Anu Põder

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Anu Põder (Kanepi, 17 novembre 1947Tallinn, 17 gennaio 2013) è stata un'artista visuale e scultrice estone[1][2][3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Põder nacque a Kanepi.[4]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Si diplomò all'8ª scuola superiore di Tartu (in seguito, Scuola Forseliuse di Tartu) nel 1967, poi si iscrisse all'accademia d'arte di Tartu nello stesso anno, prima di partire nel 1970 per studiare scultura presso l'Istituto d'Arte Nazionale Estone, diplomandosi nel 1976.[5]

L'Accademia delle Arti Estone (nel 1968), dove avrebbe insegnato Põder dal 1993

Docenza[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1976 al 1988 fu un'artista freelance e dal 1988 al 1989 fu insegnante di studi di forma presso la scuola secondaria n. 46 di Tallinn. Nel 1989 iniziò a lavorare come insegnante d'arte presso la Scuola d'Arte di Tallinn, lasciando nel 1993 a favore di una cattedra come insegnante di forma presso l'Accademia di Belle Arti Estone. Nel 1998 iniziò lavorare come insegnante di forma presso il College di Arti Applicate dell'Accademia delle arti estone e di corsi di formazione per insegnanti in servizio. Dal 1999 lavorò come insegnante presso il centro di formazione degli insegnanti dell'Accademia.[6]

Arte[modifica | modifica wikitesto]

Tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento lavorò con manichini e bambole – tecnica usata nel surrealismo – per rappresentare cyborg e automi.[7] Unendo parti di corpo, indumenti e materiali deteriorabili, creava controfigure del corpo femminile soggetto a trasformazioni.[7][8] Esempi di queste sculture sono Before Performance (1981), Figure Which Was Made to Walk (1984) e With a Trombone from the Gill of Lasnamäe (Pink Bird) (1988).[7] In opere come Composition with a Torso and Child’s Hands (1986) emergono le difficoltà di madre single di tre figli nel contesto dell'Estonia sovietica.[5][8][9] Sebbene etichettata come femminista per i suoi temi, l'artista non si considerava tale, rigettando le definizioni occidentali.[5][9]

Anu Põder morì a Tallinn, all'età di 65 anni.[4]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il riconoscimento internazionale per Põder è arrivato solo dopo la mostra Anu Põder: Be Fragile! Be Brave, a cura di Rebeka Põldsam per il Kumu.[8] Le opere di Põder sono annoverate nelle collezioni della Tate Modern[10] e del Museo d'Arte dell'Estonia.[1][9] Nel 2022, sue opere sono state inserite nella mostra tematica La seduzione del cyborg nell'ambito della 59ª Biennale di Venezia.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (ET) Anu Põder. Haprus on vaprus, su Kumu kunstimuuseum. URL consultato il 14 agosto 2022.
  2. ^ (EN) Every Letter is a Love Letter, su Tallinna Kunstihoone. URL consultato il 14 agosto 2022.
  3. ^ (EN) Anu Põder, su Liverpool Biennal. URL consultato il 14 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2022).
  4. ^ a b (ET) Anu Põder, su EKM Digitaalkogu - Eesti Kunstimuuseum. URL consultato il 14 agosto 2022.
  5. ^ a b c (EN) Jennifer Boyd, A Tactile Dialect of Strong and Soft and Spiked: Anu Põder at Kumu Art Museum, su Afterall, 1º agosto 2017. URL consultato il 14 agosto 2022.
  6. ^ (ET) Janar Ala, Anu Põder – esimene eestlane Tate’i kogus, su Postimees, 20 marzo 2021. URL consultato il 14 agosto 2022.
  7. ^ a b c d Madeline Weisburg, ANU PÕDER, su labiennale.org, La Biennale di Venezia. URL consultato il 14 agosto 2022.
  8. ^ a b c (EN) Anu Põder, su Art Forum. URL consultato il 14 agosto 2022.
  9. ^ a b c (EN) Anu Põder, su Frieze. URL consultato il 14 agosto 2022.
  10. ^ (EN) Anu Põder 1947–2013, su Tate. URL consultato il 14 agosto 2022.
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