Sagrestia di Santo Spirito

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Coordinate: 43°46′02.87″N 11°14′52.48″E / 43.767464°N 11.247911°E43.767464; 11.247911
La Sagrestia di Santo Spirito
La Sagrestia di Santo Spirito

La Sagrestia della basilica di Santo Spirito a Firenze è un piccolo gioiello dell'epoca rinascimentale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione della Sagrestia fu iniziata da Giuliano da Sangallo il 3 dicembre 1489 e fu portata a compimento da Simone del Pollaiolo ai primi di settembre del 1492. La copertura a cupola venne disegnata da Antonio del Pollaiolo e Salvi d'Andrea e realizzata tra il 1495 e il 1496.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Il vestibolo[modifica | modifica wikitesto]

È preceduta da un vestibolo rettangolare ispirato al Pantheon di Roma. La volta a botte, decorata da ricchissimi lacunari con figure e scene mitologiche nei fondi, è sostenuta da dodici colonne corinzie in pietra serena delle cave di Fiesole. Il portale è decorato da un affresco raffigurante Sant'Agostino che lava i piedi a un povero di Ulisse Giocchi. Alcuni degli eleganti capitelli sono attribuiti alla mano di Andrea Sansovino.

La sagrestia[modifica | modifica wikitesto]

La sagrestia è a pianta ottagonale, con paraste corinzie scanalate in pietra serena. Nel tamburo si aprono finestre rettangolari con frontoni triangolari; nelle lunette si trovano finestre circolari. La sagrestia è sormontata da una cupola a costoloni con lanterna.

Sull'altare di fronte all'ingresso si trova un dipinto di Alessandro Allori, San Fiacre che guarisce gli infermi (1596), eseguito su commissione della granduchessa Cristina di Lorena, moglie di Ferdinando I de' Medici.

Nella lunetta sopra il portale si trova un affresco con la Visione di sant'Agostino in riva al mare, sempre di Ulisse Giochi. A sinistra del portale si trovano due sculture: un Crocifisso della scuola dei da Sangallo.

Nella sagrestia si trova anche l'Incoronazione della Vergine, attribuita a Giovanni Maria Butteri e il crocifisso giovanile di Michelangelo ricollocata al centro della scarsella nel 2000.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Lumachi Firenze - Nuova guida illustrata storica-artistica-aneddotica della città e dintorni, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 1929
  • Guida d'Italia, Firenze e provincia "Guida Rossa", Touring Club Italiano, Milano 2007

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