Duilio Nicchiarelli

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Duilio Nicchiarelli
NascitaCortona, 17 agosto 1915
MorteLinares de Mora, Spagna, 4 giugno 1938
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
CorpoAviazione Legionaria
SpecialitàCaccia
Anni di servizio1928-1936
GradoSottotenente a.a.r.n. di complemento
GuerreGuerra civile spagnola
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Duilio Nicchiarelli (Cortona, 17 agosto 1915Linares de Mora, 4 giugno 1938) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra civile spagnola[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Cortona, provincia di Arezzo, il 17 agosto 1915.[3] Conseguito all'età di diciotto anni il brevetto di pilota premilitare, si arruolò con anticipo nella Regia Aeronautica nel maggio 1936 e fu inviato alla Scuola caccia di Aviano.[1] Trasferito al Centro della 3ª Zona Aerea Territoriale (Z.A.T.), nel luglio seguente venne promosso sottotenente di complemento nel ruolo naviganti con anzianità corrispondente alla data di arruolamento.[1] Nominato pilota militare nel mese di in agosto, conseguito su velivolo Fiat C.R.20, dal 1º settembre fu assegnato al 1º Stormo Caccia Terrestre.[1] Assegnato all'Aviazione Legionaria. il 7 novembre 1937 partì volontario per combattere nella guerra di Spagna, assegnato alla Squadriglia Autonoma Caccia-Mitragliamento[N 1] equipaggiata dapprima con i biplani IMAM Ro.37 Lince, e poi con i caccia Fiat C.R.32.[1] Cadde in combattimento a Linares de Mora il 4 giugno 1938, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] Una via di Arezzo porta il suo nome, così come la Sezione dell'Associazione Arma Aeronautica di Cortona.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Pilota sicuro, combattente magnifico, ispirato da puro idealismo, tendente al trionfo della causa fascista, si prodigava in ogni azione bellica con fierezza indomita e con non comune spirito di abnegazione. Chiesto ed ottenuto di fare parte di una speciale squadriglia da mitragliamento, in ben 34 audaci azioni a volo rasente, e benché più volte colpito dalla reazione nemica, si distingueva sempre per ammirevole serenità e sprezzo del pericolo, il 4 giugno 1938, durante un’arditissima azione di mitragliamento a volo rasente su formida bile posizione nemica, colpito in una parte vitale dell’apparecchio, era costretto ad affidarsi al paracadute. Sceso inerme fra le linee nemiche, cadeva sotto il fuoco dell’avversario, immolando la sua giovane esistenza di valoroso soldato. Cielo di Spagna, novembre 1937 -giugno 1938.[4]»
— Regio Decreto 13 settembre 1938.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Costituita sul campo d'aviazione di Valenzuela, Saragozza, era al comando di Ferruccio Vosilla, e vi cui militavano piloti come Ido Zanetti, Mario Bellagambi, Giuseppe Lo Moro, e Gastone Picchini.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ruggero Bonomi, Viva la Muerte. Diario dell'"Aviacion del El Tercio", Roma, Ufficio Editoriale Aeronautico, 1941.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1924-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 204.
  • (EN) Alfredo Logoluso, Fiat CR.32 Aces of the Spanish Civil War, Oxford, Osprey Publishing, 2010, ISBN 978-1-84603-983-6.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]