Zorubicina

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Zorubicina
Nome IUPAC
N-[(E)-1-[(2S,4S)-4-[(2R,4S,5S,6S)-4-ammino-5-idrossi-6-metilossan-2-il]ossi-2,5,12-triidrossi-7-metossi-6,11-diosso-3,4-diidro-1H-tetracen-2-il]etilideneammino]benzammide
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC34H35N3O10
Massa molecolare (u)645.6558
Numero CAS54083-22-6
Codice ATCL01DB05
PubChem57164040
DrugBankDB11618
SMILES
CC1C(C(CC(O1)OC2CC(CC3=C(C4=C(C(=C23)O)C(=O)C5=C(C4=O)C=CC=C5OC)O)(C(=NNC(=O)C6=CC=CC=C6)C)O)N)O
Indicazioni di sicurezza

La zorubicina è un antibiotico antineoplastico, appartenente alla famiglia delle antracicline, dotato di azione simile a quella della doxorubicina.

Dopo somministrazione e.v. l'emivita plasmatica della zorubicina è di circa 35 ore. Così come le altre antracicline il farmaco viene metabolizzato nel fegato. La via di eliminazione principale è quella biliare. Circa il 25% di una dose è eliminato per via urinaria.

Nel topo i valori della DL50 sono di 13,66 mg/kg per s.c., di 4,42 mg/kg per i.p. e di 8,50 mg/kg per e.v.

La zorubicina cloridrato è usata nel trattamento delle forme leucemiche acute (leucemie linfoblastiche, mieloblastiche, monoblastiche). La zorubicina cloridrato, come soluzione estemporanea, viene somministrata per infusione endovenosa. Nell'induzione della remissione la dose totale è di 250-800 mg/m2 (espressi in termini di base), da somministrare in 3-5 giorni. Le dosi di mantenimento sono di 120-250 mg/m2 (base) da somministrare, in 2-3 giorni, ogni 3-6 settimane fino ad una dose massima cumulativa di 1,8 g/m2.

La zorubicina cloridrato può provocare ipoplasia midollare che inizia in genere il 5º giorno di trattamento e perdura per circa 15 giorni. Sono descritti inoltre stomatiti, alopecia reversibile alla sospensione della terapia, amenorrea, azoospermia, disturbi digestivi (es. nausea, vomito, diarrea) e modifiche dell'ECG. La cardiotossicità è più probabile quando la dose cumulativa è superiore a 1,8 g/m2. Per ulteriori informazioni vedi doxorubicina.

Il trattamento con zorubicina è controindicato nei soggetti affetti da cardiopatie con insufficienza miocardica. Il farmaco è inoltre controindicato in caso di gravidanza e di allattamento. Durante la terapia con zorubicina cloridrato è necessario il monitoraggio periodico della crasi ematica e della funzionalità cardiaca. Nei pazienti con funzionalità epatica compromessa si consiglia di diminuire il dosaggio.

Il sovradosaggio da zorubicina cloridrato è caratterizzato da un potenziamento degli effetti collaterali. In caso di intossicazione la funzionalità renale e la crasi ematica devono essere controllate quotidianamente. La terapia è sintomatica.

La zorubicina cloridrato potenzia gli effetti cardiotossici di alcuni citostatici (es. ciclofosfamide e altre antracicline).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • R. Maral, Cancer Chemother. Pharmacol. 2, 31, 1979; R. Maral et al., Compt. Rend. Ser. D 275, 301, 1972; G.P. Sartiano et al., J. Antibiot. 32, 1038, 1979; E.H. Herman, R.S. Young, Cancer Treat. Rep. 63, 1771, 1979.