Amiria Rule

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Amiria Rule
Rule nel 2013 con la maglia di Canterbury
Dati biografici
Paese Bandiera dell'Australia Australia
Altezza 174 cm
Peso 92 kg
Rugby a 15
Union Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Ruolo Utility back
Ritirata 2014
Carriera
Attività provinciale
2000-13Canterbury
Attività da giocatrice internazionale
2000-14Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda25 (55)
Palmarès internazionale
Vincitrice  Coppa del Mondo 2002
Vincitrice  Coppa del Mondo 2006

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 17 febbraio 2019

Amiria Juanita Mahana Dannelle Marsh coniugata Rule (Melbourne, 17 maggio 1983) è un'ex rugbista a 15 neozelandese, nota come Amiria Marsh e, dopo il matrimonio, come Amiria Rule; con le Black Ferns ha partecipato, nel ruolo di centro e talora di estremo, a tre edizioni della Coppa del Mondo vincendone due.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Melbourne, in Australia, in una famiglia della iwi maori Ngāi Tahu[1], crebbe con sua madre in Nuova Zelanda a Temuka, villaggio vicino Timaru, dall'età di cinque anni[1], per poi sostenere gli studi superiori a Christchurch[1]. Impegnata in vari sport già dall'adolescenza, scartò la pallacanestro in favore del rugby e soprattutto del cricket, disciplina nella quale rappresentò Canterbury a livello provinciale femminile e per la cui nazionale avrebbe dovuto essere selezionata; avendo tuttavia già esordito per le Black Ferns a settembre 2000 contro il Canada a Winnipeg, scelse definitivamente di dedicarsi alla palla ovale[1].

Fu selezionata per la Coppa del Mondo 2002 in Spagna in cui la Nuova Zelanda difese con successo il proprio titolo di campione del mondo, battendo in finale l'Inghilterra; quattro anni più tardi la giocatrice, ancora nota con il cognome da nubile di Marsh, fu tra le protagoniste della riproposizione della stessa finale del 2002: a Edmonton, in Canada, fu l'ultima marcatrice dell'incontro che le Black Ferns vinsero per 25-17 sulle inglesi[2].

Nel 2010 fu convocata per la sua terza Coppa del Mondo, in programma in Inghilterra[3] ma, a causa di un infortunio al ginocchio, fu rimpiazzata in rosa dalla veterana Anna Richards, ormai da 4 anni assente dal rugby internazionale[4]. Per quasi due anni si dedicò solo all'insegnamento e non disputò incontri internazionali e per tutto il 2012 fu indisponibile per la nazionale, ma fu richiamata per la serie di test match del 2013 contro l'Inghilterra; anche per la Coppa del Mondo 2014 in Francia fu tra le convocate del commissario tecnico[5]; fuori dalle prime quattro, la Nuova Zelanda accedette ai playoff per le posizioni di rincalzo nella cui semifinale contro il Galles Rule marcò l'ultima delle sue 11 mete internazionali; la finale per il quinto posto, vinta 55-5 contro gli Stati Uniti, fu l'ultima partita di Amiria Rule che aveva già annunciato il ritiro prima della competizione[5], tornando a tempo pieno all'attività di insegnante[6] a Christchurch.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Amira Marsh. A Rising Star Flying High (PDF), in te Karaka, vol. 16, Christchurch, Ngāi Tahu Publications Ltd, marzo 2001, pp. 20-21 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2015).
  2. ^ (EN) England Women 17-25 New Zealand, in BBC, 18 settembre 2006. URL consultato il 7 settembre 2018.
  3. ^ (EN) Black Ferns name experienced World Cup squad, su world.rugby, World Rugby, 29 giugno 2010. URL consultato il 17 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2019).
  4. ^ (EN) Women primed for Rugby World Cup kick-off in England, in BBC, 18 agosto 2010. URL consultato il 17 febbraio 2019.
  5. ^ a b (EN) Black Ferns finish fifth, England win maiden title, in Radio New Zealand, 18 agosto 2014. URL consultato il 17 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  6. ^ (EN) Richard Knowler, Amiria Rule: Sevens a threat to Black Ferns, in Stuff, Fairfax Media, Ltd, 17 agosto 2013. URL consultato il 17 febbraio 2019.

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