Amelia Pontremoli

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Amelia Pontremoli

Amelia Pontremoli (Padova, 20 giugno 1894Auschwitz, 23 maggio 1944) è stata una vittima italiana della Shoah.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Amelia Pontremoli è nata a Padova da Enrico Pontremoli, importante assicuratore italiano, e da Ada Luzzatti (nata nel 1865 e morta nel 1940) figlia del ministro e banchiere Luigi Luzzatti. Da parte paterna è cugina del fisico Aldo Pontremoli, Mario Pontremoli e Jules Moch. Da parte materna invece discende da Samuele Della Vida, uno dei fondatori delle Assicurazioni Generali.[1][2]

Il 3 aprile 1944 in Firenze nell'ospedale di San Salvi, ove si trovava per delle cure, fu bloccata ed arrestata da dei poliziotti tedeschi nonostante il disaccordo dei medici che ritenevano le sue condizioni gravissime. Fu quindi trasportata in seguito presso il campo di Fossoli in camion. Qui fu destinata al convoglio numero 10 che partì per il campo di sterminio di Auschwitz il 16 maggio 1944. Arrivò ad Auschwitz il 23 maggio 1944. Il fratello Pio Umberto Pontremoli si salvò insieme alla sua famiglia rifugiandosi in un paese nelle Marche.[senza fonte]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Storia della deportazione dall'Italia: 1943-1945 : militari, ebrei e politici nei lager del Terzo Reich (On-line)
  • Il libro della memoria: gli ebrei deportati dall'Italia, 1943-1945 / Liliana Picciotto ; ricerca della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea. - Ed. 2002: altri nomi ritrovati. - Milano : Mursia, 2002, pp. 77–80, pp. 66–71.
  • Amelia Pontremoli, Les Pontremoli, deux dynasties rabbiniques en Turquie et en Italie: sources et documents, L. Abensur-Hazan, 1997
  • Firenze ebraica, Comunità ebraica di Firenze 2008
  • Amelia Pontremoli in Trieste: A Novel di Dasa Drndic, 2014

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]