Wikipedia:Bar/2013 09 12

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


Il bar di Wikipedia

Bar completo
Indice della settimana

Not Italian? It-0? Go to the Embassy Desk!
Not Italian? It-0? Go to the Embassy Desk!
New message? Deutsch · English · Español · Français  |   Aggiorna la pagina

 
Discussioni in corso
Nessuna discussione.

12 settembre


Proposta di unificazione dei tmp Avviso VdQ e Avviso Vetrina (esterna)

Questa è una discussione esterna (Che significa?)
Sintesi: BREVE DESCRIZIONE (facoltativa).
La discussione prosegue in «Discussioni Wikipedia:Voci di qualità#Template AvvisoVdQ: da cancellare?». Segnalazione di Mauro Tozzi.

Questionario per i partiti europei


Da qualche mese è partito un tentativo di alcuni capitoli europei (in primo luogo Wikimedia Germania) di monitorare quello che avviene in Unione Europea nei temi che ci riguardano (diritto d'autore ecc.) e, possibilmente, far sentire la nostra voce (utilizzando strumenti meno pesanti dei blackout). Per conoscere lo stato delle cose potete leggere il post sul blog di qualche tempo fa e la pagina meta:EU_policy.

Il prossimo passo è fare un questionario da presentare a tutti i partiti candidati alle prossime elezioni europee (maggio 2014) chiedendo di esprimersi su questi temi. Ora, c'è da decidere quali temi! Per avere una visione più completa di quali interessano alla comunità, è stato preparato un questionario:

https://docs.google.com/forms/d/1vSrFiYCAN-RPXdikdkkHmT_ZzWPdD5DcDpMye9uAiHM/viewform

Rispondere richiede pochi minuti; non siate pigri! - Laurentius(rispondimi) 12:22, 12 set 2013 (CEST)[rispondi]

Nota: è in inglese.--84.222.124.45 (msg) 13:27, 12 set 2013 (CEST)[rispondi]

Sì ok, ma ha senso se rispondo "very important" a tutto?--dega180 (msg) 13:51, 12 set 2013 (CEST)[rispondi]

Vorrei capire Frequency Allocation che razzo c'entra. Non che sia una cosa non importante, anzi, ma per me Wikipedia deve essere militante solo ed esclusivamente per quanto concerne la sua mission in senso stretto, il lobbying contro il digital divide rischia di indebolirci in termini di "presa" sulla nostra base di volontari (per quanto ci rafforzi in termini di contatti e benefici collaterali). --Vito (msg) 13:56, 12 set 2013 (CEST)[rispondi]
Dega: probabilmente non sarà molto utile, ma se pensi che sia tutto molto importante senza distinzione, fallo :-)
Vito: se ritieni che la questione non sia importante per Wikimedia e per il questionario da presentare, rispondi che non è importante. Nel caso specifico sono d'accordo, ed infatti io ho risposto così (non è stato l'unico, e ho risposto anche qualche "unfamiliar with the topic"). Lo scopo del form è appunto capire cosa interessa ai volontari in generale, cercando di ridurre l'influenza del punto di vista delle persone che se ne stanno occupando direttamente. - Laurentius(rispondimi) 14:14, 12 set 2013 (CEST)[rispondi]
Comunque, al di là del questionario, l'opinione attuale del gruppo EU policy è di puntare inizialmente su un insieme molto limitato di tematiche di forte rilevanza per noi (si parla di libertà di panorama, PD sulle opere pubbliche (come il PD-gov negli USA) e - questa è più complicata - opere orfane). Naturalmente, come sempre in Wikimedia, se qualcuno vuole dare una mano su queste cose la porta è spalancata! - Laurentius(rispondimi) 14:19, 12 set 2013 (CEST)[rispondi]
presentare questionari a candidati politici? la neutralità che deve caratterizzare wikipedia dovrebbe far riflettere sul fatto che simili iniziative imho siano da sconsigliare... la comunità si sta trasformando in una lobby? mi sorge il dubbio spontaneo che a fronte di migliaia di contributori che si occupano di lavorare per creare un'enciclopedia, qualcuno si stia occupando più proficuamente di qualcosa di molto concreto (il proprio futuro?)... --torsolo 21:41, 12 set 2013 (CEST) p.s. ma c'è davvero qualcuno che crede ancora alle promesse per-elettorali? bah...[rispondi]
Non sarà Wikipedia a mandare questionari ai partiti, ma (alcuni) capitoli. Ai wikipediani viene chiesto quali temi sono secondo loro interessanti per lo sviluppo dei progetti. Se secondo te è "nessuno", puoi indicarlo su tutti i temi. :) Lo scopo del questionario è appunto quello di sforzarsi a riflettere gli interessi della comunità piuttosto che andarsi a interessare di temi che sono solo fisse personale dei proponenti.
Che poi, se mi dici che a te non interessa per esempio che si espanda l'uso della banda larga in modo che piú persone possano leggere e modificare it.wiki io faccio fatica a crederlo. --Nemo 22:02, 12 set 2013 (CEST)[rispondi]
mi interessa anche la pace del mondo, sfamare i milioni di persone che sono sotto-nutrite, che sia data la possibilità a tutti di trovare un lavoro retribuito in modo da garantire di vivere una vita almeno dignitosa e tante altre amenità... e allora? finanziare la banda larga a scapito che so, dell'assistenza sanitaria (mi dicono che l'economia è una scienza che tratta di risorse scarse, ovvero la coperta è corta, e non credo che dirotteranno soldi dai capitoli della difesa :-)) non mi troverebbe molto favorevole e scommetto che i futuri parlamentari europei se anche decidessero di ampliare il servizio lo farebbero magar per altri motivi meno pubblicizzati (sai che le società del settore hanno i loro bei fatturati)... il fatto che siano i capitoli non cambia una virgola, per me... e comunque poi che si fa? se ci sono interessati, passiamo alle dichiarazioni di voto? ma forse sono solo io che vedo sbagliata la cosa... --torsolo 00:42, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]
personalmente, per usare un eufemismo, sono fortemente contrario. Questo genere di operazioni serve a dire ai partiti "ti voto se". E io non vado a dire agli utenti, come correttezza dopo vorrebbe, "vota quello, che ci ha promesso tutto", ed è fuori della grazia di Dio pensare che si possa dirlo ai lettori. Non se ne parla neanche. Noi dialoghiamo con le istituzioni, semmai, non con i partiti, senza condizionamenti direttamente o indirettamente elettoralistici. Il questionario si può fare, ma poi si prende l'elenco del telefono e si chiamano tutti gli uffici pubblici, anche governativi, e glielo si propone. Questo ci somiglia. Questo fa parte del nostro impegno. (A parte che vorrei vedere chi è che va tutto giulivo dal Berlusca a parlargli di frequenze, ma questa è un'altra faccenda). Torniamo in noi, grazie -- g · ℵ (msg) 01:37, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]
Torsolo, non vedo rischi per la neutralità: verrà presentato lo stesso questionario a tutti i partiti, e nessuno sarà poi trattato in maniera diversa. La non-neutralità è solo nel nostro POV di fare domande sul diritto d'autore e non sulla fame nel mondo (ma insomma, siamo Wikimedia, non la FAO).
I tedeschi hanno già fatto cose simili (più volte, la prima quattro anni fa), vedi [1], ma è tutto in tedesco quindi per me è dura leggerlo :-).
Fra l'altro, faccio notare che qui su it.wiki, circa due anni fa, è stata portata avanti la più forte iniziativa di comunicazione verso la politica della storia di Wikimedia. Quindi credo che sia chiaro qua che il problema esiste: c'è gente che prende decisioni che ci riguardano, ed è molto meglio se ci facciamo sentire prima e non dopo. - Laurentius(rispondimi) 09:36, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]
(conflittato) Scusatemi Torsolo e Gianfranco ma la distinzione che sono i capitoli è fondamentale: "non vado a dire agli utenti" è ovvio per questo motivo. Peraltro Wikimedia Italia, come chiaro nel suo statuto e dalla sua storia, è apartitica ma non apolitica. E queste cose si possono fare bene: il questionario non sarà un "ti voto se", l'abbiamo già fatto in passato con ASSOLI e carocandidato; è un modo per cercare di portare la discussione su argomenti importanti e negletti, non ci sono soluzioni magiche o "contropartite" (a svantaggio di altri come temuto da Torsolo) che noi chiediamo. Ribadisco ancora: se secondo voi nessuno di quei temi è interessante per noi piú dell'assistenza sanitaria o di altri temi politici inflazionati in questi giorni (!) e anni, il questionario di cui sopra è fatto apposta per dirlo. :)
Concretamente peraltro, se l'iniziativa diventasse un "ti voto se" i soci di WMI si ribellerrebbero e l'associazione ritirerebbe immediatamente il suo sostegno agli organizzatori (sostegno che al momento è solo informale dato che siamo in fase preparatoria). Altrettanto realisticamente, le risposte che si avranno non saranno promesse concrete o, se lo saranno, saranno tutte uguali quindi non potranno essere usate per un "vota questo perché" nemmeno a volerlo. Sarà invece un modo per fare riflettere i candidati. Come sappiamo, simili trattative si fanno in privato e non in pubblico; qui è tutto pubblico. Poi io sono perfettamente d'accordo che parlare coi partiti nazionali è stantio; ho proposto di contattare anche i gruppi europei (cosa che sarà fatta) e si potrà anche chiedere ai singoli candidati come faceva ASSOLI.
Ecco, adesso sembrerà che difenda a spada tratta a prescindere quando non sono nemmeno fra gli organizzatori e sono piuttosto scettico io stesso. :) --Nemo 09:51, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]

[conflittato] naturalmente la frase sulla fame nel mondo era una battuta... finalmente però posso pensare che i contributori di lingua tedesca siano incappati in un errore madornale più grave di quello che mai abbiamo commesso noialtri latini... tornando seri... si discute con la politica? dipende dalle modalità... quella di propinare questionari ai partiti politici presenti ad una tornata elettorale è imho SBAGLIATA ed è talmente per me inaccettabile che non riesco neanche a spiegartene il motivo tanto sono contrariato... pensare che vi è il divieto di campagne elettorali interne, mentre evidentemente si può "sponsorizzarne" una continentale :-) e si, i politici prendono decisioni che ci interessano... ma qui si sconfina nell'arrogarsi il diritto di parlare a nome della comunità tutta o almeno io vedo questo pericolo... in quanto alla forte iniziativa precedente... se ti riferisci all'oscuramento (in caso contrario mi sfugge il riferimento), comincio a pensare d'aver sbagliato a sostenere l'iniziativa, di cui ho ingenuamente frainteso l'obiettivo... non credevo fossero le prove generali della futura scena in campo di un nuovo soggetto politico... --torsolo 09:59, 13 set 2013 (CEST) p.s. va da se che credo nella buona fede di chi ha proposto sto obbrobrio.. questo non toglie che niente mi farà cambiare idea sull'inopportunità dell'iniziativa...[rispondi]

Qui su it.wiki, due anni fa, quando qualcuno di un noto partito diede l'impressione di voler suggerire un loro "avallo" alla nostra protesta, si rispose "grazie per l'interessamento, ma nessuno ci mette sopra il suo cappello". Non abbiamo da sollecitare i partiti, abbiamo da rendere di pubblica notorietà - e certamente questo comprende anche il far sapere con la debita evidenza ai governi locali o comunitari - cosa ci serve e per cosa lottiamo. Iniziative di questionari ai partiti le facciamo fare a giornali che hanno il senso di colpa di non essere anglosassoni, questionari alle istituzioni invece ne facciamo quante ne vuoi, vado io a portare a mano le buste.
Ma cosa pensi che succede quando lo hai portato al partito? Che il partito ti dice "hai ragione ma". Ed è la sua funzione, quella di dirti anche quel "ma". Inglesi e tedeschi ci si possono pure far coglionare quanto gli pare, con quel "ma" che li emoziona sui giornali, io però non ho nulla da dare in cambio né ora né dopo. Non avrò da dire grazie né da sentirmi dire "sì ma quello te lo avevamo accettato, avevamo fatto i bravi, ma adesso tocca a te accettare questa limitazione, fai da bravo".
Se WMF vuole andare al parlamento europeo a tenere un discorso, ad esempio con un Jimbo o un altro che legga un discorso, ha tutte le caratteristiche e già tutta la consistenza "sociale" per poter chiedere ed ottenere di farlo. Lasciamo perdere che per ora non vuole, ma può. Quelle son strade, non l'andarci a cercare a tutti i costi una pericolosa equivoca parvenza. -- g · ℵ (msg) 10:07, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]
Torsolo, se non riesci a spiegare perché è totalmente inaccettabile, è difficile per me capirti :-)
Gianfranco, riguardo ai ma, faccio notare che qua non stiamo promettendo nulla, se non di riportare in modo neutrale le risposte. Non c'è nulla da accettare.
Lo scopo principale di mandare un questionario secondo me è appunto di far presente quali sono le cose che ci interessano. Cioè, chiedendo "cosa ne pensi di X?", quello che stai comunicando è "ehi, sappi che il tema X esiste, e c'è gente che ritiene sia importante, per questi motivi". - Laurentius(rispondimi) 10:53, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]
Laurentius direi che qualche spunto te l'ho già dato... sfugge a me come tu non possa arrivarci da solo :-) che si tratta di un'infelice caduta di stile... me l'immagino già l'aspirante parlamentare europeo del partito X che cita wikipedia (rectius la sua comunità) tra i sostenitori convinti della piattaforma programmatica, il tutto nel bel mezzo di un discorso che parla dell'attenzione alle giovani generazioni, alla necessità di sviluppare le tecnologie, al voler tutelare la libertà della rete (mamma mia sono proprio bravo... a proposito se c'è un ufficio stampa in ascolto, mi può contattare per una consulenza, basta scrivere un msg nella mi caselle di posta [o meglio la mia pagina di discussione], prrrr)... ah, no... i politici non fanno di queste affermazioni... --torsolo 11:17, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]
...e tutto questo perché hanno risposto a delle domande che gli abbiamo fatto? Sono anch'io contrario allo scenario in cui wikimedia supporta un partito o un partito ha degli argomenti per millantare un supporto di wikimedia, ma non ha nulla a che vedere con questa proposta! Si tratta di fare delle domande! - Laurentius(rispondimi) 11:22, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]
si, perché no? in campagna elettorale si fa ben di peggio e noi non dobbiamo rischiare di bruciarci le dita... le domande si possono proporre legittimamente in commissione parlamentare, ad un convegno, ai mass-media (sperando non vengano fraintese)... mai, e poi mai, quando possono essere sfruttate per ottenere qualche voto in più (e qualche incarico ben retribuito)... che Wikimedia non supporti partiti lo sappiamo tu, io e qualche migliaia di volontari qui presenti... la casalinga di Voghera invece potrebbe esserne non a conoscenza e io non voglio che gli venga il dubbio... --torsolo 11:34, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]
A parte che nessun politico sano di mente andrà dalla casalinga di Voghera a vantarsi del sostegno di Wikipedia, sarebbe come dire che <inserisci nome di pezzo grosso del PdL> non può andare a un dibattito alla festa de l'Unità perché altrimenti la casalinga di Voghera pensa che sia sostenuto dal PCI (e viceversa con luoghi di dibattito di segno opposto), o che la rivista/sito di un'associazione apartitica di consumatori non può intervistare due candidati di parte opposta perché altrimenti poi in campagna elettorale si vanterebbero del suo sostegno. --Nemo 19:22, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]
mi sa che di politica ne capisci meno di me (il che è un complimento)... un politico sano di mente può farlo benissimo, se c'è un tornaconto... poi la differenze tra andare ad una Festa dell'Unità (e io che credevo non esistessero più!) e proporre i propri desiderata in occasione di una tornata elettorale, una piccola differenza c'è o no? e poi per rispetto della par condicio, mi immagino i wikimediani che si infilano nelle sedi dei partiti (da FN a RC) a proponare questionari... vabbè ho stressato abbastanza... che i wikipediani tedeschi vadano e rapprensentino pure tutti i colleghi comunitari e che poi mi indichino con precisione la casella da contrassegnare, magari precisando le preferenze :-) --torsolo 19:52, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]
fare delle domande vuol dire disporsi ad accogliere le risposte. Altrimenti le domande non si fanno, almeno per educazione. Non siamo le Iene che fanno le interviste interrotte. Se domandiamo, poi ascoltiamo. E se un partito risponde favorevolmente, contro gli altri che rispondessero negativamente, e non solo risponde ma davvero si mette a fare anche qualcosa, siamo WMF e quel partito a fare la stessa battaglia. Praticamente insieme. WMF alleata di un partito. O di una coalizione, poco cambia. Fantastico!
Visto però che nessun partito sposa le scelte del Movimento Wiki, che per quanto di più prossimo alla politica riguardano istanze di condivisione culturale e di economia del dono, la tentazione potrebbe essere quella di farci il nostro partito. Ma noi non siamo Assange, né siamo i Pirati. Quindi il cerchio si chiude nell'inopportunità di relazione diretta per impossibilità di trarne vantaggio. -- g · ℵ (msg) 01:42, 14 set 2013 (CEST)[rispondi]
Non ho ancora letto il questionario. Posto che le battaglie che alcuni di noi potrebbero voler combattere sono, ahinoi, legislative, e posto che sarebbe bello se una nazione o un continente ci delegasse la possibilità di decidere noi soltanto in merito con carta (o pagina) bianca, la realtà come sappiamo è un'altra: queste decisioni sono politiche, e pertanto, beh, le prendono i politici (con i politici si tratta, e la politica non è una cosa troppo pulita). Dunque, se una buona idea non è innata nell'uomo politico (e una buona idea innata in un politico potrebbe essere vista come una contraddizione in termini), qualcuno gliela dovrà almeno suggerire. In questi anni sono state combattute tantissime battaglie sugli argomenti più disparati, e in alcune WMI ha provato a metterci lo zampino (elenco sul loro sito). Vorrei capire se secondo te, amico mio, la presenza e l'azione a vari livelli dei vari "portatori d'interesse" grandi o piccoli del mondo dell'open source/culture in questi anni sia stata inutile, o addirittura dannosa. Io non penso che le leggi vengano fatte in base a quante persone firmano una petizione, per esempio, ma ritengo anche che se nessuno avanza determinate questioni, queste non arriveranno mai magicamente all'attenzione di chi alla fine può effettivamente scegliere in merito. Se anche esistesse un partito che sposa le istanze del movimento wikimediano e/o fatto da wikimediani, questo non significa che i wikimediani vorranno per forza votarlo (con ogni probabilità, per esempio, sarebbe un partito contrario alla proliferazione dei gattini su Internet, e le correnti interne al movimento sono aspramente divise su questo punto). Posto che l'attenzione ai temi del digitale immagino sia un elemento al quale un po' di attenzione prestiamo, quando scegliamo dei candidati (o almeno lo spero, anche se poi la partita vera si gioca su ben altri temi) quello di isolarci dal resto del mondo e lavorare alle nostre belle vocine infischiandocene di tutto quello che ci succede attorno è un'opzione assolutamente valida e fattibile - mi pare anzi che sia lo status quo. Ma noi non siamo apolitici, perché la libertà dei contenuti ce l'abbiamo scritta in un pilastro, quindi l'abbiamo già detto da che parte stiamo. E se anche solo una minuscola frazione della comunità di volontariato culturale più grande al mondo, semplicemente, non può sentirsi libera di ricordare al di fuori dei propri siti che quello è forse il motivo principale che ci ha portato, unica entità no-profit, nella top ten mondiale dei siti internet e ciò che ci sta facendo cambiare volto al concetto di cultura su scala altrettanto vasta, beh, mi sa che dobbiamo rimetterci tutti d'accordo su cosa facciamo qui. --Elitre 16:38, 16 set 2013 (CEST)[rispondi]
mi viene spontaneo di dire che l'inferno è lastricato di buone intenzioni... o forse sbaglio e si sta solo spegnendo il fuoco indimenticabile che per un po' d'anni ha sorretto wikipedia, quello in cui gli utenti si preoccupavano di creare voci, correggere refusi, mettere un tmpl, salutare un niubbo ed è arrivato quello dei PR e degli addetti stampa... un po' meno affascinante, ma è indubbio che tutti i grandi apparati finiscano in questo stato ad un certo punto della loro vita... andiamo dunque a convertire il mondo al nuovo verbo :-) --torsolo 23:59, 16 set 2013 (CEST)[rispondi]
@Elitre: io credo che il Movimento Wiki sia essenzialmente un movimento economico, perché ha imposto al mondo di sottomettersi a constatare che con un'economia di produzione fondata sul dono, si è creato il prodotto più straordinario, imponente ed epocale nella sua categoria merceologica. Dopodiché, se ci si passa il bisticcio, è un movimento sociale :-) Abbiamo propugnato e realizzato un contesto di relazioni umane fondate su qualcosa di più denso dell'egalitarismo, perché è un egalitarismo delle dignità individuali, in solidarietà e onestà intellettuale, nella comune attività di produzione. E siamo legalitari, perché se ci imponiamo la legge dell'onestà intellettuale, per quella legge siamo legalitari (e a volte pure forcaioli :-) definendo quindi un criterio etico che abbiamo applicato alla nostra piccola società con grande successo.
Politica è gestire l'esistente e pensare al futuro proponendo modi di produzione (aspetto economico), modalità di gestione dei produttori (aspetto sociale) e isolamento di principi etici (aspetto legalitario). La politica la stiamo già facendo, dunque, proponendo al mondo le nostre posizioni non con parole di propaganda, ma con l'esempio e con l'esibizione di fatti concreti. E questa esibizione, per le caratteristiche di ciò che esibiamo, a volte ha per effetto di mettere anche in risalto le insufficienze di altri sistemi, di altre posizioni, di altri modi di produzione.
Io non ho detto di non pubblicizzare ciò che facciamo, ho chiesto di non allestire relazioni con i partiti politici, che è un caso specifico e peculiare. La tentazione della politica, specie oggi che la politica dà povera mostra di sé, è fisiologicamente suadente e naturale. E certo che dinanzi a certe situazioni della quotidianità ciascuno di noi non già si illude, ma sa, ed a ragione, che avrebbe saputo far meglio del tale o del tal altro cialtrone che i casi della vita hanno portato a decidere per noi e di noi. Ma questo c'era anche prima, c'era anche quando abbiamo cominciato a fare qualcosa che è destinato ad incidere sul più cruciale degli strumenti di gestione del potere: il divide et impera. A che serve, chiediti, scuoiarsi le dita sulla tastiera per la neutralità, se non a costruire un plafond sul quale la società piano piano possa considerare "possibile" una gestione della res publica non inquinata dal germe dell'antagonismo? Quale sarebbe il senso della neutralità concettuale se non quello di consentire che la società possa trovare le armonie che sempre nella storia ha mostrato di avere come istintivo anelito, come evoluzione dalla condizione bestiale dell'homo lupus? E' già politica, questa, è già un piano diverso rispetto al poterci far clientes e andare col cappello in mano a piatire che ci diano retta: c'è un monumento di neutralità e di libertà fatto da noi e chiediamo che sia osservato nella sua portata, non abbiamo da chiedere di condonare una veranda e per questo sollecitare ulteriori contrapposizioni e antagonismi.
Perciò io non sono affatto contrario a dare visibilità alle nostre battaglie, ma noi siamo operatori di un'informazione specialissima, dunque produrre in proprio informazione specializzata non dovrebbe essere un problema per chi ci rappresenta. Dove e come portare questa informazione? Se ne sono dette tante e qualcuna la si è pure provata, ma diciamo che se vogliamo portarla nei palazzi del potere, intanto possiamo partire dalle istituzioni, che non sono partiti e non possono perciò comportarsi come tali. Portiamo istanze economiche, sociali e legalitarie di straordinario seguito. L'eventuale rifiuto di dialogare non sarebbe una scelta facilmente giustificabile. Proviamo questo, ci somiglia di più ;-) -- g · ℵ (msg) 12:03, 17 set 2013 (CEST)[rispondi]

Viaggi papali previsti


Nella voce Viaggi apostolici di Francesco avevo aggiornato e messo le fonti per i viaggi previsti del vescovo di Roma. Adesso ho fatto un WP:RB dopo gli appunti di L736E. Gli aggiornamenti al 2017, senza fonti, sono validi?--La Cara Salma necrologi 00:38, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]

Ma anche no. --Supernino 00:46, 13 set 2013 (CEST) PS Chiarisco su richiesta: "no" è la risposta alla domanda sulla validità (enciclopedicità) dell'inserimento di viaggi (molto) futuri senza fonte. Sono speculazioni da rimuovere.[rispondi]
Quelli messi da ...vi vorrei annunciare che desidero visitare il Santuario a Cagliari - quasi sicuramente nel mese di settembre – perché fra la città di Buenos Aires e Cagliari c’è una fratellanza per una storia antica. me si. --La Cara Salma necrologi 00:52, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]
Commento: Cerchiamo di usare per le discussioni titoli più attinenti al contenuto della discussione e meno "fantasiosi". --Daniele Pugliesi (msg) 02:06, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]
Commento: Vista la dimestichezza dimostrata dal vescovo di Roma con il telefono e con la stampa, non sai mai che si metta a modificare qualche voce qui ;-)--La Cara Salma necrologi 12:38, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]

Fuori dal commento. Se WP non è WP:SFERA, ma è supportata da fonti autorevoli, come il sito del Vaticano, perchè non lasciarle? --La Cara Salma necrologi 12:42, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]

Se non vi sono fonti non si mettono IMO --Erik91★★★+1 Mister 2000 voci create!!! 12:54, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]
Le fonti c'erano. --La Cara Salma necrologi 13:07, 13 set 2013 (CEST)[rispondi]
Faccio il rompic****oni: perché una discussione al bar generale? Le beghe tra utenti, chiedo scusa per la mancanza di tatto, non vanno nemmeno segnalate come discussioni esterne (ci sono ben altri modi per chiedere pareri terzi). Non ho voglia né tempo di cambusare, ma almeno per il futuro cerchiamo di limitare l'abuso di questo spazio. Grazie. --Dry Martini confidati col barista 00:06, 14 set 2013 (CEST)[rispondi]
  • Commento: IMHO bastava la discussione della voce (invitando gli utenti "coinvolti" a discutere in quella sede). Al limite (ma non mi sembra questo il caso) se si discute su cose che possono essere stabilite con precise regole comunitarie, si può usare lo sportello informazioni (ma anche quello non è lo spazio per discutere animatamente, semmai per cercare risposte a precise domande). --Adalingio 16:53, 15 set 2013 (CEST)[rispondi]