To Lose La Track

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To Lose La Track
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione2005
Fondata daLuca Benni
Sede principaleUmbertide
SettoreMusicale
Prodottirock, indipendente
Sito webwww.toloselatrack.org

To Lose La Track è un'etichetta discografica indipendente di Umbertide distribuita sul territorio italiano da Audioglobe fondata nel 2005 da Luca Benni.[1][2]. Oltre al gioco di parole con il cognome del pittore francese Henri de Toulouse-Lautrec, il nome dell'etichetta contiene in sé il riferimento alla musica (track, ovvero "traccia") e quello ai loser (i "perdenti"), in rispondenza con l'immaginario punk. L'etichetta umbra ha all'attivo più di cento produzioni.[3]

Nel corso dell'edizione 2013 del MEI (Meeting Etichette Indipendenti) To Lose La Track viene insignita del PIMI come migliore etichetta.[4]

Artisti[modifica | modifica wikitesto]

Artisti che collaborano o hanno collaborato con To Lose La Track al 7 maggio 2022[5].

Attuali[modifica | modifica wikitesto]

  • Kint
  • Labradors
  • Lags
  • Lantern
  • Marcovaldo
  • Marnero
  • Minnie's
  • Montana
  • Mood
  • Quasiviri
  • Rami
  • Riviera
  • Stegosauro
  • STORM{O}
  • SURVIVE
  • Suvari
  • Tante Anna
  • Teleterna
  • The Love Supreme
  • This Is Not A Love Song
  • Three In One Gentleman Suit
  • Tiger! Shit! Tiger! Tiger!
  • Toby Foster
  • Urali
  • Valerian Swing
  • VRCVS
  • Zeman

Passati[modifica | modifica wikitesto]

  • Action Dead Mouse
  • Crash of Rhinos
  • Disquieted By
  • Distanti
  • Do Nascimiento
  • Eat The Rabbit
  • Frost
  • Fuzz Orchestra
  • Giona
  • Girless & The Orphan
  • Il Buio
  • L'Amo
  • Majakovich
  • Nastro
  • Ouzo
  • Pedro Ximenex
  • Shit Kids Galore
  • Terence
  • The Rituals
  • Verme

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ To Lose La Track, su rockit.it. URL consultato il 30 novembre 2012.
  2. ^ Come funziona un'etichetta indipendente, su rockit.it. URL consultato il 26 marzo 2016.
  3. ^ To Lose La Track Label Page – Discogs, su discogs.com, Discogs. URL consultato il 26 marzo 2016.
  4. ^ PIMI 2013, i vincitori!, su meiweb.it, Mei. URL consultato l'11 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2013).
  5. ^ To Lose La Track, su To Lose La Track. URL consultato il 7 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2022).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]