Emilio Danieli

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Emilio Danieli
NascitaRovigo, 1898
MorteQuote 800 e 811 di Sierra Grana, 14 aprile 1937
Cause della mortemorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoCorpo Truppe Volontarie
Reparto2º reggimento fanteria misto Frecce Azzurre
Anni di servizio1917 - 1937
GradoCapitano di complemento
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra di Spagna
BattaglieBattaglia del solstizio
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1]
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Emilio Danieli (Rovigo, 1898Quote 800 e 811 di Sierra Grana, 14 aprile 1937) è stato un militare italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Rovigo nel 1898.[2] Arruolatosi nel Regio Esercito all'età di diciotto anni, durante la prima guerra mondiale, combatté con il 4º Reggimento fanteria della Brigata Piemonte nella zona del Carso nel dicembre 1916. Dopo aver frequentato un corso reggimentale per la nomina ad ufficiale, fu promosso sottotenente di complemento nel gennaio 1918 e passò alla 572ª Compagnia mitraglieri in forza al 6º Reggimento fanteria "Aosta", con la quale combatté sul Piave.[2] Ricevette la promozione a tenente nel gennaio 1919 e fu posto in congedo nel 1924. Richiamato in servizio attivo domanda nel dicembre del 1936, il 4 gennaio 1937 fu inviato a combattere nella guerra di Spagna e con il grado di capitano assunse il comando di una compagnia mitraglieri del 2º Reggimento fanteria "Frecce Azzurre".[2] Cadde in combattimento a quote 800 e 811 di Sierra Grana il 14 aprile 1937, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] Una via di Rovigo porta il suo nome.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di compagnia mitragliatrici, all’assalto di importante posizione nemica veniva ferito una prima volta al viso da scheggia di bomba d’aereo, incurante di sé continuava impassibile a dirigere personalmente il fuoco del proprio reparto. Occupata la posizione e contraccato da rilevanti forze nemiche, si sostituiva ad un tiratore caduto dirigendo con perizia il fuoco della propria arma sul nemico irrompente e giunto a tiro di bomba a mano. Colpito alla testa, cadeva sulla propria arma al grido di ««Viva l’italia! ». Fulgido esempio di fede e di eroismo. Quote 800 e 811 di Sierra Grana, 14 aprile 1937 .[3]»
— Regio Decreto 14 ottobre 1937.[4]
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Per le belle prove di ardire e sprezzo del pericolo, per cui diede prova in giornate di aspra lotta, alla testa della sua sezione, che seppe guidare con esemplare contegno, sotto violento bombardamento. Nervesa (Piave), 15 giugno 1918
Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa italiana della vittoria - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa della guerra 1915-1918 - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p. 230.
  2. ^ a b c d e Combattenti Liberazione.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Danieli Emilio, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti lì 15 novembre 1937, registro n. 38 guerra, foglio 255.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 230.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Danieli, Emilio, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 31 gennaio 2023.