Carline Ray

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Carline Ray
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
(Manhattan, New York, U.S.)
GenereJazz
Periodo di attività musicale1946 – 2011
StrumentoPianoforte, chitarra
GruppiInternational Sweethearts of Rhythm
Sito ufficiale

Carline Ray (New York, 21 aprile 1925New York, 18 luglio 2013) è stata una musicista e cantante statunitense; è stata membro degli International Sweethearts of Rhythm.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carline Ray è nata a New York il 21 aprile 1925. Suo padre era Elisha Ray, un suonatore di corno.[1]

Studiò pianoforte e composizione alla Juilliard e conseguì un Master presso la Manhattan School of Music nel 1956. Dopo la laurea alla Juilliard la Ray si è unita agli International Sweethearts of Rhythm nel 1946 come chitarrista ritmica e cantante.[2] Dopo lo scioglimento degli Sweethearts suonò la chitarra e cantò per Erskine Hawkins e in seguito si è esibita in un trio con la collega ex Sweetheart Pauline Braddy.[1] Ha cantato di nuovo per Patti Page e Bobby Darrin e si è esibita in cori diretti da Leonard Bernstein.[2] Ha registrato con Mary Lou Williams e ha lavorato anche con Skitch Henderson, Marian McPartland e Sy Oliver.[3] Nel 1997 Carline Ray ha formato il gruppo Jazzberry Jam con la pianista Bertha Hope e la percussionista Paula Hampton.

La Ray ha sposato Luis Russell nel 1956. La loro figlia Catherine Russell è una cantante jazz.[4]

Nel 2011 appare nel film documentario The Girls in the Band.[4]

È morta il 18 luglio 2013 nel distretto newyorkese di Manhattan.[2] Ha pubblicato Vocal Sides, il suo primo album come cantante, l'anno della sua morte. L'album è stato prodotto da sua figlia Catherine.[4]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • Co-destinataria del primo International Women In Jazz Lifetime Achievement Award, "A Living Legend" (1996)[5]
  • Premio Mary Lou Williams Women in Jazz Festival del Kennedy Center (2005)[4]
  • Premio International Women In Jazz (2008)[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Howard Rye, Ray (Russell), Carline, in Colin Larkin (a cura di), Encyclopedia of Popular Music, vol. 6, 4ª ed., New York, Oxford University Press, 2006, DOI:10.1093/gmo/9781561592630.article.J673500, ISBN 9780195313734, OCLC 70062973.
  2. ^ a b c William Yardley, Carline Ray, an Enduring Pioneer Woman of Jazz, Dies at 88, in The New York Times, 27 luglio 2013. URL consultato l'8 febbraio 2020.
  3. ^ Howard Rye, Ray, Carline, in Barry Dean Kernfeld (a cura di), The New Grove Dictionary of Jazz, vol. 2, 2ª ed., New York, Grove, 2002, DOI:10.1093/gmo/9781561592630.article.J673500, ISBN 9781561592845, OCLC 46956628.
  4. ^ a b c d Jeff Tamarkin, Carline Ray, Singer and Instrumentalist, Dies at 88, in JazzTimes, Madavor Media, 19 luglio 2013. URL consultato l'8 febbraio 2020.
  5. ^ a b Headliner: Sarah McLawler * Marion McPartland * Carline Ray, su International Women in Jazz, International Women in Jazz, 2018. URL consultato l'8 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2019).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN41447614 · LCCN (ENno97056214