Giovanni Bazoli

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Giovanni Battista Bazoli

Giovanni Battista Bazoli (Brescia, 18 dicembre 1932) è un banchiere italiano, ex-presidente della finanziaria Mittel,[1] dal 27 aprile 2016 presidente emerito di Intesa Sanpaolo[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il nonno Luigi, avvocato, fu tra i fondatori del Partito Popolare di Luigi Sturzo. Il padre Stefano, anch'egli avvocato, fu deputato all'Assemblea Costituente e al Parlamento italiano. Dopo la laurea in Giurisprudenza, Giovanni Bazoli è stato avvocato nello studio di famiglia a Brescia. Libero docente di Diritto amministrativo e professore di Istituzioni di diritto pubblico all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha insegnato fino al 2001.

Nel 1974 è entrato nel consiglio di amministrazione della Banca San Paolo di Brescia diventandone vice-presidente. Nel 1982 fu nominato presidente del Banco Ambrosiano, con l'obiettivo del rilancio dell'istituto e del salvataggio dal fallimento, nel 1986, del Gruppo Rizzoli-Corriere della Sera. Negli anni della sua presidenza al Banco Ambrosiano si sono susseguite fusioni ed acquisizioni, fino alla nascita di Intesa Sanpaolo, per la quale Bazoli ha presieduto il Consiglio di sorveglianza sino al 2016 ed è presidente emerito.

Convinto assertore del ruolo sociale delle banche, Giovanni Bazoli ha ispirato importanti iniziative in campo artistico e culturale come la creazione delle "Gallerie d'Italia", con sedi a Milano, Torino, Napoli e Vicenza, i programmi di restauro e valorizzazione di collezioni d'arte, il recupero di Casa Manzoni, e storico come la fusione degli archivi delle banche integrate. Dal 1999 è presidente della Fondazione Giorgio Cini. È inoltre vicepresidente dell'Editrice La Scuola. Ha ricevuto due lauree honoris causa: in Economia bancaria dall'Università degli Studi di Macerata e in Conservazione dei beni culturali dall'Università degli Studi di Udine.

Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]

Ad aprile 2018 fu rinviato a giudizio con le imputazioni di ostacolo all'esercizio degli organismi di vigilanza e illecita influenza nell'assemblea che avrebbe determinato la governance di UBI Banca.[3] Il processo si è concluso l'8 ottobre 2021 con la sua assoluzione.[4]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Bazoli è sposato con Elena Wührer, della famiglia produttrice della celebre birra, e ha tre figli: Stefano, Francesca e Chiara.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

L'elenco è incompleto:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
— 1º giugno 2000[7]
Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale della Legion d'onore della Repubblica Francese - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mittel svolta verso il private equity - Il Sole 24 Ore, su ilsole24ore.com. URL consultato il 15 giugno 2016.
  2. ^ Intesa Sanpaolo volta pagina: duale addio. Lascia Bazoli: "Ho reso un servizio al Paese" - La Repubblica, su repubblica.it. URL consultato il 15 giugno 2016.
  3. ^ Giovanni Bazoli rinviato a giudizio per ostacolo alla vigilanza. A processo un protagonista della finanza cattolica italiana - Huffington Post
  4. ^ Processo Ubi, il Tribunale di Bergamo assolve Bazoli e Massiah. Per gli altri imputati dichiarata la prescrizione - Il Fatto Quotidiano
  5. ^ BAZOLI Prof. Giovanni Battista, su Presidenza della Repubblica - Le onorificenze della Repubblica - Dettaglio decorato. URL consultato il 21 novembre 2019.
  6. ^ BAZOLI Prof. Giovanni Battista, su Presidenza della Repubblica - Le onorificenze della Repubblica - Dettaglio decorato. URL consultato il 21 novembre 2019.
  7. ^ a b BAZOLI Prof. Giovanni Battista, su Presidenza della Repubblica - Le onorificenze della Repubblica - Dettaglio decorato. URL consultato il 21 novembre 2019.
  8. ^ Come Letta: i cavalieri italiani della Legion d'onore, su Corriere della Sera, 27 marzo 2016. URL consultato il 21 novembre 2019.
  9. ^ BAZOLI Dott. Giovanni, su Presidenza della Repubblica - Le onorificenze della Repubblica - Dettaglio decorato. URL consultato il 21 novembre 2019.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN102558557 · ISNI (EN0000 0003 8527 2736 · SBN RAVV049173 · LCCN (ENno2004108711 · GND (DE1223630552 · WorldCat Identities (ENlccn-no2004108711