Cesco Magnolato

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Cesco Magnolato (Noventa di Piave, 22 ottobre 1926San Donà di Piave, 12 dicembre 2022) è stato un pittore e incisore italiano.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Magnolato nasce a Noventa di Piave nel 1926. Dopo tre anni, nel 1929, la sua famiglia si trasferisce a San Donà di Piave[1]. Con un padre commerciante, Magnolato è dalla sua tenera età in contatto con le difficoltà sociali dei lavoratori, degli artigiani e dei contadini[1]. Compiute le scuole elementari e media a San Donà, nei primi anni 1940 si sposta a Venezia per frequentare il Liceo artistico (dove consegue la maturità artistica) e, successivamente, il corso di pittura dell'Accademia di belle arti di Venezia (dove consegue il diploma di pittura)[1][2][3]. Tra i suoi maestri si ricordano Guido Cadorin e Giovanni Giuliani per l'incisione. Dopo gli studi è impiegato da alcune vetrerie di Murano come disegnatore di vetri[2]. A partire dal 1952, lavora come assistente di Giovanni Giuliani alla cattedra d'incisione dell'Accademia di belle arti di Venezia e, più tardi, diventerà titolare della stessa cattedra fino al 1984[1]. Nel 1956, sotto il patrocinio della Fondazione Bevilacqua La Masa, il Comune di Venezia gli assegna, per meriti artistici, uno studio a Palazzo Carminati, che terrà fino al 1959, assieme ad altri giovani artisti veneziani, tra cui Albino Lucatello[2]. Nel 1960 partecipa a Venezia alla mostra Sette pittori d'oggi con Alberto Gianquinto e Riccardo Licata. Alla fine degli anni 1970 insieme ad artisti come Giulio Belluz, Graziano Gozzo, Mario Pauletto e Gina Roma fonda l'Associazione Incisori Veneto-Friulani[4].

Magnolato ha ricevuto vari premi, tra i quali nel 1954 il 1º premio per l'incisione alla XXVI Biennale di Venezia[5].

Alla fine degli anni Settanta, insieme con artisti come Giulio Belluz, Graziano Gozzo, Mario Pauletto e Gina Roma, fonda l'Unione degli incisori veneto-friulani[4]. Nel 2009 partecipa con altri quattordici artisti veneti alla mostra Grafica a Nord Est. Incisori veneto friulani, definita come la "rassegna dei massimi incisori operanti nel Triveneto negli ultimi decenni", tenutasi a Pordenone e organizzata in collaborazione con l'Unione degli incisori Veneto-friulani[6].

Ha ricevuto vari premi, tra i quali nel 1954 il 1º premio per l'incisione alla XXVI Biennale d'Arte di Venezia. Sue opere si trovano al Victoria and Albert Museum di Londra, al Museo delle Belle Arti “Puskin” a Mosca, presso le "Collezioni Accademia di Belle Arti" a Berlino, nella Galleria d’Arte dell’Accademia di Lugano.

Stile[modifica | modifica wikitesto]

Magnolato ha lavorato con varie tecniche: tela, disegno, incisione, acquaforte e acquatinta[7].

Nelle opere di Magnolato si ritrova "l'epopea del mondo contadino del basso Piave", "La natura, ricca ed esuberante, è raccontata attraverso vari elementi: girasoli, campi di granoturco, canne, radici dissipate dal terreno, foglie, gelsi, ed è protagonista incontrastata assieme all'uomo"[3].

Un'altra fonte d'ispirazione di Magnolato è la laguna di Venezia; secondo Ludovica Cantarutti, "Magnolato ha la luce della Laguna incarnata nel suo essere pittore"[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Biografia del Magnolato, su www2.comune.portogruaro.ve.it, Galleria Ai Molini, Comune di Portogruaro. URL consultato il 4 novembre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2009).
  2. ^ a b c incisoricontemporanei.it, Incisori contemporanei, http://www.incisoricontemporanei.it/it/sezioni/Magnolato-Cesco_323.htm. URL consultato il 4 novembre 2014.
  3. ^ a b Raffaella Ferrari, Su Magnolato, su castellanoartecontemporanea.com. URL consultato il 4 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2014).
  4. ^ a b Graziano Gozzo, "Tableau doré" di Graziano Gozzo, su grazianogozzo.com. URL consultato il 6 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2014).
  5. ^ cesco.magnolato.it, Sito di Cesco Magnolato, https://web.archive.org/web/20160304124851/http://cesco.magnolato.it/magnolato-cesco-incisore-italiano_01.htm. URL consultato il 4 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ "Grafica a Nord Est. Incisori veneto friulani", Scheda della mostra, su exibart.com, Exibart. URL consultato il 5 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2014).
  7. ^ Scheda su Cesco Magnolato, su musan.it, Associazione Sistema Museale della Provincia di Ancona. URL consultato il 7 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2014).
  8. ^ Ludovica Cantarutti, Su Magnolato, su alessandrocanzian.wordpress.com, 30 aprile 2013. URL consultato il 7 novembre 2014.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietro Zampetti, Guido Perocco, 7 pittori d'oggi: Barbaro, Borsato, Dario Paolucci, Gambino, Gianquinto, Licata, Magnolato, catalogo della mostra a Venezia, Ala Napoleonica, Piazza S. Marco, 1960, 40 pagg.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN35560054 · SBN SBLV157325 · GND (DE130337404 · WorldCat Identities (ENviaf-35560054

Sito personale: https://cescomagnolato.org