Torre dei Foresi

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Torre dei Foresi
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàFirenze
Indirizzovia Porta Rossa
Coordinate43°46′13.18″N 11°15′09.35″E / 43.770328°N 11.252597°E43.770328; 11.252597
Informazioni generali
CondizioniIn uso

La casa torre dei Foresi è un edificio storico del centro di Firenze, situato all'angolo tra via Porta Rossa 10 e piazza dei Davanzati 1r-2r-3r.

Il complesso appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una case con torre che nel Duecento apparteneva alla famiglia ghibellina dei Monaldi e che passò, per eredità, ai Foresi, famiglia originaria di Campi Bisenzio, che ebbe il suo momento di maggior splendore tra il XIII e il XIV secolo, prima di estinguersi nel Cinquecento. Legati alla parte guelfa, essi avevano il patronato della chiesa di Sant'Andrea a Brozzi. Il complesso, parzialmente distrutto dopo la battaglia di Montaperti, fu ricostruito per diventare, nel Quattrocento, proprietà dei Della Palla e quindi dei Pandolfini.

L'attuale visibilità della fabbrica, isolata e libera sull'antistante piazza de' Davanzati, ha origine nel periodo del risanamento del vecchio centro (1885-1895), quando, oltre a creare la piazza, si intervenne per rendere decoro all'antico edificio. Vennero distrutte le fabbriche antistanti nello stretto chiassod elle Marmora, e i cavalcavia che poggiavano sulla facciata. Le case, già ridotte d'altezza e in questo periodo restaurate con numerose integrazioni (a interessare anche i tipici ferri da facciata qui in grande numero), rappresentano comunque un verosimile esempio di architettura medievale, nonché una testimonianza delle caratteristiche dell'area prima delle demolizioni ottocentesche.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La torre, tra le più grandi e meglio conservate a Firenze, si eleva in angolo con la sua mole a base quadrangolare e il tipico filaretto di pietra come rivestimento. Sono ben cinque le file di buche pontaie che marcano anche i piani (vestigia di ballatoi lignei che correvano attorno alla muratura), mentre vi si aprono solo tre finestre per lato perfettamente in asse tra di loro, dal primo al terzo piano, probabilmente allargate e rettificate in epoca successiva alla costruzione. Al piano terra resta una porta alta e stretta con architrave monolitico sormontato da un arco a tutto sesto. Tracce di finestre tamponate sono visibili su piazza Davanzati.

Sul fianco destro della torre si nota una casa più bassa ma con lo stesso tipo di decorazione esterna, tanto da far pensare ad un edificio unico con la torre. Questa casa è un po' più recente rispetto alla torre e non si appoggia alla stessa a causa di una piccola intercapedine, un espediente usato per poter salvare la casa in caso di eventuale distruzione della torre.

La torre e l'edificio attiguo, una casa più bassa leggermente discostata dalla torre da una piccola intercapedine che avrebbe assicurato stabilità alla casa in caso di distruzione e abbattimento della torre stessa, formavano una sorta di "palagio", cioè quella forma residenziale intermedia tra le case-torri e i palazzi veri e propri. Tra i confort dell'epoca spiccano un pozzo privato e le ampie cantine per le merci.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

La sommità della torre dei Foresi vista dalla torre degli Acciaiuoli
  • L’illustratore fiorentino. Calendario storico per l’anno ..., a cura di Guido Carocci, Firenze, Tipografia Domenicana, 1880, pp. 47-51;
  • Guido Carocci, Firenze scomparsa. Ricordi storico-artistici, Firenze, Galletti e Cocci, 1897, p. 144;
  • Edifizi del vecchio centro, in "Arte e Storia", XIX, 1900, 6, p. 39;
  • Guido Carocci, Notizie e curiosità storiche fiorentine tratte dalle Portate della Decima, in "Arte e Storia", XIX, 1900, 11, pp. 73-74.
  • Ministero della Pubblica Istruzione (Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti), Elenco degli Edifizi Monumentali in Italia, Roma, Tipografia ditta Ludovico Cecchini, 1902, p. 257;
  • Janet Ross, Florentine Palace and their stories, with many illustrations by Adelaide Marchi, London, Dent, 1905, p. 144;
  • Walther Limburger, Die Gebäude von Florenz: Architekten, Strassen und Plätze in alphabetischen Verzeichnissen, Lipsia, F.A. Brockhaus, 1910, n. 256;
  • Augusto Garneri, Firenze e dintorni: in giro con un artista. Guida ricordo pratica storica critica, Torino et alt., Paravia & C., s.d. ma 1924, p. 84, n. XLIX;
  • Walther Limburger, Le costruzioni di Firenze, traduzione, aggiornamenti bibliografici e storici a cura di Mazzino Fossi, Firenze, Soprintendenza ai Monumenti di Firenze, 1968 (dattiloscritto presso la Biblioteca della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Firenze Pistoia e Prato, 4/166), n. 256;
  • I Palazzi fiorentini. Quartiere di San Giovanni, introduzione di Piero Bargellini, schede dei palazzi di Marcello Jacorossi, Firenze, Comitato per l’Estetica Cittadina, 1972, p. 68, n. 112;
  • Touring Club Italiano, Firenze e dintorni, Milano, Touring Editore, 1974, p. 301;
  • Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, I, 1977, p. 294;
  • Lara Mercanti, Giovanni Straffi, Le torri di Firenze e del suo territorio, Firenze, Alinea, 2003, pp. 98-99;
  • Franco Cesati, Le strade di Firenze. Storia, aneddoti, arte, segreti e curiosità della città più affascinante del mondo attraverso 2400 vie, piazze e canti, 2 voll., Roma, Newton & Compton editori, 2005, I, p. 207; II, p. 507;
  • Franco Cesati, Le piazze di Firenze. Storia, arte, folclore e personaggi che hanno reso famosi i duecento palcoscenici storici della città più amata nel mondo, Roma, Newton & Compton editori, 2005, p. 68.
  • Fortunato Grimaldi, Le "case-torri" di Firenze, Firenze, Edizioni Tassinari, 2005, ISBN 9788887057317.

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