Giuseppe Mazzaglia (militare)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giuseppe Mazzaglia
NascitaCatania, 1898
MorteUolchefit, 4 luglio 1941
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaArtiglieria
CorpoRegio corpo truppe coloniali d'Eritrea
Anni di servizio1913 - 1941
GradoMaggiore in s,p.e.
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna dell'Africa Orientale Italiana
Comandante diCLXIV battaglione CC. NN.
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
voci di militari presenti su Wikipedia

Giuseppe Mazzaglia (Catania, 1898Uolchefit, 4 luglio 1941) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Catania nel 1898, figlio di Franco e Grazia Marino.[2] Allievo del Collegio Militare della Nunziatella in Napoli, interruppe gli studi nel 1917 per arruolarsi nel Regio Esercito e prendere parte come volontario alla prima guerra mondiale in servizio nel 36º Reggimento artiglieria da campagna. Terminata la guerra, con il grado di tenente di complemento, rinunciò al grado e transitò nel 1919, nei ruoli del servizio permanente effettivo.[1] Con il grado di sottotenente. Assegnato al 21º Reggimento artiglieria da campagna, venne promosso tenente nel giugno successivo.[1] Prestò successivamente servizio presso il 24° e poi nel 26º Reggimento artiglieria da campagna e promosso capitano, nel gennaio 1928, al 9º Reggimento artiglieria da campagna.[1] Trasferito a Verona, nel 1933, quattro anni dopo, nel gennaio 1937, partiva volontario per combattere nella guerra di Spagna al comando di una batteria di cannoni da 75/27.[1] Decorato con due medaglie di bronzo al valor militare, ritornato in Patria nel 1938 e promosso maggiore, ottenne di essere trasferito in Africa Orientale Italiana, alla vigilia dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, poi avvenuta il 10 giugno 1940.[1] Si distinse nel corso della campagna dell'Africa Orientale Italiana, e cadde in combattimento a Uolchefit il 4 luglio 1941, venendo decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Magnifica figura di soldato e di artigliere, in particolari critiche circostanze di guerra, dava esempio di costante attaccamento al dovere e continue prove di indomito coraggio e sommo ardimento. Comandante dell’artiglieria dell’Uolchefit improntando a indomabile passione la sua azione di comando, preparava e conduceva le sue batterie a splendidi successi in violenti tenaci attacchi sferrati da rilevanti forze nemiche, che da varie settimane assediavano il ridotto. Durante intenso micidiale bombardamento avversario, mentre dall’osservatorio, pericolosamente esposto, più volte centrato, con ottima azione e grande efficacia, dirigeva il tiro di controbatteria, cadeva colpito a morte da scheggia di granata, immolando la sua vita, eroicamente vissuta, per la Patria. Manteneva fino all’ultimo istante la serena calma dei forti. Bell’esempio di alto senso del dovere militare, spinto fino all’estremo sacrificio. Uolchefit (A.OJ.), 4 luglio 1941.[3]»
— Regio Decreto 24 luglio 1942.
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di batteria da 75, di eccezionale ardire e provato rendimento, durante sei mesi di campagna in terra di Spagna, dava ininterrotta prova di elette virtù militari, non esitando, in ogni azione cui la batteria venne impegnata, a portarsi nelle zone più avanzate e fortemente battute dal fuoco nemico per meglio osservare e dirigere i tiri e conseguire i risultati migliori. In più giorni di aspri combattimenti sul fronte di Madrid, sempre in primissima linea, riusciva ad infliggere al nemico gravissime perdite, dando valido contributo al brillante esito delle operazioni. Monte Llanos, Zona di Brunete, 14-29 luglio 1937
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di una batteria da 75/27, intelligente ed audace, suscitatore di energie e di entusiasmo, provato nelle più svariate circostanze di guerra, durante un anno di dura campagna in Spagna, dimostrava doti non comuni di perizia e di ardimento, e contribuiva validamente al brillante esito di vittoriose operazioni. Bilbao, 25 marzo-4 luglio 1937; Brunete, 12-31 luglio 1937; Santander, 14 agosto-1 settembre 1937; Zuera, 9 settembre-7 dicembre 1937; Teruel, 26 dicembre 1937-27 gennaio 1938
Medaglia commemorativa della guerra 1915-1918 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia interalleata della Vittoria - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 695.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa Orientale - II. La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori, 2009, ISBN 978-88-04-46947-6.
  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 3: La caduta dell'Impero, Bari, Laterza, 1982.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 695.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]