Donald Martiny
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Donald Martiny (Schenectady, 22 ottobre 1953) è un artista statunitense che vive e lavora a Chapel Hill, nel North Carolina[1].
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Donald Martiny è un artista americano. I suoi dipinti astratti sono legati alla pittura d'azione e all'espressionismo astratto.
Studiò dal 1977 al 1980 alla School of Visual Arts di New York. Dal 1980 al 1983 è stato studente presso Art Students League of New York. Allo stesso tempo ha frequentato corsi di arte presso la Università di New York. Dal 2007 al 2009 ha continuato la sua formazione presso Pennsylvania Academy of the Fine Arts.[2] Vive e lavora a Ivoryton, Connecticut.[3]
Nel 2015 Martiny ha ricevuto una borsa di studio come Artista in Residenza della Sam & Adele Golden Foundation for the Arts a New Berlin[4] ed è stato rappresentato nella locale mostra annuale degli artisti.
Sempre nel 2015, Martiny è stato invitato a produrre due grandi opere per One World Trade Center, che sono attualmente esposte lì. Ha tenuto lezioni anche alla Cornell University e al Museo d' Arte di Ackland.[5]
Lavoro artistico[modifica | modifica wikitesto]
In un'intervista, Donald Martiny è stato definito un astrattista gestuale.[6]
Le sue opere mostrano la pennellata immediatamente "congelata", così come Martiny l'ha disegnata nei suoi movimenti. Ha dovuto sperimentare per anni con la composizione della vernice, che dovrebbe essere abbastanza liquida da riprodurre bene la pennellata e allo stesso tempo essere così durevole in uno stato secco che il lavoro può essere montato sulla parete senza rompersi. Il lavoro finito è rinforzato da una lastra di alluminio tagliata nelle dimensioni esatte della corsa della spazzola come base. I dipinti sembrano poi un rilievo sulla parete. La vernice utilizzata da Martiny consiste in una miscela di polimeri a base d'acqua arricchita con pigmenti. A volte si estende questa miscela con le cosiddette microbubbles, che assicurano che la vernice appaia leggera.[6]
Contrariamente al metodo di lavoro di altri artisti di Action painting, le opere di Martinys non sono solo spontanee. All'inizio crea uno schizzo in miniatura e, se gli piace, produce l'opera in dimensioni sempre più grandi. Lavora sempre sul pavimento perché questa situazione gli dà la massima libertà nelle sue pennellate.[6]
Nel novembre 2022, Donald Martiny ha progettato la scenografia per uno spettacolo di danza di Amy Hall Garner della Paul Taylor Dance Company al David H. Koch Theater del Lincoln Center for the Performing Arts, intitolato Somewhere in the Middle: : "Donald Martiny’s set – hanging brushstroke pieces that show dimension through the thick, sometimes bumpy paint texture – changes in color and shape throughout the work, matching the liveliness of Mark Eric’s bright costumes (briefs and bras overlaid with transparent fabric)".[7]
Videografia[modifica | modifica wikitesto]
- 2013:Video della Biennale Non-Obiettivo, Le Pont-de-Claix, Francia (2013): 10′ 14″[8]
- 2015: Video della mostra Donald Martiny: Freeing the Gesture, Fort Wayne Museum of Art, Stati Uniti d'America (2014): 09′ 26″[9]
- 2015: Video della mostra State of the Art – Art of the State, Cameron Art Museum, Stati Uniti d'America (2015): 05′ 18″[10]
- 2016: Video sulle opere di Donald Martiny al World Trade Center, New York, Stati Uniti d'America (2016): 02′ 32″[11]
- 2021: Video della mostra collettiva Color Theory, (Opere d'arte da Donald Martiny), Bentley-Gallery, Phoenix, Arizona, Stati Uniti d'America (2021): 01′ 20″[12]
- 2020: Video intervista con Donald Martiny sul suo metodo di lavoro. Donald Martiny: Fu Materia Divina (Divine Material), Curated by Alain Chivilò: 08′ 16″[13]
Audio[modifica | modifica wikitesto]
- 2015: A Chapel Hill Artist Paints His Way Into The World Trade Center[14]
Opere in Collezioni (selezionate)[modifica | modifica wikitesto]
- Collezione d'Arte della One World Trade Center, New York, Stati Uniti d'America[15]
- Grahm Gund Family Foundation, Cambridge (Massachusetts), Stati Uniti d'America
- Patrick Duffy, Las Vegas Art Museum, Las Vegas, Stati Uniti d'America[16]
- Città di Le Pont-de-Claix, Francia
- Newcomb Art Museum, New Orleans, Louisiana, Stati Uniti d'America[17]
- Crocker Art Museum, Sacramento, Stati Uniti d'America[18]
- Amon Carter Museum, Fort Worth, Texas, Stati Uniti d'America[19]
- Phoenix Art Museum, Phoenix, Arizona, Stati Uniti d'America[2]
Mostre Personali (selezionate)[modifica | modifica wikitesto]
- 2014: Donald Martiny: New Paintings[20], George Lawson Gallery, San Francisco, Stati Uniti d'America
- 2014: Donald Martiny: Freeing the Gesture[21], Fort Wayne Museum of Art, Fort Wayne, Stati Uniti d'America
- 2015: Donald Martiny: Gestures[22], Madison Gallery, La Jolla, Stati Uniti d'America
- 2016: Donald Martiny: Moving Paint[23], Galleri Urbane, Dallas, Stati Uniti d'America
- 2016: Donald Martiny Paintings. Freeing the Gesture[24], Alden B Dow Museum of Art and Science, Midland, Stati Uniti d'America
- 2016: Donald Martiny: New Paintings,[25] Pentimenti Galerie, Philadelphia, Stati Uniti d'America
- 2017: Donald Martiny: Pittura a Macchia[26], Madison Gallery, La Jolla, Stati Uniti d'America
- 2017: Donald Martiny New Works: The River Series[27][28], Diehl Gallery, Jackson, Stati Uniti d'America
- 2017: Donald Martiny[29], Artea Gallery, Milano, Italia
- 2017: NIOBasement, Rotterdam, Paesi Bassi
- 2017: Overtones – Undercurrents[30], Horace Williams House, Chapel Hill, Stati Uniti d'America
- 2018: Donald Martiny: Pinselstriche,[31] Galerie Klaus Braun, Stoccarda, Germania
- 2018: Donald Martiny: Epistrophy,[32] Galleri Urbane, Dallas, Stati Uniti d'America
- 2019: Donald Martiny: Divine Material,[33] Museo Casa del Mantegna, Mantova, Italy
- 2019: Donald Martiny: Open,[34] Dimmitt Contemporary Art, Houston, Texas, Stati Uniti d'America
- 2019: Donald Martiny: Expanding the gestural Index,[35], Pentimenti Galerie, Philadelphia, Stati Uniti d'America
- 2021: Donald Martiny: Jacopo Tintoretto: Pathways,[36] Palazzo Contarini del Bovolo, Venecia, Italia
Mostre collettive (selezionate)[modifica | modifica wikitesto]
- 2013: Pourquoi pas – Why not. Seconda Biennale Internazionale di Arte Non-Obiettiva, Le Pont-de-Claix, Francia
- 2013: Fundaments[37], Galleria Concret, Paris, Francia
- 2014: 25 Years Conny Dietzschold Galerie[38], Conny Dietzschold Galleria, Colonia, Germania
- 2014: 7 x Farbe pur. Monochrome Malerei, Galleria Klaus Braun, Stoccarda, Germania
- 2014: China Art Projects[39], Conny Dietzschold Galleria, Sheung Wan, Hong Kong, Cina
- 2015: State of the Art – Art of the State[40] Cameron Art Museum, Wilmington, Stati Uniti d'America
- 2015: Interact: Deconstructing Spectatorship: East Wing Biennial[2], The Courtauld Institute of Art, London, Inghilterra
- 2015: Is it...Monochrome, Colorfield, or Object?[41], Galleria Sonja Roesch, Houston, Stati Uniti d'America
- 2015: Pino Pinelli, Donald Martiny, Bram Bogart[42], ArteA Gallery, Milan, Italy
- 2016: Made in Paint: Golden. Artworks of the 2015 artists in residence[43], Sam & Adele Golden Foundation for the Arts, New Berlin, Stati Uniti d'America
- 2016: Plastische Malerei: Pino Pinelli, Donald Martiny und Matthias Lutzeyer[44], Galleria Klaus Braun , Stoccarda, Germania
- 2016: 60 Americans[45], MakeShift Museum, Los Angeles, Stati Uniti d'America
- 2016: It’s all about the hue[46][47], GreenHill Center for NC Art, Greensboro, Stati Uniti d'America
- 2016: All Things Great and Small[48], Falmouth Art Museum, Falmouth, Inghilterra
- 2017: Remember when this wasn’t quite how I remembered it?[49], Pentimenti Galleria, Filadelfia, Stati Uniti d'America
- 2017: The Enduring Reasons Why: Celebrating 25[50][51], Pentimenti Galleria, Filadelfia, Stati Uniti d'America
- 2017: Dialectical Praxis – Celia Johnson & Donald Martiny[52][53], Fred Giampietro Galleria, New Haven, Stati Uniti d'America
- 2017: State of the Art – Art of the State[54], Cameron Art Museum, Wilmington, Stati Uniti d'America
- 2018: Roter Faden – Schwarz,[55] Galerie Klaus Braun, Stoccarda, Germania
- 2018/2019: Emergence,[56] Dimmitt Contemporary Art, Houston, Stati Uniti d'America
- 2018/2019: Art Window: Donald Martiny,[57] North Carolina Museum of Art, Raleigh, Stati Uniti d'America
- 2019: Simply Red,[58] Galerie Sonja Roesch, Houston, Stati Uniti d'America
- 2020: 2020 Front Burner: Highlights in Contemporary North Carolina Painting,[59] North Carolina Museum of Art, Raleigh, Stati Uniti d'America
- 2021: Color Theory,[60] Bentley Gallery , Phoenix, Stati Uniti d'America
- 2022: Personal Structures,[61] Palazzo Bembo, Venezia, (Nel quadro del programma che accompagna la Biennale)
Arte in luoghi pubblici[modifica | modifica wikitesto]
- 2015: Due opere in One World Trade Center: 'Lenape (chiamato dopo la tribù indiana che popolava gran parte degli attuali stati di New York e New Jersey e Unami (chiamato dopo l'ormai estinta lingua di il Lenapes).[62][63]
- 2019: Hugin + Munin (nominato come riferimento a Huginn e Muninn nella Frost Tower Fort Worth,[64] Fort Worth, Stati Uniti d'America
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Home, su DONALD MARTINY. URL consultato il 7 dicembre 2017.
- ^ a b c (EN) Donald Martiny, su madisongalleries.com. URL consultato il 15 settembre 2023.
- ^ Hybrid Histories: M. David & Co. is pleased to present Hybrid Histories, an exhibition of new artworks by Donald Martiny, Elisa D’Arrigo, and Barry Katz, su mdavidandco.com. URL consultato il 24 maggio 2022.
- ^ Golden Foundation: Past Residents 2015, su goldenfoundation.org, goldenfooundation.org. URL consultato il 3 gennaio 2018.
- ^ 2016: Donald Martiny, upcoming shows in March, su goldenfoundation.org. URL consultato il 12 marzo 2022.
- ^ a b c Isabel Wong, Art Talk: Proves There’s Power Behind Every Brushstroke, in hk.asiatatler.com, 17 novembre 2017. URL consultato il 16 gennaio 2018.
- ^ Gia Kourlas, Dancing at Paul Taylor, a New Generation Finds Its Footing, in The New York Times, 4 novembre 2022. URL consultato il 9 novembre 2022.
- ^ (FR) Roland Orépük, Biennale internationale d’art non objectif de la ville de Pont de Claix. Visite virtuelle de l'exposition de septembre aux Moulins. Désolé pour la qualité c’est réalisé depuis mon smatphone, su youtube.com, 18 settembre 2013. URL consultato il 2 gennaio 2018.
- ^ Donald Martiny Discusses his Artwork at FWMoA, su vimeo.de. URL consultato il 12 marzo 2022.
- ^ State of the Art – Art of the State, in Cameron Art Museum, vimeo.de, 9 novembre 2015. URL consultato il 2 gennaio 2018.
- ^ World Trade Center, in Donald Martiny, 12 luglio 2016. URL consultato il 23 giugno 2021.
- ^ Donald Martiny at Bentley Gallery, in Eric Minh Swenson, youtube.com, 16 aprile 2021. URL consultato il 22 giugno 2021.
- ^ Donald Martiny: Fu Materia Divina (Divine Material). Curated by Alain Chivilò, su youtube.com, 30 aprile 2023. URL consultato il 15 settembre 2023.
- ^ (EN) Jon Kalish, A Chapel Hill Artist Paints His Way Into The World Trade Center, su wunc.org (North Carolina Public Radio), 30 ottobre 2015. URL consultato il 1º gennaio 2018.
- ^ (EN) The artists of One World Trade Center, in Durst Organisation, 13 settembre 2016, pp. 18-25. URL consultato il 26 dicembre 2017.
- ^ (EN) Cindi Reed, Seven Questions for Patrick Duffy, Las Vegas Art Museum President. Duffy on curating Life Is Beautiful, art world snobbery and the joy of collecting, su vegasseven.com, 15 ottobre 2013. URL consultato il 30 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2018).
- ^ (EN) Donald Martiny: Adi. Sculpture, su newcombartmuseum. URL consultato il 13 marzo 2022.
- ^ (EN) Art Letter May, June, July, August 2021 (PDF), su crockerart.org, 23 aprile 2021. URL consultato il 13 marzo 2022.
- ^ (EN) Amon Carter Museum of Art Acquires Three Works by Donald Martiny, su spondergallery.com, 1º aprile 2021. URL consultato il 22 giugno 2021.
- ^ Exhibitions 2014: Donald Martiny: Donald Martiny in the Los Angeles Gallery, su George Lawson Gallery. URL consultato il 13 marzo.
- ^ Donald Martiny discusses his artwork at FWMoA, su youtube.de, 0fwmoa.org (Fort Wayne Museum of Art), 26 maggio 2020. URL consultato il 14 marzo 2022.
- ^ David A. Clark, Donald Martiny: Gestures at Madison Gallery, su theartistsperiscope.com, 12 luglio 2015. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ =Past Exhibitions: 2018 and Before, su Galleri urbane. URL consultato il 14 marzo 2022.
- ^ Donald Martiny at the Alden B. Dow Museum of Science and Art, su spondergallery.com. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ Edith Newhall, Art gallery exhibitions: Donald Martiny; Emily and Will Brown; April Saul, su The Philadelphia Inquirer, 3 aprile 2016. URL consultato il 15 novembre 2020.
- ^ Donald Martiny: Pittura A Macchia, su madisongalleries.com. URL consultato il 15 settembre 2023.
- ^ Donald Martiny: New Works – The River Series, su diehlgallery.com. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ Donald Martiny New Works: The River Series, su artsy.net. URL consultato il 15 settembre 2023.
- ^ Donald Martiny. 25 novembre 2017 – 13 gennaio 2018, su arteagallery.it. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ Donald Martiny, Overtures – Undercurrents. Exhibition Preview this Sunday, su donaldmartiny.com. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ Donald Martiny: Pinselstriche, Stoccarda, Klaus Braun, 2018.
- ^ Donald Martiny, su galleriurbane.com. URL consultato il 15 marzo 2022.
- ^ Donald Martiny: Fu in principio Materia Divina, su casadelmantegna.it. URL consultato il 9 gennaio 2020.
- ^ Past Exhibitions, su dimmittcontemporaryart.com. URL consultato il 9 gennaio 2020.
- ^ Expanding The Gestural Index, su artsy.net. URL consultato il 15 novembre 2020.
- ^ Pathways, su www.gioiellinascostidivenezia.it. URL consultato il 15 settembre 2023.
- ^ Fundaments, su parisconcret.org (Galerie Conret, Paris). URL consultato il 2 gennaio 2018.
- ^ Exhibitions archive, su connydietzscholdgallery.com. URL consultato il 15 marzo 2022.
- ^ Donald Martiny, China Art Projects, su donaldmartiny.com. URL consultato il 2 gennaio 2018.
- ^ Past Exhibitions 2015: State of the Art – Art of the State, su Cameron Art Museum. URL consultato il 15 marzo 2022.
- ^ Myke Venable, David Simpson, Kristen Cliburn, Ruth Pastine, Dirk Rathke: Is it... Monochrome? Colorfield? Or an Object?, su gallerysonjaroesch.com. URL consultato il 1º gennaio 2018.
- ^ Bram Bogat – Pino Pinelli – Donald Martiny, su arteagallery.it. URL consultato il 1º gennaio 2018.
- ^ Made In Paint art exhibition, su goldenfoundation.org. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ Plastische Malerei: Matthias Lutzeyer, Donald Martiny, Pino Pinelli, su portalkunstgeschichte.de. URL consultato il 15 marzo 2022.
- ^ (EN) Terrence Sanders, Jonathan Goodman, Sol Sax, 60 Americans, Los Angeles, Artvoices, 2016, ISBN 978-0692515815.
- ^ It's All about the hue, su greenhillnc.org (Greenhill Center for NC Art). URL consultato il 1º gennaio 2018.
- ^ It’s All About the Hue, su flickr.com. URL consultato il 1º gennaio 2018.
- ^ Helen Dale, Little and Large at Falmouth Art Gallery, su falmouthpacket.co.uk (The Packet, Quotidiano), 29 novembre 2016. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ Remember When This Wasn’t Quite How I Remembered It?, su artsy.net. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ Pentimenti Gallery Celebrates 25 Years In Philadelphia With "The Enduring Reasons Why" Group Show, Saturday, September 16, 2017, su mapanare.us, 23 agosto 2017. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ The Enduring Reasons Why: Celebrating 25, su artsy.com. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ Ashley Norwood Cooper, Dialectical Praxis: Celia Johnson and Donald Martiny, su deliciousline.org, 25 aprile 2017. URL consultato il 1º gennaio 2018.
- ^ Dialectical Praxis: Celia Johnson – Donald Martiny, su fredgiampietrogallery.wordpress.com. URL consultato il 1º gennaio 2018.
- ^ State of the Art –Art of the State Exhibit at Cameron Art Museum, su youtube.com, 17 gennaio 2018. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ Galerie Klaus Braun: Filo rosso - Nero, su galerie.de. URL consultato il 16 marzo 2022.
- ^ Donald Martiny. Biography, su Dimmitt Contemporary Art. URL consultato il 23 marzo 2019.
- ^ Art Box Unveiling — Uchee by Donald Martiny, su North Hills, 7 dicembre 2022. URL consultato il 16 settembre 2023.
- ^ Simply Red. A group show featuring: Chul-Hyun Ahn, Jonathan Leach, Erin Miller, August Muth, Donald Martiny, Ruth Pastine, Ariane Roesch, Mario Reis, Dirk Rathke, Alma Tischler, and Myke Venable, su gallerysonjaroesch.com. URL consultato il 23 marzo 2019.
- ^ Front Burner: Highlights in Contemporary North Carolina Painting, su ncartmuseum.org. URL consultato il 19 marzo 2023.
- ^ Color Theory Exhibition, su bentleygallery.com. URL consultato il 22 giugno 2021.
- ^ Personal structures 2022 – Sesta edizione, su arte.go.it. URL consultato il 19 marzo 2022.
- ^ The artists of One World Trade Center, in Durst Organisation, 13 settembre 2016, pp. 18-25. URL consultato il 26 dicembre 2017.
- ^ Anna Furman, One World Trade Center’s Lobby Gets Two Massive Brushstrokes, su artsy.net, 19 novembre 2015. URL consultato il 4 gennaio 2018.
- ^ Frost Tower Fort Worth Welcomes a New Site-Specific Artwork, su dfwi.org, 22 novembre 2019. URL consultato il 17 gennaio 2021.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Donald Martiny, Raimund Stecker, Luca Viglialoro, Donald Martiny – Point and counterpoint. Punkt und Kontrapunkt, Freiburg im Breisgau, Modo, 2021, ISBN 978-3868332940.
- Bram Bogart, Pino Pinelli, Donald Martiny, Milano, ArteA Gallery, 2016.
- Carter Ratcliff, Charles A. Shepard III, Deborah Swallow, Lawrence J. Wheeler, Donald Martiny: Monumental Gestures: Paintings form 2013–2016, Chapel Hill, Donald Martiny, 2016, ISBN 978-0692351277.
- (EN) Liza Roberts, Art of the State: North Carolina, Chapel Hill, The University of North Carolina Press, 2022.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Donald Martiny Donald Martiny al sito artfacts.net
- Donald Martiny Donald Martiny al sito kunstaspekte.de
- Webseite Donald Martiny
- Donald Martiny Talks About His Paintings With Noah Becker, su whitehotmagazine.com, marzo 2019. URL consultato il 23 marzo 2019.
- Barba Luciana Cenere, Donald Martiny, su rossovermiglioarte.com. URL consultato il 6 giugno 2019.
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