Urogastrone

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Urogastrone
Nomi alternativi
Nepidermina; Antelone U; Fattore di crescita epidermico
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC270H401N73O83S7
Massa molecolare (u)6221.96724
Numero CAS62253-63-8
Numero EINECS810-845-4
PubChem16143379 e 168324542
DrugBankDB14145
Indicazioni di sicurezza

L'urogastrone (chiamato anche antelone U, nepidermina o fattore di crescita epidermico - EGF) è un polipeptide secreto dalle ghiandole salivari e dalle ghiandole duodenali di Brunner. La molecola è stata isolata dalle urine umane,[1] ma è ottenibile anche da quelle di altri mammiferi, oltre che dal siero, dalla saliva e dal succo gastrico.[2] Ne sono state identificate due forme: la beta e la gamma.
Il beta-urogastrone è costituito da 53 aminoacidi e contiene tre legami disolfuro.[3]
Il gamma-urogastrone si distingue dalla forma beta in quanto è privo del residuo addizionale di arginina terminale.[3] La forma beta sembra essere identica al fattore di crescita epidermico (EGF, epidermal growth factor) per cui i due termini sono sinonimi in letteratura. Molte similarità di sequenza aminoacidica sono state rilevate tra l'urogastrone, l'inibitore della secrezione di tripsina pancreatica umana ed altre sostanze membri della famiglia di secretine degli ormoni gastrointestinali, in particolare il peptide inibitorio gastrico.[4]

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

L'esatto ruolo fisiologico dell'EGF è ancora oggetto di studio. È certo però che il polipeptide favorisce l'ispessimento cutaneo (è infatti un potente agente mitogenico per un'ampia varietà di cellule e tessuti di origine ectodermica e mesodermica quali cheratinociti, fibroblasti e cellule epiteliali), la proliferazione delle cellule nel tratto gastrointestinale,[5][6][7] la formazione dei vasi sanguigni, e possiede effetti sul sistema immunitario ed endocrino. Inibisce inoltre la secrezione acida gastrica.

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

Per la citata azione sulla secrezione acida da parte dello stomaco l'urogastrone è stato impiegato nel trattamento dell'ulcera peptica[8][9][10][11] e nella sindrome di Zollinger-Ellison,[12][13][14] ma la sua rapida degradazione gastrica ne ha limitato l'uso.[15]
Il farmaco è stato anche impiegato nelle enterocoliti necrotizzanti[7] e nella atrofia congenita dei microvilli.[5][6][16] Il farmaco è stato studiato per un suo possibile impiego come crema cicatrizzante nelle ferite. In uno studio l'efficacia di una crema a base di sulfadiazina d'argento e EGF è stata confrontata con quella di una crema contenente solo il primo componente su dodici pazienti che avevano subíto innesto cutaneo in due siti differenti: l'applicazione della crema composta ha permesso una riduzione di 1,5 giorni per il raggiungimento della guarigione completa della ferita.[17] Tuttavia su questo aspetto in letteratura esistono ancora dati contrastanti.[18][19]

Effetti collaterali e indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

In coloro che utilizzano nepidermina possono verificarsi disturbi da ipersensibilità ed in particolare prurito, rash cutaneo, orticaria, dermatite da contatto, eczema.

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il farmaco è controindicato in caso di sanguinamento attivo, ipertensione arteriosa grave scarsamente controllata, disturbi della coagulazione del sangue e in donne in stato di gravidanza o che allattano al seno.

Dosi terapeutiche[modifica | modifica wikitesto]

Nei pazienti in trattamento per ulcera duodenale o per la sindrome di Zollinger-Ellison si ricorre alla somministrazione per infusione endovenosa lenta (durata di somministrazione di almeno un'ora) di 250 ng di farmaco per kg di peso corporeo.[20] In genere si riscontra una buona remissione del dolore già a distanza di 30-60 minuti dall'inizio dell'infusione.
In un neonato la somministrazione di 100 ng/kg/ora per infusione endovenosa ha comportato un parziale successo nel trattamento dell'atrofia microvillica ed è risultata apparentemente di beneficio nella cura dell'enterite necrotizzante.

Avvertenze[modifica | modifica wikitesto]

Il composto deve essere utilizzato con cautela nei pazienti affetti da insufficienza epatica e renale e deficit da glucosio-6-fosfato deidrogenasi. Quando il composto viene utilizzato localmente la zona di applicazione non deve essere esposta alla luce diretta del sole, in quanto ciò potrebbe alterare il farmaco.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ H. Gregory, IR. Willshire, The isolation of the urogastrones - inhibitors of gastric acid secretion - from human urine., in Hoppe Seylers Z Physiol Chem, vol. 356, n. 11, Nov 1975, pp. 1765-74, PMID 1205452.
  2. ^ H. Gregory, S. Walsh; CR. Hopkins, The identification of urogastrone in serum, saliva, and gastric juice., in Gastroenterology, vol. 77, n. 2, Aug 1979, pp. 313-8, PMID 312747.
  3. ^ a b H. Gregory, BM. Preston, The primary structure of human urogastrone., in Int J Pept Protein Res, vol. 9, n. 2, 1977, pp. 107-18, PMID 300079.
  4. ^ LA. Scheving, Primary amino acid sequence similarity between human epidermal growth factor-urogastrone, human pancreatic secretory trypsin inhibitor, and members of porcine secretin family., in Arch Biochem Biophys, vol. 226, n. 2, Oct 1983, pp. 411-3, PMID 6605724.
  5. ^ a b JA. Walker-Smith, AD. Phillips; N. Walford; H. Gregory; JD. Fitzgerald; K. MacCullagh; NA. Wright, Intravenous epidermal growth factor/urogastrone increases small-intestinal cell proliferation in congenital microvillous atrophy., in Lancet, vol. 2, n. 8466, Nov 1985, pp. 1239-40, PMID 2866310.
  6. ^ a b B. Drumm, E. Cutz; KB. Tomkins; D. Cook; JR. Hamilton; P. Sherman, Urogastrone/epidermal growth factor in treatment of congenital microvillous atrophy., in Lancet, vol. 1, n. 8577, Jan 1988, pp. 111-2, PMID 2891946.
  7. ^ a b PB. Sullivan, MJ. Brueton; ZB. Tabara; RA. Goodlad; CY. Lee; NA. Wright, Epidermal growth factor in necrotising enteritis., in Lancet, vol. 338, n. 8758, Jul 1991, pp. 53-4, PMID 1676104.
  8. ^ AS. Tarnawski, MK. Jones, The role of epidermal growth factor (EGF) and its receptor in mucosal protection, adaptation to injury, and ulcer healing: involvement of EGF-R signal transduction pathways., in J Clin Gastroenterol, 27 Suppl 1, 1998, pp. S12-20, PMID 9872493.
  9. ^ P. Skov Olsen, SS. Poulsen; K. Therkelsen; E. Nexø, Oral administration of synthetic human urogastrone promotes healing of chronic duodenal ulcers in rats., in Gastroenterology, vol. 90, n. 4, Apr 1986, pp. 911-7, PMID 3485062.
  10. ^ A. RE, F. CADARIO, [Urogastrone principle in the treatment of gastroduodenal ulcer]., in Minerva Gastroenterol, vol. 3, n. 3-4, Dec 1957, pp. 116-9, PMID 13526585.
  11. ^ A. Miyoshi, M. Moriga; A. Moriya; K. Kokawa; H. Sugimoto, [New trends in the therapy of peptic ulcer--with special reference to urogastrone]., in Naika, vol. 19, n. 6, Jun 1967, pp. 1199-209, PMID 6079599.
  12. ^ JB. Elder, PC. Ganguli; IE. Gillepie; I. Delamore; H. Gregory, Proceedings: Effect of urogastrone in the Zollinger-Ellison syndrome., in Gut, vol. 15, n. 10, Oct 1974, p. 840, PMID 4611757.
  13. ^ JB. Elder, IE. Gillespie; PC. Ganguli; WI. Delamore; H. Gregory, Effect of urogastrone in the Zollinger-Ellison syndrome., in Lancet, vol. 2, n. 7932, Sep 1975, pp. 424-7, PMID 51236.
  14. ^ J. Sarosiek, RT. Jensen; PN. Maton; DA. Peura; D. Harlow; T. Feng; RW. McCallum; JR. Pisegna, Salivary and gastric epidermal growth factor in patients with Zollinger-Ellison syndrome: its protective potential., in Am J Gastroenterol, vol. 95, n. 5, maggio 2000, pp. 1158-65, DOI:10.1111/j.1572-0241.2000.02003.x, PMID 10811321.
  15. ^ J. Stasiewicz, A. Janke; J. Moniuszko-Jakoniuk, [Urogastrone in the treatment of peptic ulcer: yes or no?]., in Pol Tyg Lek, vol. 41, n. 51-52, pp. 1646-9, PMID 3495791.
  16. ^ A. Guglietta, PB. Sullivan, Clinical applications of epidermal growth factor., in Eur J Gastroenterol Hepatol, vol. 7, n. 10, Oct 1995, pp. 945-50, PMID 8590139.
  17. ^ GL. Brown, LB. Nanney; J. Griffen; AB. Cramer; JM. Yancey; LJ. Curtsinger; L. Holtzin; GS. Schultz; MJ. Jurkiewicz; JB. Lynch, Enhancement of wound healing by topical treatment with epidermal growth factor., in N Engl J Med, vol. 321, n. 2, Jul 1989, pp. 76-9, DOI:10.1056/NEJM198907133210203, PMID 2659995.
  18. ^ IK. Cohen, MC. Crossland; A. Garrett; RF. Diegelmann, Topical application of epidermal growth factor onto partial-thickness wounds in human volunteers does not enhance reepithelialization., in Plast Reconstr Surg, vol. 96, n. 2, Aug 1995, pp. 251-4, PMID 7624397.
  19. ^ X. Fu, Z. Shen; Y. Chen; J. Xie; Z. Guo; M. Zhang; Z. Sheng, Recombinant bovine basic fibroblast growth factor accelerates wound healing in patients with burns, donor sites and chronic dermal ulcers., in Chin Med J (Engl), vol. 113, n. 4, Apr 2000, pp. 367-71, PMID 11775238.
  20. ^ CG. Koffman, JB. Elder; PC. Ganguli; H. Gregory; CG. Geary, Effect of urogastrone on gastric secretion and serum gastrin concentration in patients with duodenal ulceration., in Gut, vol. 23, n. 11, Nov 1982, pp. 951-6, PMID 6813198.