Aleksej Vatutin

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Aleksej Vatutin
Vatutin al Roland Garros 2018
Nazionalità Bandiera della Russia Russia
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 2-6 (25%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 136º (2 luglio 2018)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open Q2 (2018, 2019)
Bandiera della Francia Roland Garros 1T (2019)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon Q1 (2018, 2019)
Bandiera degli Stati Uniti US Open Q2 (2018)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 0-1 (0%)
Titoli vinti 1
Miglior ranking 510º (10 giugno 2019)
Ranking attuale ranking
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 18 settembre 2023

Aleksej Dmitrievič Vatutin, accreditato dall'ATP con la traslitterazione anglosassone Alexey Vatutin (in russo Алексе́й Дми́триевич Вату́тин?; Volgograd, 27 ottobre 1992[1]), è un tennista russo. Attivo in prevalenza nei circuiti minori, ha vinto in singolare un titolo dell'ATP Challenger Tour e diversi altri del circuito ITF. La sua migliore prestazione nel circuito ATP sono stati i quarti di finale raggiunti nel torneo di Marrakech 2018. Il suo miglior ranking ATP è stato il 136º posto del luglio 2018.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Inizia a giocare a tennis a sei anni a Volgograd sotto la guida dello zio, che si allenava con Nikolaj Davydenko e che sarà il suo coach anche da professionista. Difficoltà economiche e ambientali in Russia lo portano ad allenarsi per alcuni mesi in Repubblica Ceca a 16 anni e nel 2019 si trasferisce con lo zio all'accademia tennistica dei fratelli Davidenko in Germania, nei pressi di Colonia.[2]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Da juniores vince due tornei ITF di grade 3 in Russia e Ucraina e nel giugno 2009 raggiunge il 149º posto nella classifica mondiale di categoria.[3] Debutta tra i professionisti nel circuito ITF con una sconfitta in singolare nel torneo Futures Russia F7 nell'agosto 2009. Inizia a giocare stabilmente nel circuito a partire dalla seconda apparizione, che risale all'agosto 2010 nel Russia F4, dove ottiene il primo punto ATP superando il primo turno. Vince il primo titolo Futures al torneo Kazakhstan F2 nell'aprile 2012 sconfiggendo in finale per 6-2, 7-6 Jahor Herasimaŭ. In ottobre fa la sua prima esperienza in un Challenger al torneo di Eckental, supera le qualificazioni e al primo turno perde in due set da Ernests Gulbis. Nel luglio 2013 vince il primo incontro nel main draw di un Challenger a Oberstaufen e viene eliminato al secondo turno. In ottobre partecipa per la prima volta alle qualificazioni di un torneo ATP a Mosca e perde al primo incontro. Grazie al titolo conquistato nel Futures Spain F41 in dicembre entra per la prima volta nella top 400 del ranking.

Il terzo titolo Futures arriva nel febbraio 2014 al torneo Kazakhstan F1, ma resta uno dei pochi risultati rilevanti di inizio stagione. Negli ultimi 5 mesi dell'anno gioca un solo incontro e alla fine del 2014 retrocede al 581º posto del ranking. Torna a giocare con regolarità nel gennaio 2015 e raggiunge subito una semifinale e una finale nei Futures. Ha quindi inizio un periodo di risultati mediocri e in giugno si ritrova alla posizione nº 725 del ranking. Quell'anno tenta invano le qualificazioni in alcuni tornei ATP. Inizia a risalire con alcuni buoni risultati nei Futures e in agosto vince il Russia F6. Continua a progredire e in novembre raggiunge per la prima volta i quarti di finale in un Challenger a Bratislava. La vittoria nel torneo Cyprus F3 in dicembre lo proietta a ridosso del 300º posto del ranking. Nel febbraio 2016 disputa la sua prima finale in doppio al Tunisia F5 e due settimane dopo vince il titolo in singolare al Tunisia F7, che gli consente di entrare nella top 300, al 293º posto. Inizia a giocare con più frequenza nei Challenger e nel corso del 2016 raggiunge i quarti un paio di volte. Di conseguenza affronta giocatori più forti e quelli con il ranking più alto da lui sconfitti in stagione sono il nº 109 Renzo Olivo, il 110 Nikoloz Basilašvili e il 116 Marco Chiudinelli. Il 23 luglio 2017, alla sua prima finale in un Challenger, vince il titolo a Poznań battendo in finale per 2-6, 6-7, 6-3 Guido Andreozzi, dopo aver eliminato tra gli altri il nº 101 ATP Florian Mayer e Lukáš Rosol. Questo successo lo fa entrare nella top 200 del ranking, al 183º posto. In agosto disputa per la prima volta le qualificazioni di uno Slam agli US Open e viene subito sconfitto al primo turno.

Inizia il 2018 con il nuovo best ranking al 168º posto in virtù dei successi ottenuti nei Futures di fine 2017. Vince per la prima volta un incontro nelle qualificazioni di uno Slam all'Australian Open, venendo eliminato al secondo. A inizio febbraio disputa la sua seconda finale Challenger a Quimper e viene sconfitto 3-6, 6-7 da Quentin Halys. In aprile supera per la prima volta le qualificazioni in un torneo ATP a Marrakech e al primo turno supera per la prima volta un top 100, il nº 60 Jan-Lennard Struff, battuto per 3-6, 6-3, 6-2; si ripete al secondo turno sconfiggendo il nº 23 ATP Albert Ramos Viñolas per 7-6, 6-2. Viene eliminato nei quarti dal futuro vincitore del torneo Pablo Andújar, che si impone per 6-4, 5-7, 6-3. Si qualifica anche al successivo ATP 500 di Barcelona e viene sconfitto al primo turno da Bjorn Fratangelo. Continua a progredire nel ranking ATP e in luglio si spinge fino alla 136ª posizione. Viene eliminato al primo turno di qualificazione al Roland Garros e a Wimbledon e al secondo agli US Open. A parte un paio di altre vittorie su giocatori top 100, non ottiene altri risultati di rilievo e chiude la sua migliore stagione in 175ª posizione.

Non si conferma nel 2019 e perde alcune posizioni in classifica. Il miglior risultato nella prima parte della stagione è la semifinale raggiunta in maggio nel Challenger di Aix-en-Provence, dove viene sconfitto da Quentin Halys. A fine mese supera per la prima volta le qualificazioni di uno Slam al Roland Garros, sconfiggendo nell'ordine Gerald Melzer, Hugo Gaston e Serhij Stachovs'kyj, al primo turno del tabellone principale perde in tre set da Corentin Moutet. In settembre, al suo quinto tentativo, supera le qualificazioni a San Pietroburgo e viene eliminato al primo turno da Márton Fucsovics. Chiude l'anno 212º nel ranking dopo essere stato 234º in aprile. Nel 2020 e nella prima parte del 2021 non supera mai le qualifiche nei tornei del circuito maggiore né il terzo turno nei Challenger, esce dalla top 300 e ricomincia a giocare nei tornei ITF; a fine anno disputa un quarto di finale Challenger.

Nel febbraio 2022 vince un titolo ITF in Francia, il primo dopo oltre 4 anni, e nella prima parte della stagione arriva due volte nei quarti in tornei Challenger. Dopo oltre 3 anni torna a giocare in un tabellone principale ATP al Gijón Open 2022 ed esce al primo turno. Anche nel 2023 non va oltre i quarti nei tornei Challenger, supera le qualificazioni ed esce al primo turno all'ATP del Grand Prix Hassan II 2023. Ad agosto esce dalla top 500.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornate al 18 settembre 2023.

Tornei minori[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (11)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
Challenger (1)
Futures (10)
Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 8 aprile 2012 Bandiera del Kazakistan Kazakhstan F2, Astana Cemento (i) Bandiera della Bielorussia Jahor Herasimaŭ 7–6(1), 6–2
2. 1 dicembre 2013 Bandiera della Spagna Spain F41, Puerto del Carmen Cemento Bandiera del Portogallo Frederico Ferreira Silva 6–4, 6–4
3. 2 marzo 2014 Bandiera del Kazakistan Kazakhstan F1, Aktobe Cemento (i) Bandiera del Kazakistan Evgenij Korolëv 6(4)–7, 6–4, 6–3
4. 16 agosto 2015 Bandiera della Russia Russia F6, Mosca Terra rossa Bandiera della Spagna Marc Giner 7–6(4), 6–2
5. 6 dicembre 2015 Bandiera di Cipro Cyprus F3, Larnaca Cemento Bandiera della Serbia Miki Janković 6–2, 5–7, 6–3
6. 28 febbraio 2016 Bandiera della Tunisia Tunisia F7, Hammamet Terra rossa Bandiera dell'Austria Michael Linzer 6–4, 6–1
7. 16 luglio 2017 Bandiera della Germania Germany F7, Trier Cemento Bandiera della Spagna Enrique López-Pérez 2–6, 6–4, 6–2
8. 23 luglio 2017 Bandiera della Polonia Poznań Open, Poznań Terra rossa Bandiera dell'Argentina Guido Andreozzi 2–6, 6–7, 6–3
9. 3 dicembre 2017 Bandiera della Thailandia Thailand F10, Hua Hin Cemento Bandiera della Nuova Zelanda Rubin Statham 6–4, 6–4
10. 24 dicembre 2017 Bandiera del Qatar Qatar F6, Doha Cemento Bandiera della Germania Benjamin Hassan 6–1, 7–5
11. 13 febbraio 2022 Bandiera della Francia Grenoble M15, Grenoble Cemento Bandiera della Francia Sascha Gueymard Wayenburg 6–4, 6–1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Alexey Vatutin - Overview, su atptour.com. URL consultato il 30 aprile 2021.
  2. ^ (RU) Алексей Ватутин: В детстве приходилось тренироваться на территории тюрьмы, su gotennis.ru, 16 settembre 2019. URL consultato il 30 aprile 2021.
  3. ^ (EN) Alexey Vatutin Juniors Singles Overview, su itftennis.com.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]