Pramipexolo

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Pramipexolo
Nome IUPAC
(S)-N6-propil-4,5,6,7-tetraidro-1,3-benzotiazol-2,6-diamina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC10H17N3S
Massa molecolare (u)211.324 g/mol
Numero CAS104632-26-0
Numero EINECS600-593-1
Codice ATCN04BC05
PubChem59868
DrugBankDB00413
SMILES
CCCNC1CCC2=C(C1)SC(=N2)N
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità>95%
Legame proteicocirca 15%
Emivita8-12 ore
EscrezioneUrinaria (90%) e fecale (<5%)
Indicazioni di sicurezza
Frasi H---
Consigli P---[1]

Il pramipexolo è un composto appartenente alla classe degli agonisti non ergolinici dei recettori della dopamina. Come farmaco viene utilizzato nel trattamento della malattia di Parkinson, da solo (solitamente in pazienti giovani) o associato alla levodopa. Viene anche impiegato nel trattamento della sindrome delle gambe senza riposo (RLS) e della depressione. In Italia il farmaco è venduto dalla società farmaceutica Boehringer Ingelheim con il nome commerciale di Mirapexin nella forma farmaceutica di compresse di dosaggio compreso tra 0,125 mg e 1,5 mg.

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

Il pramipexolo è un agonista completo/parziale di tutti i recettori dopaminergici, escluso il recettore D1 e mostrando un legame preferenziale per il recettore D3.

  • D2S (Ki = 3.9 nM; IA = 130%)
  • D2L (Ki = 2.2 nM; IA = 70%)
  • D3 (Ki = 0.5 nM; IA = 70%)
  • D4 (Ki = 5.1 nM; IA = 42%)

Possiede inoltre una bassa affinità per alcuni recettori serotoninergici quali 5-HT1A, 5-HT1B, 5-HT1D e per il recettore adrenergico α2.[2][3][4] In questo senso, il pramipexolo esplica la sua azione clinica legando i recettori presenti nel nucleo striato per la dopamina, neurotrasmettitore depleto nella malattia di Parkinson a causa della degenerazione della sostanza nera di Sömmering.

Il pramipexolo sembra inoltre possedere effetti neuroprotettivi ed agire a livello mitocondriale che possono contribuire agli effetti terapeutici.[5]

Ruolo nella Malattia di Parkinson[modifica | modifica wikitesto]

La malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che colpisce la sostantia nigra, un componente dei gangli della base. La sostantia nigra ha un'alta quantità di neuroni dopaminergici, che sono cellule nervose che rilasciano il neurotrasmettitore noto come dopamina. Quando la dopamina viene rilasciata, può attivare i recettori della dopamina nello striato, che è un altro componente dei gangli della base. Quando i neuroni della sostantia nigra si deteriorano nella malattia di Parkinson, lo striato non riceve più correttamente i segnali della dopamina. Di conseguenza, i gangli della base non possono più regolare efficacemente il movimento del corpo e la funzione motoria diventa compromessa. Agendo come agonista dei recettori dopaminergici D2, D3 e D4, il pramipexolo può stimolare direttamente i recettori dopaminergici non funzionanti nello striato, ripristinando in tal modo i segnali della dopamina necessari per il corretto funzionamento dei gangli basali.[6]

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo somministrazione per via orale pramipexolo viene assorbito in modo quasi completo dal tratto gastrointestinale. La biodisponibilità è superiore al 90%. La concentrazione plasmatica massima (Cmax) viene raggiunta nel giro di tre ore (Tmax).
La contemporanea assunzione di cibo riduce la velocità d'assorbimento. Il legame con le proteine plasmatiche è basso ed inferiore al 20%. In alcuni studi su animali (ratto) le concentrazioni nei tessuti cerebrali sono molto superiori (circa 8 volte) rispetto al plasma.
L'emivita del farmaco varia da 8 ore negli adulti giovani a 12 ore nell'anziano. Pramipexolo nell'organismo umano è metabolizzato in piccola parte. L'eliminazione avviene principalmente (90% circa) per via renale, in forma immodificata, mentre solo una minima quantità (il 2% circa) è eliminato attraverso le feci.

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Levodopa.

Pramipexolo è indicato negli stadi iniziali della malattia di Parkinson da solo o in associazione con la levodopa. L'impiego di questo farmaco da solo permette di ritardare l'impiego della levodopa. Può essere utilizzato anche in fase più avanzata, nel corso naturale della malattia, quando l'effetto della levodopa tende a svanire o diventa discontinuo ed insorgono fluttuazioni dell'effetto terapeutico (le cosiddette fluttuazioni di fine dose o wearing-off, vale a dire la ricomparsa dei sintomi parkinsoniani a seguito dell'accorciamento della durata della risposta alla levodopa).[7][8][9]
Pramipexolo è inoltre indicato nel trattamento della sindrome delle gambe senza riposo, da moderata a grave,[10][11] ed in alcune forme depressive anche nell'ambito della malattia di Parkinson,[12][13] tra cui la depressione bipolare specialmente quando altri trattamenti hanno fallito nel migliorare i sintomi della malattia.[14][15]
L'utilizzo come antidepressivo è recente e sviluppato in due direzioni: associato ad altri antidepressivi si rivolge a forme persistenti nelle quali svolge un ruolo di potenziamento;[16][17] da solo risulta utile in forme caratterizzate da affaticabilità, mancanza di energia, diminuzione della capacità di pensare o concentrarsi, difficoltà a prendere decisioni, anedonia. Può rappresentare una alternativa efficace per i pazienti che non hanno risposto ad altri trattamenti di prima linea, come gli SSRI, ma dosi elevate del composto possono essere necessarie.[18] È stato inoltre dimostrata l'efficacia del pramipexolo dei pazienti affetti da fibromialgia.[19] Il pramipexolo può essere inoltre usato nella terapia a lungo termine della cefalea a grappolo o per limitare gli effetti avversi sulla funzione sessuale degli SSRI e di altri antidepressivi di nuova generazione.[20]

Effetti collaterali ed indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

I principali effetti avversi comprendono:

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il farmaco è controindicato nei soggetti con ipersensibilità nota al principio attivo oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti utilizzati nella formulazione farmacologica.

Dosi terapeutiche[modifica | modifica wikitesto]

Nei soggetti affetti da malattia di Parkinson il dosaggio giornaliero consigliato è pari a 0,375 mg di farmaco (come sale) somministrato per 3 volte al giorno. Questo dosaggio viene successivamente incrementato ogni 7 giorni fino a raggiungere un adeguato controllo della sintomatologia. Non si deve comunque oltrepassare il dosaggio massimo consigliato di 4,5 mg al giorno.

Ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Il pramipexolo è stato valutato per il trattamento della disfunzione sessuale sperimentata da alcuni utilizzatori di antidepressivi selettivi dell'inibitore del reuptake della serotonina (SSRI).[31] Diversi studi clinici controllati vs placebo hanno dimostrato l'efficacia di pramipexolo nel disturbo bipolare.[32][33][34] Viene anche studiato per il trattamento della depressione clinica e della fibromialgia.[35][36][37]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 08.07.2011, riferita al cloridrato
  2. ^ Kvernmo T, Härtter S, Burger E, A review of the receptor-binding and pharmacokinetic properties of dopamine agonists, in Clinical Therapeutics, vol. 28, n. 8, agosto 2006, pp. 1065–78, DOI:10.1016/j.clinthera.2006.08.004, PMID 16982285.
  3. ^ Newman-Tancredi A, Cussac D, Audinot V, et al., Differential actions of antiparkinson agents at multiple classes of monoaminergic receptor. II. Agonist and antagonist properties at subtypes of dopamine D(2)-like receptor and alpha(1)/alpha(2)-adrenoceptor, in The Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics, vol. 303, n. 2, novembre 2002, pp. 805–14, DOI:10.1124/jpet.102.039875, PMID 12388667.
  4. ^ Millan MJ, Maiofiss L, Cussac D, Audinot V, Boutin JA, Newman-Tancredi A, Differential actions of antiparkinson agents at multiple classes of monoaminergic receptor. I. A multivariate analysis of the binding profiles of 14 drugs at 21 native and cloned human receptor subtypes, in The Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics, vol. 303, n. 2, novembre 2002, pp. 791–804, DOI:10.1124/jpet.102.039867, PMID 12388666.
  5. ^ Wei-li Chang, Martin Weber e Michelle R. Breier, Stereochemical and neuroanatomical selectivity of pramipexole effects on sensorimotor gating in rats, in Brain Research, vol. 1437, 9 febbraio 2012, pp. 69–76, DOI:10.1016/j.brainres.2011.12.007. URL consultato il 15 agosto 2017.
  6. ^ (EN) Mark J. Millan, Lisa Maiofiss e Didier Cussac, Differential Actions of Antiparkinson Agents at Multiple Classes of Monoaminergic Receptor. I. A Multivariate Analysis of the Binding Profiles of 14 Drugs at 21 Native and Cloned Human Receptor Subtypes, in Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics, vol. 303, n. 2, 1º novembre 2002, pp. 791–804, DOI:10.1124/jpet.102.039867. URL consultato il 6 giugno 2020.
  7. ^ M. Dooley, A. Markham, Pramipexole. A review of its use in the management of early and advanced Parkinson's disease., in Drugs Aging, vol. 12, n. 6, giugno 1998, pp. 495-514, PMID 9638397.
  8. ^ A. Antonini, P. Barone; R. Ceravolo; G. Fabbrini; M. Tinazzi; G. Abbruzzese, Role of pramipexole in the management of Parkinson's disease., in CNS Drugs, vol. 24, n. 10, ottobre 2010, pp. 829-41, DOI:10.2165/11585090-000000000-00000, PMID 20839895.
  9. ^ S. Perez-Lloret, S. Perez Lloret; MV. Rey; L. Ratti; O. Rascol, Pramipexole for the treatment of early Parkinson's disease., in Expert Rev Neurother, vol. 11, n. 7, luglio 2011, pp. 925-35, DOI:10.1586/ern.11.75, PMID 21721909.
  10. ^ F. Cataldo, M. Violante; L. Bellia; A. Albeggiani, [Clinical remarks on a case of hypocalcemic tetany secondary to celiac disease initially diagnosed as chronic hypoparathyroidism]., in Minerva Pediatr, vol. 41, n. 2, febbraio 1989, pp. 113-6, PMID 2739631.
  11. ^ L. Ferini-Strambi, D. Aarskog; M. Partinen; KR. Chaudhuri; M. Sohr; D. Verri; S. Albrecht, Effect of pramipexole on RLS symptoms and sleep: a randomized, double-blind, placebo-controlled trial., in Sleep Med, vol. 9, n. 8, dicembre 2008, pp. 874-81, DOI:10.1016/j.sleep.2008.09.001, PMID 18952497.
  12. ^ P. Barone, W. Poewe; S. Albrecht; C. Debieuvre; D. Massey; O. Rascol; E. Tolosa; D. Weintraub, Pramipexole for the treatment of depressive symptoms in patients with Parkinson's disease: a randomised, double-blind, placebo-controlled trial., in Lancet Neurol, vol. 9, n. 6, giugno 2010, pp. 573-80, DOI:10.1016/S1474-4422(10)70106-X, PMID 20452823.
  13. ^ MH. Corrigan, AQ. Denahan; CE. Wright; RJ. Ragual; DL. Evans, Comparison of pramipexole, fluoxetine, and placebo in patients with major depression., in Depress Anxiety, vol. 11, n. 2, 2000, pp. 58-65, PMID 10812530.
  14. ^ CA. Zarate, JL. Payne; J. Singh; JA. Quiroz; DA. Luckenbaugh; KD. Denicoff; DS. Charney; HK. Manji, Pramipexole for bipolar II depression: a placebo-controlled proof of concept study., in Biol Psychiatry, vol. 56, n. 1, luglio 2004, pp. 54-60, DOI:10.1016/j.biopsych.2004.03.013, PMID 15219473.
  15. ^ Chris B. Aiken, Pramipexole in psychiatry: a systematic review of the literature, in The Journal of Clinical Psychiatry, vol. 68, n. 8, August 2007, pp. 1230–1236. URL consultato il 15 agosto 2017.
  16. ^ Cassano P, Lattanzi L, Soldani F, Navari S, Battistini G, Gemignani A, Cassano GB., Pramipexole in treatment-resistant depression: an extended follow-up., in Depress Anxiety., vol. 20, n. 3, 2004, pp. 131–138, DOI:10.1002/da.20038, PMID 15549689.
  17. ^ Lattanzi L, Dell'Osso L, Cassano P, Pini S, Rucci P, Houck PR, Gemignani A, Battistini G, Bassi A, Abelli M, Cassano GB., Pramipexole in treatment-resistant depression: a 16-week naturalistic study., in Bipolar Disord., vol. 4, n. 5, 2002, pp. 307–314, DOI:10.1034/j.1399-5618.2002.01171.x, PMID 12479663.
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  19. ^ Holman AJ, Myers RR., A randomized, double-blind, placebo-controlled trial of pramipexole, a dopamine agonist, in patients with fibromyalgia receiving concomitant medications., in Arthritis Rheum., vol. 52, n. 8, 2005, pp. 2495–2505, DOI:10.1002/art.21191, PMID 16052595.
  20. ^ DeBattista C, Solvason HB, Breen JA, Schatzberg AF., Pramipexole augmentation of a selective serotonin reuptake inhibitor in the treatment of depression., in J Clin Psychopharmacol., vol. 20, n. 2, 2000, pp. 274–275, DOI:10.1097/00004714-200004000-00029, PMID 10770475.
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  31. ^ (EN) Charles DeBattista, H. Brent Solvason e Jeanne Anne Heilig Breen, Pramipexole Augmentation of a Selective Serotonin Reuptake Inhibitor in the Treatment of Depression, in Journal of Clinical Psychopharmacology, vol. 20, n. 2, 2000-04, pp. 274–275. URL consultato il 6 giugno 2020.
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  35. ^ (EN) Lattanzi L, Dell'Osso L, Cassano P, Pini S, Rucci P, Houck Pr, Pramipexole in Treatment-Resistant Depression: A 16-week Naturalistic Study, su Bipolar disorders, 2002 Oct. URL consultato il 6 giugno 2020.
  36. ^ (EN) Paolo Cassano, Lorenzo Lattanzi e Federico Soldani, Pramipexole in treatment-resistant depression: An extended follow-up, in Depression and Anxiety, vol. 20, n. 3, 2004, pp. 131–138, DOI:10.1002/da.20038. URL consultato il 6 giugno 2020.
  37. ^ (EN) Holman Aj, Myers Rr, A Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled Trial of Pramipexole, a Dopamine Agonist, in Patients With Fibromyalgia Receiving Concomitant Medications, su Arthritis and rheumatism, 2005 Aug. URL consultato il 6 giugno 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Laurence Brunton, Bruce Chabner, Bjorn Knollman, Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia 11/ed, McGraw Hill, 2006, ISBN 978-88-386-2461-2.
  • Bertram G. Katzung, Farmacologia generale e clinica, Padova, Piccin, 2006, ISBN 88-299-1804-0.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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