Gran Premio motociclistico di Svezia 1986

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Bandiera della Svezia GP di Svezia 1986
402º GP della storia del Motomondiale
10ª prova su 12 del 1986
Data 10 agosto 1986
Nome ufficiale Swedish TT
Luogo Circuito di Anderstorp
Percorso 4,017 km
Risultati
Classe 500
358º GP nella storia della classe
Distanza 30 giri, totale 120,930 km
Pole position Giro veloce
Bandiera dell'Australia Wayne Gardner Bandiera degli Stati Uniti Eddie Lawson
Honda in 1'36,35 Yamaha
Podio
1. Bandiera degli Stati Uniti Eddie Lawson
Yamaha
2. Bandiera dell'Australia Wayne Gardner
Honda
3. Bandiera degli Stati Uniti Mike Baldwin
Yamaha
Classe 250
365º GP nella storia della classe
Distanza 22 giri, totale 88,682 km
Pole position Giro veloce
Bandiera della Germania Martin Wimmer Bandiera della Spagna Sito Pons
Yamaha Honda
Podio
1. Bandiera del Venezuela Carlos Lavado
Yamaha
2. Bandiera della Spagna Sito Pons
Honda
3. Bandiera della Francia Jean-François Baldé
Honda
Classe 125
350º GP nella storia della classe
Distanza 23 giri, totale 92,713 km
Pole position Giro veloce
Bandiera dell'Austria August Auinger Bandiera dell'Italia Luca Cadalora
MBA Garelli
Podio
1. Bandiera dell'Italia Fausto Gresini
Garelli
2. Bandiera dell'Italia Luca Cadalora
Garelli
3. Bandiera dell'Italia Domenico Brigaglia
Ducados
Classe sidecar
Distanza 23 giri, totale 92,713 km
Pole position Giro veloce
Bandiera della Svizzera Rolf Biland Bandiera del Regno Unito Steve Webster
LCR-Krauser LCR-Yamaha
Podio
1. Bandiera della Francia Alain Michel
LCR-Yamaha
2. Bandiera della Svizzera Markus Egloff
LCR-Yamaha
3. Bandiera del Regno Unito Derek Bailey
LCR-Yamaha

Il Gran Premio motociclistico di Svezia è stato il decimo appuntamento del motomondiale 1986. Si è svolto il 9 e il 10 agosto sul circuito di Anderstorp e vi hanno gareggiato le classi 125, 250 e 500 oltre alla classe sidecar.

Le vittorie nelle tre gare in singolo disputate sono state di Eddie Lawson in 500, Carlos Lavado in 250 e Fausto Gresini in 125[1][2], mentre tra i sidecar si è imposto l'equipaggio Alain Michel/Jean-Marc Fresc.

Al termine della gara sono stati assegnati matematicamente due titoli iridati: Eddie Lawson si è aggiudicato per la seconda volta in carriera il titolo della classe 500 e anche Carlos Lavado si è laureato campione per la seconda volta nella classe 250.

Classe 500[modifica | modifica wikitesto]

Lo statunitense Eddie Lawson corona l'ottenimento del titolo mondiale con il giro più veloce e la vittoria nella gara, precedendo l'australiano Wayne Gardner (partito dalla pole position) e l'altro statunitense Mike Baldwin[2].

Arrivati al traguardo[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Pilota Moto Tempo Griglia Punti
1 Bandiera degli Stati Uniti Eddie Lawson Yamaha 48.59.33 2 15
2 Bandiera dell'Australia Wayne Gardner Honda 49.15.37 1 12
3 Bandiera degli Stati Uniti Mike Baldwin Yamaha 49.17.77 4 10
4 Bandiera del Regno Unito Robert McElnea Yamaha 49.18.89 3 8
5 Bandiera della Francia Raymond Roche Honda 49.41.57 5 6
6 Bandiera del Belgio Didier de Radiguès Honda 49.49.06 8 5
7 Bandiera del Regno Unito Niall Mackenzie Suzuki 49.57.79 6 4
8 Bandiera degli Stati Uniti Randy Mamola Yamaha 50.08.74 9 3
9 Bandiera del Regno Unito Ron Haslam ELF 1 giro 7 2
10 Bandiera della Svizzera Wolfgang von Muralt Suzuki 1 giro 13 1
11 Bandiera della Svizzera Marco Gentile Fior 1 giro 16
12 Bandiera della Svezia Peter Lindén Honda 1 giro 12
13 Bandiera dei Paesi Bassi Boet van Dulmen Honda 1 giro 20
14 Bandiera del Giappone Shungi Yatsushiro Honda 1 giro 14
15 Bandiera del Regno Unito Paul Iddon Suzuki 1 giro 18
16 Bandiera della Germania Manfred Fischer Honda 1 giro 21
17 Bandiera dei Paesi Bassi Henk van der Mark Honda 1 giro 22
18 Bandiera del Regno Unito Simon Buckmaster Honda 1 giro 19
19 Bandiera della Finlandia Eero Hyvärinen Honda 1 giro 17
20 Bandiera del Regno Unito Alan Jeffrey Suzuki 1 giro 23
21 Bandiera dei Paesi Bassi Mile Pajic Honda 1 giro 33
22 Bandiera dei Paesi Bassi Maarten Duyzers Suzuki 1 giro 29
23 Bandiera della Finlandia Esko Kuparinen Honda 2 giri 24
24 Bandiera del Belgio Paul Ramon Suzuki 2 giri 28
25 Bandiera della Danimarca Claus Wulff Suzuki 2 giri 26
26 Bandiera della Svezia Åke Dahli Suzuki 2 giri 35

Ritirati[modifica | modifica wikitesto]

Pilota Moto Motivo Griglia
Bandiera dell'Italia Fabio Biliotti Honda 11
Bandiera della Svezia Peter Sköld Honda 15
Bandiera della Germania Dietmar Mayer Honda 32
Bandiera della Finlandia Ari Rämö Honda 36
Bandiera della Svezia Lars Johansson Suzuki 37
Bandiera della Francia Christian Le Liard Honda 10
Bandiera della Germania Helmut Schütz Honda 34
Bandiera dell'Austria Josef Doppler Suzuki 30
Bandiera della Svizzera Christopher Bürki Honda 31
Bandiera del Regno Unito Marc Phillips Suzuki 25

Non partito[modifica | modifica wikitesto]

Pilota Moto Motivo Griglia
Bandiera dell'Italia Marco Papa Honda 27

Classe 250[modifica | modifica wikitesto]

Come già nella classe regina, anche nelle 250 il neocampione mondiale Carlos Lavado ha ottenuto la vittoria nella corsa, in una gara disputata al sabato e accorciata rispetto al previsto a causa delle condizioni atmosferiche avverse, precedendo il suo rivale nella lotta al titolo, lo spagnolo Sito Pons. Al terzo posto della gara il francese Jean-François Baldé[3].

Arrivati al traguardo[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Pilota Moto Tempo Griglia Punti
1 Bandiera del Venezuela Carlos Lavado Yamaha 39.13.54 2 15
2 Bandiera della Spagna Sito Pons Honda 39.17.44 6 12
3 Bandiera della Francia Jean-François Baldé Honda 39.18.74 9 10
4 Bandiera dell'Italia Maurizio Vitali Garelli 39.30.35 3 8
5 Bandiera della Francia Dominique Sarron Honda 39.30.80 12 6
6 Bandiera del Belgio Stéphane Mertens Yamaha 39.34.62 11 5
7 Bandiera della Svizzera Jacques Cornu Honda 39.38.82 14 4
8 Bandiera della Francia Jean Foray Chevallier 39.40.62 27 3
9 Bandiera dell'Austria Siegfried Minich Honda 39.54.83 17 2
10 Bandiera del Regno Unito Alan Carter Cobas-Rotax 39.57.99 18 1
11 Bandiera del Regno Unito Niall Mackenzie Armstrong 40.35.94 4
12 Bandiera della Germania Martin Wimmer Yamaha 40.36.39 1
13 Bandiera del Giappone Tadahiko Taira Yamaha 40.39.59 7
14 Bandiera della Francia Guy Bertin Parisienne 40.51.23 24
15 Bandiera della Svizzera Roland Freymond Yamaha 41.06.55 28
16 Bandiera della Germania Herbert Besendörfer Yamaha 1 giro 31
17 Bandiera della Francia Philippe Pagano Honda 1 giro 34
18 Bandiera della Francia Jean-Michel Mattioli Yamaha 1 giro 8
19 Bandiera della Spagna Carlos Cardús Honda 2 giri 22
20 Bandiera della Francia Jean-Louis Guignabodet MIG 2 giri 10

Classe 125[modifica | modifica wikitesto]

Nella gara della 125 nuova doppietta dei piloti ufficiali della Garelli con Fausto Gresini che precede Luca Cadalora e un altro italiano giunto al terzo posto, Domenico Brigaglia.

Nella classifica del mondiale resta in testa Cadalora con nove punti su Gresini[1][2].

Arrivati al traguardo[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Pilota Moto Tempo Griglia Punti
1 Bandiera dell'Italia Fausto Gresini Garelli 40.40.50 6 15
2 Bandiera dell'Italia Luca Cadalora Garelli 40.43.47 5 12
3 Bandiera dell'Italia Domenico Brigaglia Ducados 41.07.22 4 10
4 Bandiera della Svizzera Bruno Kneubühler MBA 41.12.09 3 8
5 Bandiera del Belgio Lucio Pietroniro MBA 41.12.41 9 6
6 Bandiera della Finlandia Johnny Wickström Tunturi 41.15.26 7 5
7 Bandiera della Svizzera Thierry Feuz MBA 41.39.96 8 4
8 Bandiera della Germania Adi Stadler MBA 41.53.42 29 3
9 Bandiera dell'Italia Pier Paolo Bianchi MBA 41.56.97 13 2
10 Bandiera della Svezia Håkan Olsson Starol 41.57.14 33 1
11 Bandiera della Spagna Andrés Sánchez MBA 41.57.38 25
12 Bandiera della Danimarca Thomas Pedersen MBA 42.20.93 18
13 Bandiera della Finlandia Esa Kytölä MBA 42.22.04 17
14 Bandiera del Regno Unito Robin Milton MBA 42.23.09 24
15 Bandiera della Svizzera Peter Sommer MBA 42.23.28 22
16 Bandiera dell'Austria Mike Leitner MBA 1 giro 23
17 Bandiera della Svezia Jörgen Ask MBA 1 giro 34
18 Bandiera della Danimarca Mogens Johansen MBA 1 giro 32
19 Bandiera del Venezuela Ivan Troisi MBA 1 giro 36
20 Bandiera dei Paesi Bassi Ton Spek MBA 1 giro 37

Classe sidecar[modifica | modifica wikitesto]

La penultima gara stagionale dei sidecar è caratterizzata dai ritiri di vari protagonisti e si conclude con la vittoria di Alain Michel-Jean-Marc Fresc. Steve Webster-Tony Hewitt, giunti ad Anderstorp in testa al mondiale, sono fortemente condizionati da problemi al motore e concludono al 15º posto; sempre per problemi tecnici devono ritirarsi Rolf Biland-Kurt Waltisperg, autori della pole, e i campioni in carica Egbert Streuer-Bernard Schnieders. Anche grazie alle noie meccaniche degli avversari, si registra il secondo posto dei fratelli Egloff, che ottengono il loro miglior risultato nel motomondiale[4][5].

A una gara dal termine, Michel torna al comando della classifica con 69 punti; possono ancora contendergli il titolo Webster e Streuer, fermi rispettivamente a 61 e a 60.

Arrivati al traguardo (posizioni a punti)[6][modifica | modifica wikitesto]

Pos Pilota Passeggero Moto Tempo Punti
1 Bandiera della Francia Alain Michel Bandiera della Francia Jean-Marc Fresc LCR-Yamaha 39'19"73[7] 15
2 Bandiera della Svizzera Markus Egloff Bandiera della Svizzera Urs Egloff LCR-Yamaha +24"09 12
3 Bandiera del Regno Unito Derek Bailey Bandiera del Regno Unito Brian Nixon LCR-Yamaha +25"52 10
4 Bandiera del Regno Unito Derek Jones Bandiera del Regno Unito Brian Ayres LCR-Yamaha +25"86 8
5 Bandiera del Giappone Masato Kumano Bandiera della Germania Ovest Helmut Diehl LCR-Yamaha +35"76 6
6 Bandiera del Regno Unito Frank Wrathall Bandiera del Regno Unito Kerry Chapman LCR-Yamaha +45"61 5
7 Bandiera della Svizzera René Progin Bandiera della Svizzera Yvan Hunziker Seymaz-Yamaha +47"29 4
8 Bandiera dei Paesi Bassi Theo van Kempen Bandiera dei Paesi Bassi Geral de Haas LCR-Yamaha +51"94 3
9 Bandiera del Regno Unito Steve Abbott Bandiera del Regno Unito Shaun Smith Windle-Yamaha +1'13"49 2
10 Bandiera della Nuova Zelanda Graham Gleeson Bandiera della Svezia Peter Lindén LCR-Yamaha +1'21"63 1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (ES) Lawson se corono campeon, su hemeroteca.mundodeportivo.com, El Mundo Deportivo, 11 agosto 1986. URL consultato il 9 maggio 2016.
  2. ^ a b c Lawson è campione del mondo, su archiviolastampa.it, La Stampa, 11 agosto 1986. URL consultato il 9 maggio 2016.
  3. ^ (ES) "Sito", subcampeon, su hemeroteca.mundodeportivo.com, El Mundo Deportivo, 10 agosto 1986. URL consultato il 9 maggio 2016.
  4. ^ (FR) Deux titres déjà attribués, La Liberté, 11 agosto 1986, p. 25. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  5. ^ (NL) Titelkans Asser zijspanduo miniem, Nieuwsblad van het Noorden, 11 agosto 1986, p. 11. URL consultato il 24 novembre 2017.
  6. ^ (FR) Tabella dei risultati su racingmemo.free, su racingmemo.free.fr. URL consultato il 26 dicembre 2016.
  7. ^ (NL) Eddie Lawson kampioen der regelmaat, Nieuwsblad van het Noorden, 11 agosto 1986, p. 15. URL consultato il 24 novembre 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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