Garry Pagel

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Garry Pagel
Dati biografici
Paese Bandiera del Sudafrica Sudafrica
Altezza 188 cm
Peso 118 kg
Rugby a 15
Ruolo Pilone
Ritirato 2001
Carriera
Attività provinciale
1987-1992E.P. Elephants
1993-1997Western Province
Attività di club[1]
1996-1997Stormers
1997-2001Northampton77 (50)
Attività da giocatore internazionale
1995-1996Bandiera del Sudafrica Sudafrica5 (0)
Palmarès internazionale
Vincitore  Coppa del Mondo 1995

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 26 settembre 2011

Garry Louis Pagel (King William's Town, 17 settembre 1966) è un ex rugbista a 15 sudafricano, campione del mondo nel 1995 con gli Springbok.


Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Proveniente dall'Eastern Province, squadra con cui debuttò in Currie Cup, passò nel 1993 al Western Province[1].

La sua carriera negli Springbok è limitata a 5 incontri, 4 dei quali nella Coppa del Mondo di rugby 1995 che lo vide laurearsi campione del mondo insieme alla squadra, e un incontro del Tri Nations 1996 vinto contro la Nuova Zelanda.

Nel 1997, a 31 anni, decise il trasferimento in Inghilterra al Northampton Saints, poco prima della finale di Currie Cup; dopo l'annuncio del trasferimento il Western Province lasciò Pagel fuori dai convocati alla finale[2]. A Northampton Pagel rimase 4 stagioni prima di ritirarsi per intraprendere a tempo pieno l'attività di agricoltore nel distretto di Adelaide; in parallelo svolge mansioni di consulente tecnico per l'Eastern Province[3].

Vanta due inviti nei Barbarians nel maggio 2001, che coincisero con i suoi due ultimi match in assoluto[4].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Hugh Goodwin, Kid from hell is part of the family for all Saints, in The Independent, 1º ottobre 2000. URL consultato il 26 settembre 2011.
  2. ^ (EN) Chris Hewett, Pagel's place on pantheon assured, in The Independent, 6 maggio 2000. URL consultato il 26 settembre 2011.
  3. ^ (EN) EP approach Pagel, in Independent On Line, 26 febbraio 2003. URL consultato il 26 settembre 2011.
  4. ^ (EN) Brendan Gallagher, England in pain but make gains, in Daily Telegraph, 27 maggio 2001. URL consultato il 27 settembre 2011.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]