Jules Moch

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Jules Salvador Moch
Ing.Jules Moch

Ministro dell'Interno francese
Durata mandato17 maggio 1958 –
1 giugno 1958
Capo di StatoRené Coty
PredecessoreMaurice Faure
SuccessoreÉmile Pelletier

Ministro della Difesa francese
Durata mandato12 luglio 1950 –
11 agosto 1951
Capo di StatoVincent Auriol
PredecessoreRené Pleven
SuccessoreGeorges Bidault

Vice-Presidente del Consiglio francese
Durata mandato29 ottobre 1949 –
7 febbraio 1950
Capo di StatoVincent Auriol

Ministro dell'Interno francese
Durata mandato24 novembre 1947 –
7 febbraio 1950
Capo di StatoVincent Auriol
PredecessoreÉdouard Depreux
SuccessoreHenri Queuille

Ministro dei Lavori, Trasporti e Ricostruzione pubblica francese
Durata mandato21 novembre 1945 –
24 novembre 1945
PredecessoreRené Mayer
SuccessoreChristian Pineau

Dati generali
Partito politicoSezione Francese dell'Internazionale Operaia e Partito Socialista
FirmaFirma di Jules Salvador Moch

Jules Salvador Moch (Parigi, 15 marzo 1893Cabris, 1º agosto 1985) è stato un politico, partigiano e ingegnere francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque il 15 Marzo 1893 da Gaston Moch e Rébecca Alice Pontremoli, nipote del Gran Rabbino di Nizza Eliseo Graziado Pontremoli. È cugino di Mario Pontremoli, Aldo Pontremoli e di Emmanuel Pontremoli. Entrò in Parlamento nel 1928 per la SFIO. Nel 1938 fece parte del secondo governo di Léon Blum; dal 1940 entrò a far parte della Resistenza, rifugiandosi poi in Gran Bretagna.

Rientrato poi in Francia dopo la liberazione, fu ministro dei Lavori Pubblici dal 1945 al 1947 e successivamente degli Interni dal 1947 al 1950. Tra il 1950 ed il 1951 fu ministro della Difesa nel governo Pleven e quindi rappresentante della Francia alle Nazioni Unite. Il suo ultimo incarico governativo lo ha visto ministro degli Interni nel gabinetto di Pierre Pflimlin.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze francesi[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale della Legion d'onore, 1918 - nastrino per uniforme ordinaria
Croix de guerre - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [1]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • B. Palmiro Boschesi, Il chi è della Seconda Guerra Mondiale, vol. 2, Milano, Mondadori Editore, 1975, p. 44, SBN IT\ICCU\TO0\0604602.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN109032605 · ISNI (EN0000 0001 2147 2267 · LCCN (ENn50000070 · GND (DE12245832X · BNF (FRcb12477134v (data) · J9U (ENHE987007265408305171 · CONOR.SI (SL122977635 · WorldCat Identities (ENlccn-n50000070