Palazzo del Capitano di Giustizia

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Palazzo del Capitano di Giustizia
Facciata principale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMilano
IndirizzoVia Cesare Beccaria , 19
Coordinate45°27′49.68″N 9°11′42.1″E / 45.4638°N 9.195028°E45.4638; 9.195028
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVI secolo
Inaugurazione1605
Stilemanierista
UsoComando della Polizia locale
Realizzazione
ArchitettoPietro Antonio Barca
ProprietarioComune di Milano

Il palazzo del Capitano di Giustizia (Palazz di Sedes Arma in dialetto milanese[1]) è uno storico palazzo della città di Milano, sito al Verziere fra piazza Fontana e piazza Beccaria, oggi sede del Comando centrale della Polizia locale di Milano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Corte interna

Il palazzo fu la principale sede dell'amministrazione della giustizia a Milano per circa tre secoli, dal XVI al XIX, durante le dominazioni spagnole ed austriache. Il capitano di giustizia era infatti, fin dall'epoca medioevale, la figura che sovrintendeva all'ordine pubblico della città.

La costruzione dell'edificio fu deliberata negli anni settanta del Cinquecento, dietro l'impulso del governatore spagnolo Don Gabriel de la Cueva y Girón duca di Albuquerque, e dell'arcivescovo Carlo Borromeo, i quali fornirono anche i fondi iniziali per la costruzione. Il progetto fu affidato all'architetto milanese Pietro Antonio Barca, di cui costituisce la prima opera nota[2]. Il palazzo era detto anche "delle nuove carceri", in quanto in esso venivano anche rinchiusi i detenuti. Presso l'ala nord, oggi prospettante su piazza Beccaria, era la casa del boia e il luogo dove avvenivano le esecuzioni capitali. A tale motivo, infatti, la piazza venne intitolata nell'Ottocento al fautore dell'abolizione della pena di morte, Cesare Beccaria.

Del progetto originale sono la facciata verso piazza Fontana e la corte centrale, mentre il resto è principalmente frutto degli ampliamenti successivi e delle ristrutturazioni effettuate dall'architetto Piero Portaluppi a seguito dei danni riportati durante la seconda guerra mondiale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vocabolario Milanese-Italiano: M - Q, Volume 3 di Francesco Cherubini, alla voce Palazz
  2. ^ BARCA, Pietro Antonio in Dizionario Biografico degli Italiani

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • P. Mezzanotte, Milano nell'arte e nella storia: storia edilizia di Milano: guida sistematica della città, Bestetti, Milano 1948;
  • G. C. Bascapè, I palazzi della vecchia Milano: ambienti, scene, scorci di vita cittadina (1946, Milano), Cisalpino - La goliardica, Milano 1977;

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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