Pietro di Tommaso del Minella

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Pietro di Tommaso del Minella (Siena, 1391Siena, 1458) è stato un intagliatore e scultore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pietro di Tommaso del Minella fu uno scultore e un apprezzato intagliatore in marmo e in legno,[1] attivo a Siena ed a Orvieto.[2]

Lavorò con Jacopo della Quercia[3] al fonte battesimale del battistero di Siena negli anni 1427-1428[4] e anche alla Loggia dei Mercanti (1437-1438), ispirandosi ad un disegno fornito dal progettista Sano di Matteo.[5][1]

Dopo aver realizzato il coro della chiesa dello Spedale della Scala,[1] fu nominato, nel 1444 capo delle maestranze della fabbrica del duomo di Siena, dove intagliò la pietra tombale del vescovo Carlo Bartoli (1444),[6] lavorò alla decorazione della cappella di San Crescenzio (1445) e sul pavimento marmoreo, assieme ad Antonio Federighi, per le vicende della Morte di Assalonne.[7][2][5][1]

Mentre era capomaestro del Duomo, Pietro di Tommaso lavorò anche, assieme ad altri artisti, per la chiesa delle Carceri di Sant'Ansano.[1][3]

Diresse i lavori dell'Opera del duomo di Orvieto (1431-1433), dove collaborò per il coro e nel 1441 per eseguire gli intarsi e gli ornati della sedia vescovile, aiutato dal fratello Antonio.[2][5][1]

Pietro di Tommaso del Minella morì a Siena nel 1458.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Pietro di Tommaso del Minella, scultore in marmo e legno, su impegnopersiena.com. URL consultato il 15 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2019).
  2. ^ a b c Pietro di Tommaso del Minella, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 15 febbraio 2019.
  3. ^ a b Guida della cittá di Siena per gli amatori delle belle-arti, su books.google.it. URL consultato il 15 febbraio 2019.
  4. ^ Documenti Per La Storia Dell'arte Senese, Volume 1, su books.google.it. URL consultato il 15 febbraio 2019.
  5. ^ a b c Pietro di Tommaso del Minella, in le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, p. 485.
  6. ^ Federighi Antonio/ Pietro di Tommaso del Minella/ Giuliano da Como, Pietra tombale del vescovo Carlo Bartoli, su catalogo.fondazionezeri.unibo.it. URL consultato il 15 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2019).
  7. ^ Anonimo intarsiatore sec. XV/ Pietro di Tommaso del Minella, Morte di Assalonne, su catalogo.fondazionezeri.unibo.it. URL consultato il 15 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Angelini (a cura di), Pio II e le arti. La riscoperta dell'antico da Federighi a Michelangelo, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2005.
  • Marilena Caciorgna, Roberto Guerrini, Il pavimento del Duomo di Siena, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2005.
  • Enzo Carli, Il Duomo di Siena e il Museo dell'Opera, Firenze, Scala, 1999.
  • Andrea Ciaroni e Charles Avery, Dai Medici al Bargello: I Bronzi del Rinascimento, il Quattrocento, 2007.
  • Pierluigi De Vecchi e Elda Cerchiari, Dal gotico internazionale al rococò, in I tempi dell'arte, vol. 2, Milano, Bompiani, 1999, ISBN 88-451-7212-0.
  • Pierluigi De Vecchi e Elda Cerchiari, I tempi dell'arte, Milano, Bompiani, 1999.
  • Mario Lorenzoni (a cura di), Le sculture del Duomo di Siena, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2009.
  • Barbara Tavolari, Marilena Caciorgna, Siena: Duomo, Battistero, Livorno, Sillabe, 2008, ISBN 978-88-8347-406-4.
  • Stefano Zuffi, Il Quattrocento, Milano, Electa, 2004, ISBN 88-370-2315-4.
  • Toscana. Guida d'Italia (Guida rossa), Milano, Touring Club Italiano, 2003.

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