Prayopavesa

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Prayopavesa (Sanscrito प्रायोपवेशनम्, letteralmente deciso a morire attraverso il digiuno)[1][2] è una pratica nell'Induismo che denota il suicidio con il digiuno di una persona, che non ha più desiderio o ambizione e nessuna responsabilità.[3] È anche consentito in caso di malattia terminale o grave disabilità.[4][5] Una pratica simile esiste nel Giainismo, chiamato Santhara.

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

Fu quando il re Parikshit stava osservando Prayopavesa, che il Bhagavata Purana gli fu narrato dal saggio kauka, figlio di Vyasa.[6] Nel 1982, Acharya Vinoba Bhave (successore spirituale del Mahatma Gandhi) morì di Prayopavesa. Nel novembre 2001, Satguru Sivaya Subramuniyaswami si è sottoposto a Prayopavesa. A Subramuniyaswami è stato diagnosticato un cancro intestinale terminale. In seguito morì il 32º giorno del suo digiuno.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Monier Monier-Williams, Monier Williams Sanskrit-English Dictionary (JPG), Universität zu Köln, 2008 [1899], p. 708.
    «abstaining from food and awaiting in a sitting posture the approach of death»
  2. ^ Prayopavesa, Orientalia. URL consultato il 23 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2013).
  3. ^ a b bbc.co.uk, BBC, 25 agosto 2009, http://www.bbc.co.uk/religion/religions/hinduism/hinduethics/euthanasia.shtml.
  4. ^ Subramuniya, The master course, Book 2, Himalayan Academy Publications, p. 424, ISBN 978-0-945497-98-1.
  5. ^ Prayopavesa (Ritual Fasting to Death) by Satguru Sivaya Subramuniyaswami.
  6. ^ Jagdish Shastri e Arnold Kunst, Ancient Indian Tradition & Mythology;: The Bhāgavata-purāṇa, Motilal Banarsidass, 1979, p. 73,74,75.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]