Stazione di Cene
| Cene stazione ferroviaria | |
|---|---|
 | |
| Localizzazione | |
| Stato |  Italia
|
| Località | Gazzaniga |
| Coordinate | 45°47′09.78″N 9°49′19.92″E / 45.78605°N 9.8222°E |
| Linee | ferrovia della Valle Seriana |
| Storia | |
| Stato attuale | demolito o distrutto |
| Attivazione | 1884 |
| Soppressione | 1967 |
| Caratteristiche | |
| Tipo | stazione passante, in superficie |
| Binari | 2 |
| Gestori | Società Anonima della Ferrovia Valle Seriana |
| Operatori | Società Anonima della Ferrovia Valle Seriana |
La stazione di Cene fu una stazione ferroviaria della linea della Valle Seriana a servizio dell'omonimo comune, sebbene si trovasse all'interno del territorio comunale di Albino.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La stazione fu aperta al servizio pubblico il 23 agosto 1884, assieme al tratto che collegò Albino a Vertova[1].
Fu soppressa il 31 agosto 1967, con la chiusura della linea ferroviaria che nel frattempo era stata prolungata a Ponte Selva e a Clusone[2].
Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]
La stazione era provvista di un fabbricato viaggiatori di modeste dimensioni, a pianta rettangolare, e a un unico livello fuori terra[3].
Era presente un binario di raddoppio lungo 76 m[4].
Lo scalo merci era formato solo da un piano caricatore con copertura in legno, servito a sua volta dal solo binario di raddoppio[5].
In direzione di Clusone, a non molta distanza dal fabbricato viaggiatori, era presente il raccordo con l'impresa Martinelli[6].
Movimento[modifica | modifica wikitesto]
La stazione era servita dai treni accelerati e omnibus della relazione Bergamo-Ponte Selva fino al 1911, quando furono sostituiti dalla relazione Bergamo-Clusone.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), p. 60.
- ^ Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), p. 63 e p. 67.
- ^ Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), pp. 94-95.
- ^ Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), p. 82 e p. 132.
- ^ Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), pp. 94-95 e p. 132.
- ^ Leopardi, Ferruggia & Martinelli (2005), p. 82 e p. 135.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia e Luigi Martinelli, Treni & Tramvie della bergamasca, 2ª ed., Clusone, Ferrari Editrice, 2005, ISBN 978-8-889428-10-8.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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