Ermanno Nogler

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Ermanno Nogler
Ermanno Nogler a Selva di Val Gardena nel 1966
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Sci alpino
Specialità Discesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
Termine carriera 1953
 

Hermann Nogler, generalmente italianizzato in Ermanno Nogler (Castelrotto, 4 novembre 1921Bressanone, 23 giugno 2000), è stato uno sciatore alpino e allenatore di sci alpino italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera sciistica[modifica | modifica wikitesto]

Iniziò a gareggiare quattordicenne, la domenica, mentre durante la settimana lavorava coma apprendista parrucchiere. Richiamato alle armi durante la Seconda guerra mondiale, fu inviato sul fronte francese prima, su quello greco poi, infine, dal 1941, in Finlandia. Qui conobbe i fondisti Pekka Niemi e Jussi Kurikkala, che indussero Nogler a prendere in considerazione l'ipotesi di dedicarsi anche lui al fondo; al rientro in patria, tuttavia, tornò alle gare di sci alpino[1].

Sciatore polivalente, debuttò in campo internazionale il 1º marzo 1947 a Seefeld in Tirol in discesa libera (9º)[2]. Nel 1950 al Trofeo Tre funivie di Sestriere vinse lo slalom speciale del 17 marzo e la combinata del 19[3] e fu 3º nello slalom gigante della Marmolada del 16 aprile[4]; nello stesso anno vinse anche la combinata della 1ª edizione della 3-Tre disputata a Fai della Paganella, Serrada di Folgaria e Monte Bondone, piazzandosi inoltre 3º sia nello slalom gigante sia nello slalom speciale[5].

L'anno dopo nella medesima competizione bissò il successo nella combinata e si aggiudicò la prova di discesa libera[5]; fu inoltre 2 nello slalom gigante di Seefeld in Tirol del 10 febbraio[6], ma la sua carriera fu in seguito funestata da numerosi infortuni: oltre a vari incidenti alle caviglie, il più grave gli occorse nel 1951 a Megève, quando si fratturò una gamba[1]. Nella sua unica partecipazione olimpica, Oslo 1952, prese parte alla gara di slalom speciale, ma il suo 42º tempo nella prima manche non gli consentì di qualificarsi per la seconda; si ritirò nel 1953 e la sua ultima gara fu lo slalom gigante del Großglockner del 14 giugno, chiuso da Nogler al 8º posto[7].

Carriera da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Ermanno Nogler (il quinto da sinistra) a Selva di Val Gardena nell'agosto del 1966 con alcuni membri della nazionale italiana: da sinistra, Gerhard Mussner, Carlo Senoner, Giustina Demetz, Felice De Nicolò e Ivo Mahlknecht

Dopo il ritiro dalle competizioni Nogler si dedicò all'attività di allenatore, forte anche dell'esperienza accumulata frequentando campioni quali Zeno Colò, Gigi Panei, Stein Eriksen, James Couttet e Christian Pravda. Come selezionatore giovanile della Val Gardena individuò le potenzialità di Carlo Senoner, futuro campione mondiale nello slalom gigante a Portillo 1966. Nel 1958 divenne allenatore della nazionale italiana e continuò la sua opera di talent scout, selezionando tra gli altri Marcello Varallo, Eberhard Schmalzl, Helmuth Schmalzl, Giuliano Besson, Stefano Anzi e, soprattutto, Gustav Thöni[1].

Nel 1968 passò alla nazionale svedese con l'obiettivo di sviluppare lo sci alpino in un Paese tradizionalmente più versato nello sci nordico. Nel 1969 organizzò così una selezione giovanile, alla quale partecipò anche Ingemar Stenmark, allora tredicenne. Tra il fuoriclasse svedese e l'allenatore italiano nacque un sodalizio che si sarebbe protratto per tutta la durata della carriera di Stenmark; quando lo sciatore si ritirò, nel 1989, anche Nogler abbandonò l'attività da allenatore, declinando l'offerta di ritornare alla guida degli azzurri[1].

Era padre di Lotte, a sua volta sciatrice alpina[1].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Campionati italiani[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Massimo Di Marco, È morto il maestro Nogler, papà di Thoeni e Stenmark, in La Gazzetta dello Sport, 24 giugno 2000, p. 37. URL consultato il 10 ottobre 2023.
    (EN) Ermanno Nogler, su olympedia.org. URL consultato il 10 ottobre 2023.
  2. ^ (EN) 01-02.03.47. Seefeld (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 ottobre 2023.
  3. ^ (EN) 17-19.03.50. Sestriere (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 ottobre 2023.
  4. ^ (EN) 16.04.50. Marmolata (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 ottobre 2023.
  5. ^ a b L'albo d'oro della 3-Tre dal 1950 al 2012 (RTF), su newspower.it. URL consultato il 10 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ (EN) 10-11.02.51. Seefeld (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 ottobre 2023.
  7. ^ (EN) 14.06.53. Grossglockner (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 10 ottobre 2023.
  8. ^ L’albo d’oro dei Campionati Italiani Assoluti di discesa maschile, su fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 27 marzo 2021. URL consultato il 10 ottobre 2023.
    L’albo d’oro del gigante maschile nei Campionati Italiani Assoluti, su fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 25 marzo 2023. URL consultato il 10 ottobre 2023.
    L’albo d’oro dei Campionati Italiani Assoluti di slalom maschile, su fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 23 marzo 2021. URL consultato il 10 ottobre 2023.
    L’albo d’oro dei Campionati Italiani Assoluti di combinata maschile, su fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 28 marzo 2021. URL consultato il 10 ottobre 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Ermanno Nogler, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • (EN) Ermanno Nogler, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017). Modifica su Wikidata