Clérissy (famiglia)

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Clérissy è una famiglia di ceramisti francesi, attiva sin dal Cinquecento.[1]

Storia e componenti[modifica | modifica wikitesto]

Le fonti storiche documentano che già nel Cinquecento si mise in evidenza un Clérissy (o Cléyssy) attivo ad Avon-sur-Seine, e dopo di lui si hanno molte notizie riguardanti Antoine I, artista di maiolica, morto a Moustier, nel 1679.[1]

Alcuni figli di Antoine I, quali Joseph (1648-1684) e Anne I (morta nel 1711) trasferirono l'attività a Saint Jan-du-Désert, presso Marsiglia,[2] invece il famoso Pierre I (1651-1728) diede alla fabbrica di Moustier quello stile artistico caratteristico e peculiare per cui il forno assunse un'importanza nazionale.[1][2]

Figlio e collaboratore di Pierre I, Antoine II (1673-1743) guidò con molta capacità la fabbrica che con Pierre II (1704-1794) raggiunse il suo apice e una diffusa attività.[2]

Pierre II, dopo aver condiviso con un socio la famosa fabbrica nel 1774, se ne disfece definitivamente nel 1783.[1]

Il ramo dei Clérissy trasferitosi a Marsiglia, proseguì l'attività grazie ad una Anna II, nipote di Joseph, inoltre lontani parenti lavorarono a Varages e a Montpellier.[2]

Stile e caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Le ceramiche realizzate a Moustier si caratterizzarono per il cosiddetto stile 'blu e bianco' (1680-1710), basato su fini decorazioni con maschere e temi floreali ispirati dalla ceramica cinese.[1]

Nel XVIII secolo divenne dominante lo stile 'blu e bianco Bérain', dal nome dell'incisore, pittore e decoratore francese Jean Berain, dalle cui opere i ceramisti presero ispirazione per i loro motivi decorativi, caratterizzati da festoni, tenui motivi architettonici, che formavano una delicata trama, dove si inseriscono figure talvolta grottesche, busti classici oppure ritratti, vasi, uccelli, ecc.[1]

Questo stile fu imitato non solamente in tutta la Francia, ma anche in Spagna e in Italia.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Clérissy, in le muse, III, Novara, De Agostini, 1965, p. 334.
  2. ^ a b c d Clérissy, su sapere.it. URL consultato il 28 febbraio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) C. Drury e E. Fortnum, Maiolica, Oxford, 1896.
  • (DE) O. V. Falke, Maiolica, Berlino, 1907.
  • (FR) M. Latier, Faïences et faïenciers d'Angoulême de 1748 à 1914, Bordeaux, 1971.
  • (EN) E. Hannover, Pottery and Porcelain. I. Europe and the Near East. Earthenware and Stoneware, Londra, 1925.
  • (FR) A. Jacquemart, Histoire de la céramique, Parigi, 1873.
  • G. Liverani, La maiolica italiana sino alla comparsa della Porcellana europea, Milano, 1958.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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