Vincenzo De Grazia

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Vincenzo De Grazia

Deputato del Parlamento
delle Due Sicilie
Durata mandato1848 - 1849
CircoscrizioneCatanzaro
Considerazioni di m. Vincenzo Di Grazia (1613).

Vincenzo De Grazia (Mesoraca, 19 febbraio 1785Napoli, 20 novembre 1856) è stato un filosofo, politico e ingegnere italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Mesoraca dai nobili Baroni Marco e Laura Brondolillo studiò a Napoli nel collegio reale di S. Carlo alle Mortelle dove venne condotto, dalla natia Calabria, da uno zio dell'ordine dei Teatini all'età di 5 anni.Frequento' successivamente le scuole della Reale Accademia militare Nunziatella dedicandosi all'approfondimento degli studi di matematica e acquisendo la laurea in ingegneria e nel 1811, durante il regno di Gioacchino Murat, si arruolò nel genio militare nell'esercito delle Due Sicilie. Si dedicò alla filosofia da autodidatta: il suo pensiero ebbe poca diffusione mentre era in vita, e non riuscì a succedere a Pasquale Galluppi all'università di Napoli dopo la morte di quest'ultimo (1846).

De Grazia si oppose al Criticismo kantiano e all'Idealismo hegeliano[1] in nome dell'esperienza[2]. Negli ultimi anni cercò di conciliare il suo realismo gnoseologico con la filosofia tomistica[3].

Onorificenze e nomine[modifica | modifica wikitesto]

Deputato nel Parlamento napoletano per il distretto di Catanzaro (1848),socio della societa' economica della Calabria dal (1839),socio corrispondente della R.Accademia dei Peloritani (1842),socio dell'Accademia Pontaniana (dopo il 1844),socio onorario dell'Accademia dei Valentini (1842),socio onorario della R.Società economica della provincia di Cosenza (1853).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Su la logica di Hegel e su la filosofia speculativa, 1850
  2. ^ Saggio su la realtà della scienza umana, 1839-42
  3. ^ Prospetto della filosofia ortodossa, 1851

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tancredi De Riso, Cenni biografici del filosofo calabrese Vincenzo De Grazia. Genova : Lodovico Lavagnino, 1858.
  • P.Calà Ulloa,penseès et souvenirs sur la littèrature contemp du Royaume de ,Naples, II Genève 1859,pp.381..
  • G. Milone ,la scuola di filosofia nazionale intitolata a S. Agostino,Napoli 1860,pp.153-57.
  • D.Camporota,corona calabra,Napoli 1861,pp.41.
  • Biagio Miraglia, "Vincenzo De Grazia, filosofo calabrese". In: Introduzione alla scienza della storia: con altri scritti editi ed inediti. Torino : Unione Tipografico-Editrice, 1866, pp. 197–200. (on-line).
  • R.D'Elia,cenno storico-descrittivo di città e provincia di Catanzaro, Catanzaro 1869,pp.14.
  • L.Accattatis ,le biogr. d. uomini illustri della Calabria,IV,Cosenza,1877,pp.164-73.
  • V.Visalli, i calabresi nel Risorgimento ital.I,Torino,1893,pp.103.
  • F.Pietrapaolo,il positivismo di V.D.,in riv. di filosofia e scienze affini,VIII(1906),pp.398.
  • G.Saitta,le origini del neotomismo nel sec.XIX,Bari 1912,pp.238,245.
  • A.Carlini,avviamento allo studio della filosofia,Firenze 1921,pp.176.
  • G.Gentile,le origini della filosofia contemporanea in Italia,III,Messina 1921,pp.244.
  • V.Piccoli,storia della filosofia italiana,Torino 1925,pp.235.
  • D.A.Cardone,i filosofi nella storia,Palmi 1929,pp.84.
  • F.S. Varano,Vincenzo De Grazia,Napoli 1931.
  • F.Fiorentino,ritratti storici e saggi critici,a cura di G.Gentile,pp.115-72.
  • E. Cione,Napoli romantica,.1830-1848,Milano 1942,pp.42.
  • V.G.Galati,Vincenzo De Grazia,in almanacco calabrese,VII(1957),pp.97-106.
  • E.Cione,Vincenzo De Grazia,in enciclopedia filosofica,II,Firenze 1968.
  • P.Orlando,in margine al neotomismo napoletano,V.D.,in aquinas,XIII(1970),pp.146-60.
  • G.Oldrini,la cultura filosofica napoletana dell'Ottocento,Roma-Bari,1973,pp.234-38.
  • E.Garin,storia della filosofia italiana,III,Torino,1978,pp.1095-98.
  • Francesco Fiorentino, Della vita e delle opere di Vincenzo De Grazia, memoria di Francesco Fiorentino, Catanzaro, Centro Bibliografico Calabrese, 1989.
  • R. Grita, «DE GRAZIA, Vincenzo». In: Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. XXXVI (on-line).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN89778940 · ISNI (EN0000 0000 6176 9922 · BNF (FRcb10500510q (data) · WorldCat Identities (ENviaf-89778940