Superammasso di Pegaso-Pesci B

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Superammasso di Pegaso-Pesci B
Superammasso di galassie
Dati osservativi
CostellazionePegaso
Ascensione retta23h 36m 54.9s
Declinazione+22° 10′ 36″
Distanza613,1 milioni di a.l.
(188 milioni di pc)
Caratteristiche fisiche
TipoSuperammasso di galassie
Caratteristiche rilevantinumero ammassi: 6
Altre designazioni
SCl 213, Pegasus-Pisces B Supercluster, [EET94] SCG 125, [KK95] 864, PHG 23, [ZZS93] 48
Mappa di localizzazione
Superammasso di Pegaso-Pesci B
Categoria di superammassi di galassie

Coordinate: Carta celeste 23h 36m 54.9s, +22° 10′ 36″

Il Superammasso di Pegaso-Pesci B (SCl 213) è un superammasso di galassie situato nelle costellazioni di Pegaso e dei Pesci alla distanza di 188 milioni di parsec dalla Terra (circa 613 milioni di anni luce)[1][2].

È considerato il prolungamento del vicino Superammasso di Pegaso-Pesci (SCl 003) che ha il suo centro 1.334 milioni di anni luce dalla Terra. Talora i due superammassi vengono considerati due sottoammassi costituenti un'unica struttura. Si stima una lunghezza di circa 100 milioni di parsec[3].

È costituito dagli ammassi di galassie Abell 2618, Abell 2622, Abell 2625, Abell 2626, Abell 2630 e Abell 2637[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Maret Einasto, Erik Tago e Jaak Jaaniste, The Supercluster-Void Network I. The Supercluster Catalogue and Large-Scale Distribution, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, vol. 123, n. 1, pp. 119-133, DOI:10.1051/aas:1997340. URL consultato il 19 gennaio 2016.
  2. ^ a b M. Einasto, J. Einasto e E. Tago, Optical and X-ray clusters as tracers of the supercluster-void network. I Superclusters of Abell and X-ray clusters, in The Astronomical Journal, vol. 122, n. 5, pp. 2222-2242, DOI:10.1086/323707. URL consultato il 19 gennaio 2016.
  3. ^ M. Einasto, J. Einasto e E. Tago, The Structure of the Universe Traced by Rich Clusters of Galaxies, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 269, 1º luglio 1994, p. 301, DOI:10.1093/mnras/269.2.301. URL consultato il 19 gennaio 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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