Raccolta di erbe

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La raccolta di piante selvatiche a scopo farmaceutico era tradizionalmente lavoro di erboristi, aiutanti erboristi e persone che conoscevano prati e boschi e volevano guadagnarsi un po' di soldi a parte. Gli erbari illustrati e ad esemplari non venivano fatti da ultimo anche a questo scopo.
Raccogliere piante è un mestiere serio, perché richiede anzitutto esatte conoscenze botaniche - morfologiche e di ecosistemi. In più venivano rispettate serie regole (in parte razionali, in altra metarazionali) di raccolta. Ogni rispettabile libro di erboristeria riporta degli esempi in merito:

  • tante sono le regole e le tradizioni sul momento "giusto" della raccolta di determinate piante e delle loro parti:
radici in tardo autunno o prima primavera (depositi pieni)
cortecce e legni in prima primavera (linfa)
foglia giovane, aromatica in piena maturazione
erba e fiori all'inizio della fioritura
frutta e semenza in prima o piena maturazione
  • molti erbari contengono dei Calendari di raccolta.
  • molti guardano anche le costellazioni astrali e la luna, diversa per diverse piante e parti di pianti.
  • raccolta in giornate soleggiate e un po' ventilate non durante il periodo più caldo (al solito la mattina).
  • rispettare l'ecosistema della pianta (animali e altre piante che vivono intorno o in simbiosi).
  • nessuna raccolta di singoli esemplari di piante delle zone circostanti; devono procrearsi per diffondersi nel tempo e occorre lasciarne quantità per la raccolta negli anni successivi.
  • dove è passato chi raccoglie, non si deve notare! Si paga per la raccolta del prossimo anno.
  • non sterminare o distruggere una pianta inutilmente, se possibile lasciare una qualche foglia, fiore, ecc.
  • trattare la pianta da raccogliere con lo stesso rispetto usato verso un altro essere vivente (molti parlano con la pianta o dicono preghiere) mentre la colgono.
  • nessuna raccolta clandestina di piante protette (vanno coltivate se necessario) e fare attenzione alle aree protette e parchi.
  • rispettare il territorio e la proprietà altrui (non calpestare prati, invadere sfera privata, ecc.) e se necessario chiedere il permesso al proprietario.
  • raccogliere solo pochi tipi diversi di piante in un'unica raccolta e sempre in contenitori separati.
  • mai raccogliere insieme piante velenose assieme ad altre che non lo sono soprattutto se raccolte perché piante alimurgiche.
  • in caso di incertezza: raccogliere una pianta sola e determinarla esattamente a casa chiedendo ad esperti o consultando un erbario.
  • cesti, sacchi di carta o stoffa sono raccoglitori ideali perché permettono traspirazione. La plastica è vietata (può causare formazione di condensa e muffe perché impermeabile).
  • elaborare la raccolta immediatamente al rientro e cucinarli o predisporre la conservazione.
  • crearsi o munirsi di un erbario con la descrizione e foto delle piante velenose e non per poter fare confronti ogni volta che si raccoglie le erbe.

Normative e licenze[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Bruni, Marcello Nicoletti, Dizionario ragionato di erboristeria e fitoterapia, Piccin Nuova Libreria 2003
  • Da Legnano L.P., Libro completo delle erbe e piante aromatiche, Edizioni Mediterranee 1983

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]