Utente:Rosa Mauro/Sandbox6

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Condannati a morte dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato

1928[modifica | modifica wikitesto]

1929[modifica | modifica wikitesto]

  • 17 ottobre: a Pola è condannato a morte l'agricoltore Vladimir Gortan (24 anni) per attentato alla sicurezza dello Stato. Gortan era membro del TIGR e aveva compiuto due attentati vicino Pisino il 24 marzo ed era stato catturato quattro giorni dopo mentre tentava di fuggire in Jugoslavia (sentenza n.36).

1930[modifica | modifica wikitesto]

  • 23 aprile: a Tripoli il contadino Fighi Moamed ben Abdallah (70 anni) e il muntaz del 3° gruppo sahariano Muftà ben Imbamuda (32 anni) sono impiccati con l'accusa di tradimento.[1]
  • 6 settembre: a Basovizza sono condannati a morte Ferdo Bidovec (22 anni), Fran Marušič (24 anni), Zvonimir Miloš (27 anni) e Alojzij Valenčič (34 anni) per l'attentato al Faro della Vittoria del 5 gennaio, per l'esplosione di un ordigno al quotidiano Popolo di Trieste e per diversi atti terroristici nella Venezia Giulia (sentenza n.29).

1931[modifica | modifica wikitesto]

  • 29 maggio: a Roma è condannato a morte il commerciante Michele Schirru (31 anni) per aver progettato a fine gennaio l'omicidio di Mussolini (sentenza n.33).

1932[modifica | modifica wikitesto]

1933[modifica | modifica wikitesto]

  • 11 maggio: a Roma è condannato a morte per spionaggio il maresciallo Ugo Traviglia (41 anni), furiere presso il Ministero della marina (sentenza n.13).
  • 28 settembre: a Tripoli i sei fratelli Sef en Nasser (da 35 a 75 anni) sono condannati alla pena di morte in contumacia per concorso in tradimento per aver guidato per vent'anni la rivolta nell'oasi di Cufra contro gli italiani. I sei fratelli non saranno mai catturati.[1]

1939[modifica | modifica wikitesto]

1940[modifica | modifica wikitesto]

  • Clemente Grisanti e Alberto Pavese (sentenza n.177).
  • Aurelio Cocozza e Francesco Ghezzi per spionaggio (sentenza n.201).

1941[modifica | modifica wikitesto]

  • 30 ottobre: a Roma è condannato a morte Milos Kenezevic (30 anni) per spionaggio e favoreggiamento bellico (sentenza n.253).
  • 15 dicembre: a Villa Opicina sono condannati a morte Viktor Bobek, Simon Kos, Ivan Ivančič, Pinko Tomažič e Ivan Vadnal per attentato alla sicurezza dello Stato, devastazioni e strage (sentenza n.282).

1942[modifica | modifica wikitesto]

  • 13 giugno: a Roma è condannato a morte per omicidio aggravato e sottrazione di merci il commerciante Giacomo Ledoni (21 anni) (sentenza n.258).
  • 2 settembre: a Roma è condannato a morte per omicidio Vittorio Colombo (21 anni) per estorsione, omicidio aggravato, tentato omicidio e rapina (sentenza n.576).
  • 17 settembre: a Siracusa è condannato a morte Carmelo Miduri (43 anni) per omicidio aggravato e continuato (sentenza n.618).
  • 24 ottobre: a Roma sono condannati a morte Antonio Grzina (34 anni), Vincenzo Hrvatin (27 anni), Giuseppe Roic (25 anni), Francesco Vcic (29 anni) e Giuseppe Zefrin (26 anni) per concorso in spionaggio (sentenza n.745).
  • 27 novembre: a Roma sono condannati a morte Antonio Gallo (30 anni) e Antonio Zappalà (36 anni) per alto tradimento e spionaggio (sentenza n.831).

1943[modifica | modifica wikitesto]

  • 16 gennaio: a Roma è condannata a morte per spionaggio Laura D'Oriano (31 anni). La D'Oriano fu l'unica donna condannata a morte in Italia; il processo si era tenuto a porte chiuse il giorno prima. La D'Oriano era detenuta dal 26 dicembre 1941 (sentenza n.21).
  • 17 marzo: a Torino sono condannati a morte Silvestro Paderni (28 anni), Giovanni Lenta (23 anni), Ernesto Robella (26 anni), Domenico Baldi (20 anni) e Normando Tesi (24 anni) per diserzione e furto continuato aggravato (sentenza n.66).
  • 18 marzo: il contadino Leopoldo Niedi (19 anni) di Idria è condannato a morte a Roma in contumacia per favoreggiamento bellico e per far parte di una associazione di ribelli sloveni. Niedi non venne mai catturato (sentenza n.70).
  • 19 maggio: a Roma è condannato a morte per spionaggio il marinaio Francesco Vigilante (36 anni) (sentenza n.119).
  • 3 giugno: a Roma è condannato a morte per spionaggio il cittadino tedesco Kurt Sauer (40 anni) addetto all'ambasciata tedesca (sentenza n.129).
  • 18 giugno: a Roma è condannato a morte per omicidio aggravato e continuato Emanuele Guerrieri (24 anni) (sentenza n.146).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sentenza del Tribunale Speciale per la difesa dello Stato in Libia

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]