 - Play The Best Of The Alan Parsons Project
  • 1985 - Ladyhawke (Original Motion Picture Soundtrack)
  • 2018 - Rocket Gibraltar (Original Music From The Motion Picture)
Keats
Skiantos
Mari Iijima
  • 1985 - Kimono Stereo
Tim Rice & Andrew Lloyd Webber
  • 1985 - The Very Best Of Tim Rice & Andrew Lloyd Webber
Kenny Rogers
Norbert Daum
  • 1985 - New Opera Wave
Uwe Buschkötter
  • 1986 - Computer Energy
David Sylvian
Anri 杏里
  • 1986 - Trouble In Paradise
James Reyne
  • 1987 - James Reyne
Nobuhide Saki
  • 1988 - Yume O Yobe
Masamichi Sugi
  • 1989 - Ladies & Gentlemen
Aleksander Mežek
  • 1989 - Podarjeno Srcu
Thomas Anders
  • 1989 - Different (Thomas Anders)|Different
Yukio Sasaki
  • 1990 - Jealousy
  • 1993 - After Dark
Yui Asaka
  • 1990 - No Lookin' Back
  • 1990 - Open Your Eyes
Kyōko Koizumi
  • 1990 - N°17
Miss Thi
  • 1990 - Lover
Chage & Aska
  • 1990 - See Ya
Marie Claire
  • 1990 - Marie Claire
Tom Jones
  • 1991 - Carrying a Torch
Davie Paton
  • 1991 - Passions Cry
Tam White & The Band
  • 1991 - Keep It Under Your Hat
  • 1992 - Blue Eccentricity
Marian Gold
  • 1992 - So Long Celeste
Stefano Pieroni
  • 1992 - Dagli Il Tuo Cuore
Beverley Craven
  • 1993 - Love Scenes
  • 1999 - Mixed Emotions
  • 2009 - Close To Home
  • 2014 - Change Of Heart
Alan Parsons

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1994 - The Raven
  • 1994 - Luciferama
  • 1997 - I Can't Look Down
  • 1997 - Too Close To The Sun
  • 1999 - Out Of The Blue
Artisti Vari
  • 1993 - Night of the Proms
Jim Diamond
  • 1994 - Sugarolly Days
Marajan
  • 1994 - DI ver CT
Jay Stapley
  • 1994 - Wanderlust
Takafumi Ishida
  • 1996 - Rirekisho
Mary Mac
  • 1997 - River Song
Jargon
  • 1997 - Blue Print
Manolo García
  • 1998 - Arena en los Bolsillos
  • 2001 - Nunca El Tiempo Es Perdido
Artisti Vari
  • 1999 - Lovers Day II
Alfonso XII
  • 2001 - Claude Monet Vol.1
Chris Norman
  • 2001 - Breathe In
A. & R.
  • 2001 - I Don't Like Big Brother (singolo)
Carola
  • 2001 - My Show
Design
  • 2003 - Time Out
Liverpool Express
  • 2003 - Once Upon A Time
Miss Thi
  • 2004 - Lover
Neil Lockwood
  • 2008 - An Ordinary Man
Eric Woolfson
101 South
  • 2009 - No U-Turn
Parzivals Eye
  • 2009 - Fragments
Jelone
  • 2010 - Easier Said Than Done

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I Wouldn't Want To Be Like You, The Alan Parsons Project, 1977., su youtube.com, 3 maggio 2015. URL consultato il 22 giugno 2021.
  2. ^ Nothing Left To Lose, The Alan Parsons Project, 1980., su youtube.com, 26 gennaio 2017. URL consultato il 26 maggio 2021.
  3. ^ Turn It Up by Alan Parsons - Try Anything Once 1993., su youtube.com, 26 gennaio 2017. URL consultato il 2 ottobre 2021.
  4. ^ Cloudbreak by Alan Parsons - On Air 1996., su youtube.com, 30 maggio 2007. URL consultato il 3 aprile 2021.
  5. ^ http://www.ianbairnson.com/discography/discography.htm
  6. ^ Basato sui racconti di Poe.
  7. ^ Il titolo cita l'omonima opera di Isaac Asimov (Io, robot) ed il concept del disco è incentrato sul futuro tecnologico a cui andremo incontro.
  8. ^ L'antico Egitto affiora ripetutamente, ed in generale il concept si concentra sul mistero ed il fascino del passato.
  9. ^ Il concept riguarda un'analisi del mondo femminile, anche dal suo punto di vista spirituale e nella sua rivalità con l'uomo.
  10. ^ Il tema è concentrato sul gioco d'azzardo, sia figuratamente che letteralmente.
  11. ^ Il concept è ispirato dal romanzo omonimo di Philip K. Dick e dal Grande Fratello di George Orwell anche nella sua accezione divina.
  12. ^ Il concept si concentra sul mondo industriale e l'inquinamento, entrambi entrati in una fase in cui si rischia di perderne il controllo.
  13. ^ Il tema è incentrato sulla critica al consumismo ed alla cultura popolare americana che è ormai sfociata nella "cultura dell'avvoltoio", in cui i più furbi tentano di fare profitto alle spalle del prossimo.
  14. ^ Il concept analizza l'effetto che la fama e la fortuna può avere su molte persone, cantanti, attori ecc.
  15. ^ Il concept dell'album approfondisce la vita dell'architetto catalano Antoni Gaudí.
  16. ^ Tema ispirato dalla vita e le opere di Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi. Non accreditato ufficialmente al The Alan Parsons Project, risulta nella discografia di Eric Woolfson.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Ferrua, The Alan Parsons Project, L'Occhio Nel Cielo, Arcana Edizioni, marzo 2015, p. 336, ISBN 9788862317832.
  • Christophe Carrafang, The Alan Parsons Project Anthology, Camion Blanc, ottobre 2015, p. 214, ISBN 9781541118881.
  • Francesco Ferrua, The Alan Parsons Project, Sul Viale Dell'Ammoniaca, Amazon, settembre 2019, p. 304, ISBN 9791220051880.
  • Andrew Sparke e Nick Ware, The Alan Parsons Project, Complete Recordings Illustrated, APS Books, giugno 2023, p. 51, ISBN 9781789969955.

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