Diego Tajani

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Diego Tajani

Ministro di grazia, giustizia e culti
Durata mandato19 dicembre 1878 –
14 luglio 1879
PresidenteAgostino Depretis
PredecessoreRaffaele Conforti
SuccessoreGiovanni Battista Varè

Durata mandato29 giugno 1885 –
4 aprile 1887
PresidenteAgostino Depretis
PredecessoreEnrico Pessina
SuccessoreGiuseppe Zanardelli

Senatore del Regno d'Italia
Legislaturadalla XIX
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in Giurisprudenza
ProfessioneMagistrato

Diego Antonio Tajani (Cutro, 8 giugno 1827Roma, 2 febbraio 1921) è stato un magistrato e politico italiano, senatore del Regno d'Italia. Fu Ministro di grazia e giustizia dei Governi Depretis III, VII e VIII.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Illustrazione di Diego Tajani

Figlio di Giuseppe Tajani e Teresina Fattizza, si laureò in giurisprudenza nel 1850 ed esercitò la professione di avvocato; nel 1858 accettò di assumere la difesa di Giovanni Nicotera e degli altri superstiti della spedizione di Sapri, riuscendo a mitigare le loro pene. Per questo motivo, Tajani fu perseguitato dalla polizia borbonica e dovette andare in esilio in Piemonte, dove entrò a far parte della magistratura subalpina. Nel 1859 partecipò come volontario nella seconda guerra d'indipendenza italiana, dapprima come soldato semplice, venendo promosso uditore militare col grado di colonnello.

Tornato a fare il magistrato, Tajani fece una rapida carriera dopo l'Unità d'Italia, quando divenne procuratore generale della Corte d'appello di Catanzaro dal 1867 al 1869, e di quella di Palermo dal 1867 al 1871. Durante il periodo palermitano, Tajani fu uno dei primissimi magistrati a combattere la mafia, cercando di fronteggiare la collusione tra parte della polizia e la malavita organizzata e denunciando le coperture assicurate a esponenti mafiosi dalla politica locale e nazionale.[1]

Eletto deputato nel 1874 per il collegio di Amalfi, il giurista calabrese fece una rapida carriera politica: Ministro di grazia e giustizia nel biennio 1878 - 1879 e ancora dal 1885 al 1887 nei gabinetti Depretis, propose l'abolizione del collegi uninominali; vicepresidente della Camera dei deputati dal 1876 al 1880 e dal 1881 al 1886; e infine senatore dal 25 gennaio 1896 per decreto di re Umberto I.

Anche come politico Tajani prese parte a numerosi processi: nel 1875 difese Raffaele Sonzogno nel processo contro Giuseppe Luciani, nel 1878 fu il difensore di Francesco Crispi, accusato di bigamia, nel 1879 ottenne per Giovanni Passannante, attentatore di Umberto I, la grazia sovrana, e infine si occupò del divorzio di Giuseppe Garibaldi dalla contessa Giuseppina Raimondi. Diego Tajani morì a Roma il 2 febbraio 1921, a 93 anni.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro di grazia e giustizia del Regno d'Italia Successore
Raffaele Conforti 19 dicembre 1878 - 14 luglio 1879 Giovanni Battista Varè I
Enrico Pessina 19 giugno 1885 - 4 aprile 1887 Giuseppe Zanardelli II
Controllo di autoritàVIAF (EN89492909 · BAV 495/264693 · CERL cnp01276410 · LCCN (ENn95114850 · GND (DE142768456 · WorldCat Identities (ENlccn-n95114850