Sura LXVIII

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Sura LXVII
Titolo originaleAl-Qalam
Titolo italianoLa Penna, Il Calamo
Luogo della rivelazioneLa Mecca
Numero versetti52
Cronologia
Corano68
Rivelazione2

Al-Qalam è la sessantottesima sūra del Corano. È composta da 52 versetti e prende il nome dalla parola "qalam" che compare all'inizio del testo. Si tratta di una sura Meccana, appartenente al periodo più antico della rivelazione coranica.[1][2]

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

La Sura Al-Qalam affronta una varietà di temi, tra cui:

  • La natura della rivelazione coranica: La sura sottolinea che il Corano non è opera di un essere umano, ma piuttosto una rivelazione divina trasmessa al profeta Maometto tramite il calamo (la penna).[1]
  • La profezia di Maometto: La sura conferma la missione profetica di Maometto e descrive alcuni dei segni che accompagnarono la sua venuta.[1]
  • La ricompensa e la punizione: La sura esorta i credenti a seguire la retta via e li rassicura sulla ricompensa che li attende nell'Aldilà. Al contempo, ammonisce i miscredenti sulle conseguenze delle loro azioni.[1]
  • Il destino degli uomini: La sura riflette sul destino degli uomini e sulla loro libertà di scelta.[1]
  • La bellezza della creazione: La sura invita ad ammirare la bellezza e la complessità della creazione divina come prova dell'esistenza di Dio.[1]

Significato e importanza[modifica | modifica wikitesto]

La Sura Al-Qalam è una sura ricca di insegnamenti e significati profondi. Essa offre una riflessione sulla natura della rivelazione coranica, sulla profezia di Maometto, sul destino degli uomini e sulla bellezza della creazione. La sura invita i credenti a seguire la retta via e li rassicura sulla ricompensa che li attende nell'Aldilà, mentre ammonisce i miscredenti sulle conseguenze delle loro azioni.[1]

Inoltre, la sura sottolinea l'importanza della conoscenza e della scrittura come strumenti per diffondere la verità e il bene. Il calamo, la penna menzionata nel primo versetto, è simbolo della rivelazione coranica, ma anche della capacità umana di esprimere pensieri, idee e sentimenti.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Piccardo, p. 500-502
  2. ^ Moreno, p. 527-529

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Corano, traduzione di Hamza Roberto Piccardo, 7ª ed., Newton Compton, 2015, ISBN 9788854174603.
  • Il Corano, collana Le Religioni, traduzione di Martino Mario Moreno, La Repubblica, 2005 [1967], ISBN 9788854174603.
Controllo di autoritàVIAF (EN9050159478315727990001 · J9U (ENHE987010327358205171 · NDL (ENJA01194647
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