Ada Sacchi Simonetta

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Ada Sacchi Simonetta (Mantova, 19 aprile 1874Niterói, 13 gennaio 1944) è stata una bibliotecaria italiana, militante nel movimento femminista lombardo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Mantova in una famiglia patriottica e mazziniana. Rimasta orfana, si trasferisce a Genova dove si laurea in lettere nel 1898; nell'anno successivo sposa Quintavalle Simonetta da cui ha tre figli: Bono, Elena e Alberto.

Si dedica all'insegnamento e, successivamente, ricopre, tra le prime in Italia, il ruolo di direttrice della biblioteca e dei musei civici di Mantova, avviando un'opera di democratizzazione dei servizi bibliotecari. Introduce molte novità come il prestito a domicilio, le aperture domenicali della biblioteca, la creazione di una biblioteca popolare. Fonda e preside fino al 1920 l'Associazione nazionale dei funzionari delle biblioteche e dei musei comunali e provinciali[1],

Si dedica a temi dell'emancipazione femminile, in particolare nella rivendicazione del diritto di voto alle donne. Fonda con la sorella Beatrice la sezione locale dell'Associazione per la donna e le sezioni mantovane della FILDIS (Federazione italiana laureate e diplomate degli istituti superiori e della lega universale per la società delle libere nazioni). Ricopre poi la carica di presidente nazionale della FISEDD (Federazione italiana per il suffragio e i diritti delle donne).

Durante la prima guerra mondiale porta avanti numerose iniziative assistenziali, per cui viene premiata con la medaglia d'oro. Nel 1935 è rimossa dall'incarico nella FISEDD trasferita presso la sede dei Fasci femminili mantovani.

Archivio personale[modifica | modifica wikitesto]

Le sue carte sono depositate in parte presso l’Unione femminile nazionale a Milano, parte presso il nipote Alberto Mario Simonetta a Firenze. Presso l'Istituto mantovano di storia contemporanea si trova copia delle carte in possesso del nipote e altri archivi della famiglia Sacchi[2]. La Biblioteca Teresiana di Mantova conserva le sue carte professionali.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Ada Sacchi Simonetta, Catalogazione e possibilità di consultazione delle tesi universitarie, in Atti del primo congresso mondiale delle biblioteche e di bibliografia, Roma-Venezia 15-30 giugno 1929, Roma, Istituto poligrafico delle Stato, 1930.
  • Ada Sacchi Simonetta, Saggio intorno al pessimismo dei poeti greci, Mantova, Stab. Tip- G. Mondovi, 1902.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Gastaldi, Simonetta Sacchi Ada, in Donne luce d'Italia, Pistoia, Grazzini, 1930, pp. 523-524.
  • Paolo Camatti, Una donna dimenticata, Ada Sacchi, in Padania: storia, cultura, istituzioni. Rivista semestrale dell'Istituto di storia contemporanea del movimento operaio e contadino, n. 15, Ferrara, Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, 1994, pp. 203-218.
  • Cesare Guerra, La bibliotecaria Ada Sacchi Simonetta e l'Associazione nazionale dei funzionari delle biblioteche e dei musei comunali e provinciali (1911-1931), in Costanza Bertolotti (a cura di), La repubblica, la scienza, l'uguaglianza: una famiglia del Risorgimento tra mazzinianesimo ed emancipazionismo, Milano, Angeli, 2012.
  • Maurizio Bertolotti con la collaborazione di Daniela Sogliani (a cura di), La nazione dipinta: storia di una famiglia tra Mazzini e Garibaldi, (Catalogo della Mostra tenutasi a Mantova,14 ottobre 2007-13 gennaio 2008), Milano, Skira, 2007.

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