Coordinate: 45°50′32.86″N 9°00′51.52″E

Chiesa-oratorio dell'Addolorata

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Chiesa dell'Addolorata
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
CantoneTicino
LocalitàBalerna
IndirizzoVia Pontegana 17, 6828 Balerna
Coordinate45°50′32.86″N 9°00′51.52″E
Religionecattolica
TitolareMaria addolorata
Diocesi Lugano
Stile architettonicoromanico, tardobarocco
Inizio costruzionesecolo XIV
Completamentosecolo XVIII

La chiesa-oratorio dell'Addolorata[1] a Pontegana, frazione di Balerna, è un edificio di culto in stile tardobarocco realizzato durante il terzo quarto[senza fonte] del Settecento[2]. La pianta è a croce latina.[3] La collocazione odierna vede la chiesa attorniata da centri commerciali, svincoli autostradali e linee ferroviarie[4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa-oratorio fu forse edificata sulle fondamenta di un precedente oratorio intitolato a Ilario di Poitiers e documentato dal 1399. La collina su cui è eretta era comunque abitata da tempo, come attestato da alcuni sarcofagi di epoca romana. Le prime notizie storiche relative alla frazione risalgono al 789.[3] Nell'alto medioevo vi sorgeva una fortificazione, che nel 1224 risulta ormai distrutta (si tratta del castello di Pontegana e i suddetti sarcofagi romani sono incassati nelle fondamenta di una torre, unico resto visibile del castello). Il saccheggio e il riutilizzo della muraglia durò fino al XIX secolo, in particolare per la messa in opera dei cordoli della strada cantonale all'epoca in costruzione.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esterno[modifica | modifica wikitesto]

Il campanile si trova a nord del coro.[4] Su esso troviamo 3 campane datate 1907 fuse dalla fonderia di Angelo Bianchi. Le 3 campane sono in tonalità Mi4, Fa#4, Sol#4, purtroppo elettrificate recentemente. Sulla torre campanaria troviamo ancora la tastiera per suonare a festa per le festività.

Interno[modifica | modifica wikitesto]

All'interno, la navata è sovrastata da due cupole con pennacchi.[4]

L'interno è decorato con affreschi e tele, per lo più dedicati a Maria e alla Passione di Cristo. Nella volta della prima campata si trova un Trionfo della Croce, mentre ai lati stanno due grandi tele del XVIII secolo, raffiguranti una deposizione nel sepolcro e una Presentazione di Maria al tempio. Nella controfacciata sta una Maria Addolorata (che dà il nome alla chiesa), affresco di forma ovoidale dell'inizio del XVII secolo.[4]

Nella seconda cupola si trovano degli affreschi illusionistici[3] e le Virtù cardinali nei pennacchi[senza fonte], oltre a quattro scene della vita di Maria, realizzate nel 1939 ad opera dell'artista Mario Gilardi (originario di Brè-Aldesago).

Vi è poi una pala raffigurante l'Addolorata, di Pietro Antonio Magatti (1691-1767)[5], del 1725.

La chiesa contiene anche quattro dipinti su tavola di Guido Gonzato: una fuga in Egitto, una deposizione, Gesù fra i dottori e l'incontro con la Madre.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa-oratorio dell'Addolorata - Inventario dei beni culturali Archiviato il 26 settembre 2011 in Internet Archive.
  2. ^ Il primo documento a menzionare la chiesa è del visitatore diocesano e risale al 1769 (cfr. Scheda sulla chiesa-oratorio Archiviato il 30 giugno 2004 in Internet Archive. sul sito ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana).
  3. ^ a b c d Scheda sulla chiesa-oratorio Archiviato il 3 settembre 2014 in Internet Archive. in valledimuggio.ch.
  4. ^ a b c d Scheda sulla chiesa-oratorio Archiviato il 30 giugno 2004 in Internet Archive. sul sito ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana.
  5. ^ Villata, 2009, pp. 72-82.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Martinola, Inventario d'Arte del Mendrisiotto, I, Edizioni dello Stato, Bellinzona, 1975, pp. 63–64.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano, 1980, p. 368.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona, 2007, pp. 461–462.
  • Edoardo Villata, «Magatti ticinese, vecchio e nuovo», in Arte&Storia, anno 8, numero 43, Edizioni Ticino Management, Lugano, 2009.

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