Fernando Albán Salazar

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Fernando Alberto Albán Salazar (Palmira, 1º ottobre 1962Caracas, 8 ottobre 2018) è stato un politico, attivista e avvocato colombiano naturalizzato venezuelano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È stato una delle figure di spicco di Primero Justicia, uno dei partiti di opposizione al governo di Nicolás Maduro. È stato consigliere della Municipalità di Libertador di Caracas dal 2012 fino alla sua morte nel 2018.[1] Faceva parte del circolo più intimo di amici del deputato Julio Borges, uno dei leader dell'opposizione venezuelana.[2]

È morto mentre era detenuto dal Servicio Bolivariano de Inteligencia Nacional (SEBIN) a La Tumba. Sebbene i funzionari governativi abbiano riportato la sua morte come un suicidio, i suoi amici, la famiglia, i partiti politici dell'opposizione e Luis Almagro, segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani, sostengono che la morte del consigliere è stata un omicidio politico.[1][3][4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Friendly Fire: Venezuela's Opposition Turmoil, in International Crisis Group (ICG), 23 dicembre 2018. URL consultato il 26 dicembre 2018.
  2. ^ Maurizio Stefanini, Così il regime di Maduro ha torturato e ucciso uno dei suoi oppositori, su Il Foglio.it, 8 novembre 2018. URL consultato il 26 dicembre 2018.
  3. ^ Así titularon medios internacionales la muerte de Fernando Albán, El Nacional, 8 ottobre 2018. URL consultato il 9 ottobre 2018.
  4. ^ Las reacciones por la muerte del concejal venezolano, Fernando Albán, in El Mundo, El Espectador, 8 ottobre 2018. URL consultato il 9 ottobre 2018.
  5. ^ Scott Smith e Fabiola Sanchez, Venezuela: Caracas opposition councilman dies in jail, in The Washington Post, Associated Press, 8 ottobre 2018. URL consultato il 12 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2018).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]