Giustino Durano

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Giustino Durano a circa trent’anni

Giustino Durano (Brindisi, 5 maggio 1923Bologna, 17 febbraio 2002) è stato un attore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Uomo di teatro poliedrico, dotato di una mimica e di una duttilità vocale non comuni messi in evidenza da un fisico prestante, esordì nel 1944 in uno spettacolo per le Forze armate, diretto dal maggiore Anton Giulio Majano.

Successivamente recitò nella città di Bari, accanto a Peppino De Filippo (1947), al Teatro Puccini di Milano nell'avanspettacolo (1951), insieme a Febo Conti, e negli anni successivi lavorò con Dario Fo e Franco Parenti al Piccolo Teatro di Milano in spettacoli innovativi come Il dito nell'occhio (1952-1953) e Sani da legare (1954-1955).

Passò dal cabaret del Teatro dei Gobbi agli spettacoli da solista, per poi tornare alla rivista tradizionale con Wanda Osiris, Bramieri e Vianello. Dopo aver lavorato con Macario e Marisa Del Frate, dal 1960 si dedicò al teatro di prosa, seguendo Giorgio Strehler nel gruppo Teatro e Azione a Prato e affrontando nel tempo ruoli importanti in allestimenti di Shakespeare, Pirandello, Goldoni e Molière. Svolse anche attività radiofonica.

Dopo aver recitato e cantato al Piccolo di Milano con Milva e Franco Sportelli (1965), ebbe parti di spicco in varie operette. Tornò in radio in varie occasioni, da L'innocenza di Camilla di Massimo Bontempelli (1970, regia di Andrea Camilleri) al radiodramma di Mario Fazio e Nino Palumbo Il giornale (1972, regia di Marco Parodi) con Grassilli e Raspani Dandolo, da In viaggio con Teo di Fiocco (1979, regia di Umberto Benedetto) fino al programma satirico L'aria che tira (1981).

Durano continuò a fornire interpretazioni di primo piano anche negli ultimi anni di vita, dal cinema (La vita è bella di Roberto Benigni, 1997) all'opera lirica (Il barbiere di Siviglia di Rossini all'Opera di Roma, 1998) al teatro (E io le dico..., 2001, da lui scritto, diretto e interpretato; L'uomo la bestia e la virtù di Luigi Pirandello con Tuccio Musumeci e Ivo Garrani prodotto dal Teatro Biondo di Palermo e Annata Ricca di Nino Martoglio insieme a Tuccio Musumeci, sempre prodotto dal Teatro Biondo).

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Morì il 17 febbraio 2002 a 78 anni dopo aver lottato contro un cancro. Riposa nel cimitero di Brindisi.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sua figlia Olga Durano divenne famosa negli anni ottanta come cabarettista: nella trasmissione Drive In, interpretava la professoressa che chiudeva i suoi sketch con il tormentone "Io non porto le mutande!"

Omaggi[modifica | modifica wikitesto]

  • A Brindisi, sua città natale, è stato dedicato il Liceo Musicale Statale "Giustino Durano", che si trova al piano superiore del Liceo Artistico Statale "Edgardo Simone", e una piazza "Piazzetta Giustino Durano" che fiancheggia il Teatro Comunale "Nuovo Teatro Giuseppe Verdi".

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1960 - Kriminal Tango

Partecipazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 2000 - Giorgio Conte L'ambasciatore dei sogni, voce nel brano Il veglione del '99

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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