Gegard Mousasi

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Gegard Mousasi
Nazionalità Bandiera dell'Armenia Armenia
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Altezza 186 cm
Peso 84 kg
Arti marziali miste
Specialità Pugilato, Kickboxing, Judo
Categoria Pesi mediomassimi
Pesi medi
Squadra Bandiera della Russia Red Devil Sport Club
Bandiera dei Paesi Bassi Team Jurojin
Bandiera dei Paesi Bassi Golden Glory
Bandiera dell'Armenia Hayastan Studio
Bandiera degli Stati Uniti Main Event Gym
Bandiera degli Stati Uniti Glendale Fight Club
Carriera
Soprannome The Dreamcatcher
The Armenian Assassin
Combatte da Bandiera dei Paesi Bassi Leida, Paesi Bassi
Vittorie 49
per knockout 28
per sottomissione 12
per decisione 9
Sconfitte 7
per knockout 1
per sottomissione 3
per decisione 3
Pareggi 2
 

Geghard Movsesian, meglio conosciuto come Gegard Mousasi (Teheran, 1º agosto 1985), è un lottatore di arti marziali miste armeno naturalizzato olandese.

Combatte nella categoria dei pesi medi per la promozione statunitense Bellator MMA, dove è l'attuale campione di categoria dal 2018. È stato l'unico campione dei pesi medi e dei pesi mediomassimi nella promozione giapponese Dream, nonché campione dei pesi mediomassimi Strikeforce e campione dei pesi medi Cage Warriors. A sedici anni è stato campione nazionale di pugilato a livello dilettantistico.

Fino al 2010 è stato uno dei dirigenti dell'organizzazione europea di arti marziali miste M-1 Global assieme a Fedor Emelianenko ed è stato premiato come European Fighter of the Year ai Fighters Only World MMA Awards nel 2009[1]. Nel 2010 è stato inserito nella lista dei venticinque migliori lottatori del mondo under-25, alla posizione numero quattro[2].

Ha un fratello maggiore, Gewik, attivo nelle MMA come peso massimo tra il 2003 e il 2006 con un record di 4-2.

Background[modifica | modifica wikitesto]

Mousasi nasce a Teheran da genitori di etnia armena e, a soli quattro anni, si trasferisce con la famiglia a Leida, nei Paesi Bassi, dove si avvicina alle arti marziali iscrivendosi ad una scuola di Judo.

A quindici anni inizia a praticare il pugilato e solamente un anno dopo diventa campione nazionale di boxe amatoriale con un record di 12-1; le vittorie sono tutte per KO.

Successivamente passa alla kickboxing e tra il 2003 e il 2004 mette a segno tre vittorie consecutive contro kickboxer olandesi.

Carriera nelle arti marziali miste[modifica | modifica wikitesto]

Inizi[modifica | modifica wikitesto]

Mousasi inizia la propria carriera da professionista delle arti marziali miste nell'aprile del 2003 e dà il via ad una lunga gavetta continentale di 10 incontri in due anni (8-1-1) dove viene sconfitto solamente da Petras Markevičius per sottomissione.

Nel 2005 viene chiamato per un incontro in Giappone con la federazione Deep, incontro che vince in soli 10 secondi per KO, e che congiuntamente ad altre tre vittorie consecutive lo mettono in luce anche nel paese del sol levante: nel 2006 infatti viene messo sotto contratto dalla Pride.

Pride Fighting Championships[modifica | modifica wikitesto]

Per l'organizzazione Pride Mousasi partecipa solamente al torneo PRIDE 2006 Welterweight Grand Prix, nel quale passa il primo turno sconfiggendo Makoto Takimoto ma ai quarti di finale si deve arrendere ad Akihiro Gono. Inutile la vittoria contro Hector Lombard nel match di consolazione.

Ritorno in Europa e Dream[modifica | modifica wikitesto]

Mousasi si riscatta subito in Inghilterra vincendo il titolo dei pesi medi Cage Warriors.

Combatte alcuni incontri tra Europa e Nord America per diverse promozioni, tra queste la M-1 Global, vincendoli tutti.

Nel 2008 Mousasi fa ritorno in Giappone per combattere con la promozione Dream.

Dream e Strikeforce[modifica | modifica wikitesto]

Mousasi entra nell'organizzazione come partecipante al torneo DREAM 2008 Middleweight Grand Prix ed il suo impatto è devastante: vince infatti il torneo annichilendo in serie Denis Kang, Dong Sik Yoon (unica vittoria ai punti), Melvin Manhoef e infine Ronaldo Souza per KO, venendo quindi incoronato campione dei pesi medi Dream.

Successivamente partecipa anche al torneo DREAM Super Hulk Grand Prix: l'inizio è dei migliori e sottomette in poco più di un minuto Mark Hunt, ma salta la semifinale contro Rameau Thierry Sokoudjou per infortunio; affronterà comunque Sokoudjou in un incontro senza nulla in palio e vincerà per KO tecnico.

Contemporaneamente nel 2009 firma un contratto con la Strikeforce che lo mette subito di fronte al campione dei pesi mediomassimi Renato Sobral: Mousasi vince anche questo incontro per KO in un minuto, divenendo campione di categoria Strikeforce. L'anno successivo però Mousasi perde il titolo contro Muhammed Lawal, che lo batte ai punti: in quell'incontro Mousasi venne penalizzato per un colpo scorretto.

Sempre nel 2009 per promuovere la propria organizzazione M-1 Global negli Stati Uniti prende parte all'evento M-1 Global Presents Breakthrough, organizzato a Kansas City, dove si esibisce in un incontro amichevole contro Fedor Emelianenko. Grazie alla partnership con l'organizzazione statunitense Affliction, acerrima rivale dell'UFC, Mousasi avrebbe dovuto lottare il 1º agosto 2009 ad Anaheim contro Renato Sobral ma l'intero evento saltò e successivamente la promozione fallì.

Nel 2010 prende parte al torneo DREAM 2010 Light Heavyweight Grand Prix che decreta il campione Dream dei pesi mediomassimi: vince anche questo titolo sconfiggendo in finale Tatsuya Mizuno.

Nel 2011 arrotonda il proprio bottino personale in Strikeforce con due vittorie ed un pareggio contro Keith Jardine.

Nel marzo del 2012, a causa della rottura del legamento crociato anteriore, rimane fuori gioco per diversi mesi; nel giugno dello stesso anno la promozione Dream, della quale Mousasi era il campione dei pesi mediomassimi, fallisce per mancanza di finanziamenti, lasciando il lottatore armeno senza cinture.

Torna a combattere nel gennaio 2013 nell'ultimo evento della Strikeforce prima che questa venisse assimilata dalla più importante UFC, sottomettendo Mike Kyle nel primo round.

Ultimate Fighting Championship[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2013 l'UFC completò l'accorpamento della Strikeforce al suo interno di fatto dismettendo quest'ultima, e di conseguenza Mousasi venne aggiunto al roster dei pesi mediomassimi dell'UFC nel quale secondo i ranking ufficiali della promozione era già considerato il contendente numero 10.

Esordì nell'evento svedese di aprile dove avrebbe dovuto affrontare il top contender di casa Alexander Gustafsson (numero 2 del ranking), ma quest'ultimo s'infortunò proprio pochi giorni prima del match e venne sostituito da compagno di squadra Ilir Latifi, lottatore svedese di origini kosovare: Mousasi s'impose sul poco noto avversario per decisione unanime dei giudici di gara in un incontro che lo vide controllare il match grazie al suo jab.

Passaggio ai pesi medi[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 2014 effettuò il passaggio nella divisione dei pesi medi dove affrontò l'ex campione dei pesi mediomassimi e numero 4 dei ranking Lyoto Machida in un incontro che molto probabilmente avrebbe premiato il vincitore con una chance per il titolo: Mousasi non trovò una soluzione allo striking evasivo del rivale e venne sconfitto ai punti; al termine dell'incontro entrambi gli atleti vennero premiati con il riconoscimento Fight of the Night.

In maggio si sbarazza velocemente del numero 7 dei ranking Mark Muñoz per mezzo di una sottomissione durante il primo round in un evento ospitato a Berlino.

In settembre affronta il numero 4 dei ranking Ronaldo "Jacaré" Souza in un match che lo avrebbe fatto tornare in lizza per un posto come contendente al titolo: Mousasi viene invece dominato dalla miglior lotta dell'avversario e sconfitto per sottomissione durante la terza ripresa.

Nel gennaio del 2015 ottiene una delle vittorie più prestigiose in carriera quando sconfigge la leggenda Dan Henderson, pluricampione Pride e Strikeforce, per KO tecnico durante la prima ripresa anche a causa di uno stop prematuro da parte dell'arbitro; l'impresa gli valse il premio Performance of the Night.

A maggio affronta e sconfigge Costas Philippou per decisione unanime, dominando dal primo all'ultimo round grazie all'enorme vantaggio a suo favore nella lotta a terra.

A settembre avrebbe dovuto affrontare Roan Carneiro. Tuttavia, quest'ultimo subì un infortunio prima dell'evento ed al suo posto venne inserito il giamaicano Uriah Hall. Nella prima ripresa Mousasi riusci a dominare il suo avversario ottenendo più volte posizioni dominanti al tappeto, riuscendo quasi a sottometterlo con una rear-naked choke negli ultimi secondi del round. Mentre nella seconda ripresa, a soli 25 secondi, Mousasi venne colpito in pieno volto prima da un calcio girato e successivamente da una perfetta ginocchiata in salto che lo mandò definitivamente al tappeto, qui Hall finalizzò il tutto con una serie di pugni che costrinsero l'arbitro a fermare l'incontro per KO tecnico. Questa fu la prima volta che Mousasi veniva sconfitto per KO.

Nel febbraio del 2016 doveva affrontare Michael Bisping all'evento UFC Fight Night 84. Tuttavia, il 24 dicembre, Bisping venne rimosso dall'incontro per poter affrontare Anderson Silva allo stesso evento. Mousasi affrontò invece Thales Leites nel co-main event, vincendo l'incontro per decisione unanime.

Il 9 luglio avrebbe dovuto affrontare Derek Brunson all'evento UFC 200. Tuttavia, Brunson subì un infortunio e al suo posto venne inserito Thiago Santos. Verso la fine del primo round Santos, che era stato portato al tappeto in precedenza, nel tentativo di rialzarsi venne colpito in pieno volto da un montante destro, cedendo la vittoria a Mousasi per KO tecnico. Ottenne anche il premio Performance of the Night.

A ottobre del 2016 affrontò l'ex campione dei pesi mediomassimi UFC Vítor Belfort, all'evento UFC 204. Alla seconda ripresa, Mousasi colpì violentemente la testa di Belfort con un calcio destro ben piazzato, una volta stordito l'avversario tentò di mandarlo giù con una furia di pugni ma senza riuscirci, allora cambiò strategia e afferrandolo per una gamba eseguì un takedown e lo mandò al tappeto; in seguito raggiunse la posizione montanta e pose fine all'incontro per KO tecnico con il ground and pound.

Il 19 novembre dovette riaffrontare Uriah Hall nel main event. Dopo 4 minuti di incontro, dove entrambi gli atleti si scambiarono pochi colpi in piedi, Mousasi riuscì a portare il suo avversario al tappeto con un veloce takedown, a terra lo bloccò in modo tale da poter sferrare un feroce ground and pound, ponendo fine al match per KO tecnico.

L'8 aprile 2017, a UFC 210, sfida l'ex campione dei pesi medi Chris Weidman, su cui riesce a imporsi per KO tecnico dopo alcuni attimi di concitazione a causa dei dubbi sulla regolarità delle ginocchiate sferrate sullo statunitense (dubbi poi eliminati dal replay). Dato l'esito controverso dell'incontro, Mousasi si dichiara subito pronto a concedere un rematch all'ex campione.

Bellator MMA[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 luglio 2017 la federazione concorrente della UFC, la Bellator MMA, annuncia l'ingaggio di Mousasi: il contratto stipulato prevede un minimo di sei incontri e l'olandese annuncia di voler vincere il titolo dei pesi mediomassimi dopo aver vinto quello dei pesi medi.

Mousasi debutta nella nuova federazione il successivo 20 ottobre all'evento Bellator 185 contro Alexander Schlemenko: nonostante già al primo minuto un pugno del russo gli procuri la rottura dell'orbita oculare destra, Mousasi viene giudicato idoneo a combattere dal medico e alla fine riesce ad imporsi per decisione unanime, sebbene molti esperti si dichiarino poi contrari a tale risultato.

Il 26 maggio 2018, all'evento Bellator 200, Mousasi batte al primo round per KO tecnico il campione dei pesi medi Rafael Carvalho e pertanto vince il titolo al suo secondo incontro in Bellator. Il 29 settembre difende la cintura contro il campione dei pesi welter Rory MacDonald.

Risultati nelle arti marziali miste[modifica | modifica wikitesto]

Risultato Record Avversario Metodo Evento Data Round Tempo Città Note
Sconfitta 49-8-2 Bandiera degli Stati Uniti Johnny Eblen Decisione (unanime) Bellator 282 24 giugno 2022 5 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Uncasville, Stati Uniti Perde il titolo dei pesi medi Bellator
Vittoria 49-7-2 Bandiera degli Stati Uniti Austin Vanderford KO Tecnico (pugni) Bellator 275 25 febbraio 2022 1 1:25 Bandiera dell'Irlanda Dublino, Irlanda Difende il titolo dei pesi medi Bellator
Vittoria 48-7-2 Bandiera degli Stati Uniti John Salter KO tecnico (pugni) Bellator 264 13 agosto 2021 3 2:07 Bandiera degli Stati Uniti Uncasville, Stati Uniti Difende il titolo dei pesi medi Bellator
Vittoria 47-7-2 Bandiera del Brasile Douglas Lima Decisione (unanime) Bellator 250 29 ottobre 2020 5 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Uncasville, Stati Uniti Vince il titolo dei pesi medi Bellator
Vittoria 46-7-2 Bandiera del Brasile Lyoto Machida Decisione (non unanime) Bellator 228 28 settembre 2019 3 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Inglewood, Stati Uniti
Sconfitta 45-7-2 Bandiera degli Stati Uniti Rafael Lovato Jr. Decisione (maggioritaria) Bellator 223 22 giugno 2019 5 5:00 Bandiera dell'Inghilterra Londra, Inghilterra Perde il titolo dei pesi medi Bellator
Vittoria 45-6-2 Bandiera del Canada Rory MacDonald KO tecnico (gomitate e pugni) Bellator 206 29 settembre 2018 2 3:23 Bandiera degli Stati Uniti San Jose, Stati Uniti Difende il titolo dei pesi medi Bellator
Vittoria 44-6-2 Bandiera del Brasile Rafael Carvalho KO tecnico (pugni) Bellator 200 26 maggio 2018 1 3:35 Bandiera dell'Inghilterra Londra, Inghilterra Vince il titolo dei pesi medi Bellator
Vittoria 43-6-2 Bandiera della Russia Alexander Shlemenko Decisione (unanime) Bellator 185 20 ottobre 2017 3 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Uncasville, Stati Uniti Debutto in Bellator MMA
Vittoria 42-6-2 Bandiera degli Stati Uniti Chris Weidman KO Tecnico (ginocchiate) UFC 210: Cormier vs Johnson 2 8 aprile 2017 2 3:13 Bandiera degli Stati Uniti Buffalo, Stati Uniti
Vittoria 41-6-2 Bandiera della Giamaica Uriah Hall KO Tecnico (pugni) UFC Fight Night: Mousasi vs. Hall 2 19 novembre 2016 1 4:37 Bandiera dell'Irlanda del Nord Belfast, Irlanda del Nord
Vittoria 40-6-2 Bandiera del Brasile Vítor Belfort KO Tecnico (pugni) UFC 204: Bisping vs. Henderson 2 8 ottobre 2016 2 2:43 Bandiera dell'Inghilterra Manchester, Inghilterra
Vittoria 39-6-2 Bandiera del Brasile Thiago Santos KO Tecnico (pugni) UFC 200: Tate vs. Nunes 9 luglio 2016 1 4:32 Bandiera degli Stati Uniti Las Vegas, Stati Uniti Performance of the Night
Vittoria 38-6-2 Bandiera del Brasile Thales Leites Decisione (unanime) UFC Fight Night: Silva vs. Bisping 27 febbraio 2016 3 5:00 Bandiera dell'Inghilterra Londra, Inghilterra
Sconfitta 37-6-2 Bandiera della Giamaica Uriah Hall KO Tecnico (calcio girato, ginocchiata in salto e pugni) UFC Fight Night: Barnett vs. Nelson 27 settembre 2015 2 0:25 Bandiera del Giappone Saitama, Giappone
Vittoria 37-5-2 Bandiera di Cipro Costas Philippou Decisione (unanime) UFC Fight Night: Edgar vs. Faber 15 maggio 2015 3 5:00 Bandiera delle Filippine Pasay, Filippine
Vittoria 36-5-2 Bandiera degli Stati Uniti Dan Henderson KO Tecnico (pugni) UFC on Fox: Gustafsson vs. Johnson 24 gennaio 2015 1 1:10 Bandiera della Svezia Stoccolma, Svezia Performance of the Night
Sconfitta 35-5-2 Bandiera del Brasile Ronaldo Souza Sottomissione (ghigliottina) UFC Fight Night: Souza vs. Mousasi 5 settembre 2014 3 4:30 Bandiera degli Stati Uniti Ledyard, Stati Uniti
Vittoria 35-4-2 Bandiera degli Stati Uniti Mark Muñoz Sottomissione (rear naked choke) UFC Fight Night: Munoz vs. Mousasi 31 maggio 2014 1 3:57 Bandiera della Germania Berlino, Germania Performance of the Night
Sconfitta 34-4-2 Bandiera del Brasile Lyoto Machida Decisione (unanime) UFC Fight Night: Machida vs. Mousasi 8 febbraio 2014 5 5:00 Bandiera del Brasile Jaraguá do Sul, Brasile Passa ai pesi medi, Fight of the Night
Vittoria 34-3-2 Bandiera della Svezia Ilir Latifi Decisione (unanime) UFC on Fuel TV: Mousasi vs. Latifi 6 aprile 2013 3 5:00 Bandiera della Svezia Stoccolma, Svezia Debutto in UFC
Vittoria 33-3-2 Bandiera degli Stati Uniti Mike Kyle Sottomissione (rear naked choke) Strikeforce: Marquardt vs. Saffiedine 12 gennaio 2013 1 4:09 Bandiera degli Stati Uniti Oklahoma City, Stati Uniti
Vittoria 32–3-2 Bandiera degli Stati Uniti Ovince St. Preux Decisione (unanime) Strikeforce: Melendez vs. Masvidal 17 dicembre 2011 3 5:00 Bandiera degli Stati Uniti San Diego, Stati Uniti
Vittoria 31–3-2 Bandiera del Giappone Hiroshi Izumi KO Tecnico (pugni) Dream: Japan GP Final 16 luglio 2011 1 3:29 Bandiera del Giappone Tokyo, Giappone Difende il titolo dei pesi mediomassimi Dream
Parità 30–3-2 Bandiera degli Stati Uniti Keith Jardine Parità (maggioranza) Strikeforce: Diaz vs. Daley 9 aprile 2011 3 5:00 Bandiera degli Stati Uniti San Diego, Stati Uniti
Vittoria 30–3-1 Bandiera del Giappone Tatsuya Mizuno Sottomissione (rear naked choke) Dream 16 25 settembre 2010 1 6:10 Bandiera del Giappone Nagoya, Giappone Vince il DREAM 2010 Light Heavyweight Grand Prix e il titolo dei Pesi Mediomassimi
Vittoria 29–3-1 Bandiera degli Stati Uniti Jake O'Brien Sottomissione (ghigliottina) Dream 15 10 luglio 2010 1 0:31 Bandiera del Giappone Saitama, Giappone DREAM 2010 Light Heavyweight Grand Prix, Semifinale
Sconfitta 28–3-1 Bandiera degli Stati Uniti Muhammed Lawal Decisione (unanime) Strikeforce: Nashville 17 aprile 2010 5 5:00 Bandiera degli Stati Uniti Nashville, Stati Uniti Perde il titolo dei pesi mediomassimi Strikeforce
Vittoria 28–2-1 Bandiera di Trinidad e Tobago Gary Goodridge KO Tecnico (pugni) Dynamite!! 2009 31 dicembre 2009 1 1:34 Bandiera del Giappone Saitama, Giappone Incontro di pesi massimi
Vittoria 27–2-1 Bandiera del Camerun Sokoudjou KO Tecnico (pugni) Strikeforce: Fedor vs. Rogers 7 novembre 2009 2 3:43 Bandiera degli Stati Uniti Hoffman Estates, Stati Uniti
Vittoria 26–2-1 Bandiera del Brasile Renato Sobral KO (pugni) Strikeforce: Carano vs. Cyborg 15 agosto 2009 1 1:00 Bandiera degli Stati Uniti San Jose, Stati Uniti Vince il titolo dei pesi mediomassimi Strikeforce
Vittoria 25–2-1 Bandiera della Nuova Zelanda Mark Hunt Sottomissione (armbar) Dream.9: Feather Weight Grand Prix 2009 Second Round 26 maggio 2009 1 1:19 Bandiera del Giappone Yokohama, Giappone DREAM Super Hulk Grand Prix, Quarti di finale; incontro openweight
Vittoria 24–2-1 Bandiera del Brasile Ronaldo Souza KO (calcio da terra) Dream 6: Middle Weight Grandprix 2008 Final Round 23 settembre 2008 1 2:15 Bandiera del Giappone Saitama, Giappone Vince il DREAM 2008 Middleweight Grand Prix e il titolo dei pesi medi
Vittoria 23–2-1 Bandiera del Suriname Melvin Manhoef Sottomissione (triangolo) Dream 6: Middle Weight Grandprix 2008 Final Round 23 settembre 2008 1 1:28 Bandiera del Giappone Saitama, Giappone DREAM 2008 Middleweight Grand Prix, Semifinale
Vittoria 22–2-1 Bandiera della Corea del Sud Dong Sik Yoon Decisione (unanime) DREAM.4 Middle Weight Grandprix 2008 2nd Round 15 giugno 2008 2 5:00 Bandiera del Giappone Yokohama, Giappone DREAM 2008 Middleweight Grand Prix, Quarti di finale
Vittoria 21–2-1 Bandiera del Canada Denis Kang Sottomissione (triangolo) Dream.2 Middle Weight Grandprix 2008 1st Round 29 aprile 2008 1 3:10 Bandiera del Giappone Saitama, Giappone DREAM 2008 Middleweight Grand Prix, Primo turno
Vittoria 20–2-1 Bandiera della Germania Steve Mensing KO Tecnico (pugni) M-1: Slamm 2 marzo 2008 1 2:44 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Vittoria 19–2-1 Bandiera del Brasile Evangelista Santos KO Tecnico (pugni) HCF: Destiny 1º febbraio 2008 1 3:42 Bandiera del Canada Calgary, Canada Incontro catchweight
Vittoria 18–2-1 Bandiera della Croazia Damir Mirenic KO Tecnico (pugni) HCF: Title Wave 19 ottobre 2007 1 4:46 Bandiera del Canada Calgary, Canada
Vittoria 17–2-1 Bandiera degli Stati Uniti Kyacey Uscola KO Tecnico (pugni) Bodog Fight 25 agosto 2007 1 4:56 Bandiera del Canada Vancouver, Canada
Vittoria 16–2-1 Bandiera della Russia Alexander Kokoev Decisione (unanime) M-1 Battle on the Neva 21 luglio 2007 3 5:00 Bandiera della Russia San Pietroburgo, Russia
Vittoria 15–2-1 Bandiera della Francia Gregory Bouchelaghem Sottomissione (pugni) CWFC: Enter The Rough House 9 dicembre 2006 1 2:20 Bandiera del Regno Unito Nottingham, Regno Unito Vince il titolo dei pesi medi Cage Warriors
Vittoria 14–2-1 Bandiera di Cuba Hector Lombard Decisione (unanime) Pride Bushido 13 5 novembre 2006 2 5:00 Bandiera del Giappone Yokohama, Giappone PRIDE 2006 Welterweight Grand Prix, eventuale ripescaggio
Sconfitta 13–2-1 Bandiera del Giappone Akihiro Gono Sottomissione (armbar) Pride Bushido 12 26 agosto 2006 2 4:24 Bandiera del Giappone Nagoya, Giappone PRIDE 2006 Welterweight Grand Prix, Quarti di finale
Vittoria 13–1-1 Bandiera del Giappone Makoto Takimoto KO Tecnico (frattura dell'orbita) Pride Bushido 11 4 giugno 2006 1 5:34 Bandiera del Giappone Saitama, Giappone PRIDE 2006 Welterweight Grand Prix, Primo turno
Vittoria 12–1-1 Bandiera del Giappone Hidetada Irie KO Tecnico (stop medico) Deep 24 Impact 11 aprile 2006 2 1:29 Bandiera del Giappone Tokyo, Giappone Incontro openweight
Vittoria 11–1-1 Bandiera della Croazia Sanjin Kadunc KO Tecnico (pugni) Future Battle 5 marzo 2006 1 0:35 Bandiera dei Paesi Bassi Bergen op Zoom, Paesi Bassi
Vittoria 10–1-1 Bandiera dei Paesi Bassi Andre Fyeet KO Tecnico (pugni) 2H2H: Mixed Fight 17 dicembre 2005 1 0:40 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Vittoria 9–1-1 Bandiera del Giappone Tsuyoshi Kurihara KO (ginocchiata) Deep 22 Impact 2 dicembre 2005 1 0:10 Bandiera del Giappone Tokyo, Giappone Incontro di pesi mediomassimi
Vittoria 8–1-1 Bandiera dei Paesi Bassi Stefan Klever KO Tecnico (pugni) Bushido Europe: Rotterdam Rumble 9 ottobre 2005 1 3:39 Bandiera dei Paesi Bassi Rotterdam, Paesi Bassi
Vittoria 7–1-1 Bandiera dei Paesi Bassi Chico Martinez Sottomissione (rear naked choke) JE: Holland vs Russia 24 aprile 2005 1 4:39 Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Vittoria 6–1-1 Bandiera dell'Irlanda John Donnelly Sottomissione (armbar) Rings: Bushido Ireland 12 marzo 2005 1 1:02 Bandiera dell'Irlanda Irlanda
Sconfitta 5–1-1 Bandiera della Lituania Petras Markevičius Sottomissione (armbar) Fight Festival 13 28 febbraio 2005 2 1:49 Bandiera della Finlandia Helsinki, Finlandia
Vittoria 5–0-1 Bandiera della Russia Erik Oganov Sottomissione (rear naked choke) M-1: International Fight Night 5 febbraio 2005 1 2:16 Bandiera della Russia San Pietroburgo, Russia
Vittoria 4–0-1 Bandiera dei Paesi Bassi Rody Trost KO Tecnico (pugni) IMA: Mix Fight 19 dicembre 2004 1 3:18 Bandiera dei Paesi Bassi Landsmeer, Paesi Bassi
Vittoria 3–0-1 Bandiera della Finlandia Niko Puhakka Sottomissione (rear naked choke) Fight Festival 11 11 settembre 2004 2 2:17 Bandiera della Finlandia Helsinki, Finlandia
Parità 2–0-1 Bandiera del Brasile Gilson Ferreira Parità Together Productions: Fight Gala 15 novembre 2003 2 5:00 Bandiera dei Paesi Bassi Zaandam, Paesi Bassi
Vittoria 2–0 Bandiera dei Paesi Bassi Xander Nel KO Tecnico (pugni) IMA: Mixfight Gala 12 ottobre 2003 1 1:05 Bandiera dei Paesi Bassi Badhoevedorp, Paesi Bassi
Vittoria 1–0 Bandiera dei Paesi Bassi Daniel Spek KO Tecnico (pugni) 2H2H: 1st Open Team Mixfight Championships 27 aprile 2003 1 3:40 Bandiera dei Paesi Bassi Amsterdam, Paesi Bassi

Olimpiadi 2012[modifica | modifica wikitesto]

Mousasi ha manifestato il suo interesse a partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012 di Pugilato con la nazionale olandese, interesse poi scemato a causa dell'infortunio subito quell'anno e al rinnovo del contratto con la Strikeforce per altri sei incontri.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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