Henry Wolf (incisore)

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Ritratto di Henry Wolf realizzato da Emil Fuchs (1907 ca.)

Henry Wolf (Eckwersheim, 3 agosto 1852New York, 1º marzo 1916) è stato uno xilografo statunitense di origine francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Henry Wolf è nato il 3 agosto 1852 a Eckwersheim in Francia[1][2]. Vive a Strasburgo, dove studia con Jacques Levy ed espone a Parigi. Henry Wolf si trasferisce a New York nel 1871[3], dove realizza xilografie di opere di Gilbert Stuart, Enric Serra Auqué, Frank Weston Benson, Howard Pyle, Henry Salem Hubbell, John Singer Sargent, A. B. Frost, Jan Vermeer, Jean-Léon Gérôme, Aimé Morot e Édouard Manet[3][4][5][6][7]. Molte delle sue incisioni sono apparse su Scribner's Magazine, Harper's Monthly e su Century Magazine. Nel 1896 inizia a incidere su legno le sue proprie opere.

Ha esposto 144 xilografie all'Esposizione Internazionale Panama-Pacifico del 1915, che si è tenuta a San Francisco. Quell'anno ha vinto il Grand Prix de l'Exposition per la stampa . Muore nella sua casa di New York il 18 marzo 1916[2][3].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Le sue opere fanno parte essenzialmente di collezioni negli Stati Uniti d'America, in particolare nello Smithsonian American Art Museum, nel Metropolitan Museum of Art e nel Canton Museum of Art[4][8].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Wolf, Henry, su oxfordartonline.com.
  2. ^ a b (EN) Levy Florence Nightingale, Wolf Henry, vol. 13, MacMillan Company, 1917.
  3. ^ a b c (EN) Henry Wolf Biography, su www.annexgalleries.com. URL consultato il 16 dicembre 2022.
  4. ^ a b (EN) She Was Silent, su americanart.si.edu, Smithsonian American Art Museum.
  5. ^ (EN) Berry Pickers' Camp, su americanart.si.edu, Smithsonian American Art Museum.
  6. ^ (EN) The Goldfish, su americanart.si.edu, Smithsonian American Art Museum.
  7. ^ (EN) A Passage from the Papers, su americanart.si.edu, Smithsonian American Art Museum.
  8. ^ (EN) Produce Exchange. The Call Room, su metmuseum.org, Metropolitan Museum of Art..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN59359808 · ISNI (EN0000 0000 6663 2052 · ULAN (EN500031861 · LCCN (ENno2004098013 · BNF (FRcb14980585h (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2004098013