Reazione di Eschweiler-Clarke

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La Reazione di Eschweiler–Clarke (conosciuta anche come Metilazione di Eschweiler–Clarke) è una reazione chimica attraverso la quale un'ammina primaria (o secondaria) viene metilata usando un eccesso di acido formico e formaldeide.[1][2][3][4] Reazioni di amminazioni riduttive come questa non producono sali d'ammonio quaternari, ma si fermano allo stadio di ammina terziaria. Questa reazione prende il nome dal chimico tedesco Wilhelm Eschweiler (1860–1936) e dal collega inglese Hans Thacher Clarke (1887-1972).

The Eschweiler–Clark reaction
The Eschweiler–Clark reaction

Meccanismo[modifica | modifica wikitesto]

La prima metilazione dell'ammina inizia con la formazione dell'immina per opera della formaldeide. L'acido formico agisce da fonte di ione idruro e riduce l'immina in ammina secondaria. La driving force della reazione è la formazione di diossido di carbonio gassoso. La formazione dell'ammina terziaria avviene in maniera simile ma più lentamente a causa della difficoltà dovuta alla formazione dello ione imminio.

The mechanism of the Eschweiler–Clark reaction
The mechanism of the Eschweiler–Clark reaction

Dal meccanismo si può facilmente comprendere che il sale d'ammonio quaternario non si forma, in quanto è impossibile per un'ammina terziaria formare un'altra immina o ione imminio.

Solitamente le ammine chirali non racemizzano sotto queste condizioni di reazione.[5]

Una versione alternativa di questa reazione sostituisce l'acido formico con sodio cianoboroidruro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Eschweiler, W., Ersatz von an Stickstoff gebundenen Wasserstoffatomen durch die Methylgruppe mit Hülfe von Formaldehyd, in Ber., vol. 38, 1905, p. 880, DOI:10.1002/cber.190503801154.
  2. ^ H. T. Clarke, H. B. Gillespie e S. Z. Weisshaus, The Action of Formaldehyde on Amines and Amino Acids, in Journal of the American Chemical Society, vol. 55, n. 11, 1933, p. 4571, DOI:10.1021/ja01338a041.
  3. ^ Moore, M. L., The Leuckart Reaction, in Org. React., vol. 5, 1949, pp. 301-330, DOI:10.1002/0471264180.or005.07.
  4. ^ Icke, R. N., Wisegarver, B. B. e Alles, G. A., β-Phenylethyldimethylamine, Organic Syntheses, 1945.
  5. ^ Eugene Farkas e Cheryl J. Sunman, Chiral synthesis of doxpicomine, in J. Org. Chem., vol. 50, n. 7, 1985, p. 1110, DOI:10.1021/jo00207a037.)

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