Utente:Fabiana Basso (TOAS)/Sandbox3

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Divulgazione scientifica[modifica | modifica wikitesto]

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Jump to navigationJump to search Voci principali: Comunicazione scientifica, Comunicazione pubblica della scienza. Piero Angela, una delle figure di spicco della divulgazione scientifica in Italia.

La divulgazione scientifica è l'attività di comunicazione rivolta al grande pubblico delle nozioni e ricerche accademiche in forma accessibile e di facile comprensione. Si occupano di tale attività i divulgatori scientifici, che sono in genere scienziati, ricercatori, giornalisti, studiosi o esperti della materia.

L'obiettivo è far conoscere al pubblico, in modo corretto ma efficacemente riassunto e comunicato, i risultati delle ricerche e delle pubblicazioni scientifiche. Questa attività non presenta in genere specifiche intenzioni formative al singolo individuo, ma è rivolta alla collettività, con scopo di accrescere la percezione dell'importanza della scienza in una società. Rappresenta una parte della cosiddetta comunicazione scientifica ovvero la comunicazione pubblica della scienza.

Indice[modifica | modifica wikitesto]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

Dario Bressanini, professore e divulgatore scientifico in ambito chimico.

A differenza della comunicazione promozionale o istituzionale (effettuata da ministeri, enti di ricerca, o imprese private), che opera secondo il modello della comunicazione unidirezionale ("one-to-many"), nella divulgazione scientifica si è affermata anche l'impostazione di origine anglosassone delle esperienze bidirezionali, in cui si cerca il feedback da parte del pubblico, discutendo in luoghi come laboratori, caffè scientifici, forum partecipati.

Le attività di associazionismo è talvolta impegnata nella divulgazione scientifica e la alimenta. Nell'astronomia, per esempio, l'astronomia amatoriale concorre alla diffusione della scienza presso il pubblico non specializzato, ma contemporaneamente i gruppi astrofili sono coadiuvanti della stessa ricerca astronomica.

Attori e finalità[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La divulgazione, così come la conosciamo oggi, ha un'origine molto antica. Con l'innovazione tecnologica della stampa a caratteri mobili, a partire dalla seconda metà del Quattrocento, vi fu un netto aumento del numero di lettori di libri che appartenevano a culture e ceti diversi e con l'uso delle immagini si cercò di attirare l'attenzione anche delle persone parzialmente o per nulla alfabetizzate. Si calcola che in Europa, a circa cinquant'anni dall'invenzione di Gutenberg, circolassero tra i dieci e i venti milioni di libri a stampa [1].

Il mondo ecclesiastico colse immediatamente l'importanza della nuova invenzione: esempio noto è quello di Girolamo Savonarola, che nei suoi testi fece largo uso delle silografie. Meno note, ma non meno significative, furono le vicende in campo scientifico generate dall'introduzione della stampa. E' il caso di Pietro Andrea (Pierandrea) Mattioli, che scrisse un testo pratico per medici, farmacisti ed erboristi che, nella versione latina pubblicata nel 1544 e destinata al pubblico europeo, circolò in 30.000 copie.

L'invenzione della stampa permise agli studiosi l'opportunità di comunicare in modo economico con un maggior numero di lettori, non necessariamente colti ed esperti di qualche settore specifico del sapere.

Il latino era la lingua dei colti, in grado di raggiungere i lettori specialisti in tutta Europa, ma a partire dal Cinquecento si poté scegliere di usare il volgare, ampliando in modo considerevole la diffusione tra i lettori locali.

Note[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ divulgazione - Sabatini Coletti, su dizionari.corriere.it.
  2. ^ Wynne, Brian, "Misunderstood Misunderstandings: Social Identities and the Public Uptake of Science", 1996, p. 19-46.
  3. ^ Lövbrand, Eva, Roger Pielke, Jr. and Silke Beck, "A Democracy Paradox in Studies of Science and Technology”". Science, Technology and Human Values., 2011, p. 474–496.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto][modifica | modifica wikitesto]

  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su divulgazione scientifica

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ R. MacLeod, Lokery: Editor, civil servant and man of science, in Nature, n. 224, 1969, pp. 453-6.