Pah Wongso Tersangka

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Pah Wongso Tersangka
film perduto
Una scena del film
Titolo originalePah Wongso Tersangka
Lingua originalemalese
Paese di produzioneIndonesia
Anno1941
Dati tecniciB/N
Generepoliziesco, commedia
RegiaWu Tsun
SoggettoSaeroen
SceneggiaturaSaeroen
ProduttoreJo Eng Sek
Casa di produzioneStar Film
FotografiaChok Chin Hsien
Interpreti e personaggi

Pah Wongso Tersangka[N 1] (letteralmente, in italiano, Pah Wongso diventa un sospetto) è un film del 1941 realizzato nelle Indie orientali olandesi. Diretto da Wu Tsun per la Star Film e interpretato da L. V. Wijnhamer Jr., S Waldy e Sylvia Hatjirah, è il seguito del primo lungometraggio della casa cinematografica, Pah Wongso Pendekar Boediman, di poco precedente. La storia, scritta da Saeroen (al suo primo lavoro per la Star), è incentrata sui tentativi di Pah Wongso di dimostrare la sua innocenza dopo essere stato accusato di estorsione.[1] Come tutte le produzioni della compagnia cinematografica, è considerato perduto.

Distribuzione e conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Pah Wongso Tersangka ebbe la prima nel dicembre 1941 ed è riportato che venne ben accolto.[2] Presentato anche con il titolo olandese Pah Wongso Keert Terug, venne stimato perfetto per ogni tipo di pubblico.[1] Una pubblicità del Soerabaijasch Handelsblad lo definì «eccitante»,[N 2] ed enfatizzò i molteplici ruoli ricoperti da Wijnhamer.[1] Una trasposizione letteraria fu pubblicato più tardi sempre in quell'anno da Kolff-Buning di Yogyakarta.[3]

Una pubblicità del film su un quotidiano di Surabaya

Mentre veniva proiettato nei cinema, Star Film stava già lavorando al prossimo film, Ajah Berdosa, che sarebbe uscito a gennaio 1942 e che avrebbe rappresentato la sua ultima produzione.[2][4] Infatti quando l'Impero del Giappone invase le Indie nel marzo di quell'anno, tutte le case cinematografiche vennero chiuse.[5] Quando l'industria riprese vigore ne 1948, Waldy fu l'ultimo membro del cast a poter lavorare; a partire da Air Mata Mengalir di Tjitarum (1949), recitò in oltre quaranta pellicole prima della sua morte, avvenuta nel 1968.[6] Per lo storico JB Kristanto Pah Wongso Tersangka è l'unico lungometraggio in cui abbiano mai recitato sia Sarip[7] che Hatjirah.[8] Si reputa inoltre l'ultimo di Wijnhamer.[9]

Si ritiene che esso sia ora perduto, dato che tutti i film dell'epoca erano stati girati su pellicole di nitrato di cellulosa infiammabili e che il magazzino della Produksi Film Negara, dove erano conservati, venne distrutto da un incendio nel 1952, appiccato forse deliberatamente per eliminare le bobine in nitrato.[10] Di fatto l'antropologo visuale statunitense Karl G. Heider suggerì che ogni opera cinematografica indonesiana realizzata prima degli anni Cinquanta sia ormai da considerare irrecuperabile.[11] Tuttavia, lo storico del cinema JB Kristanto, nel suo Katalog Film Indonesia 1926-1995, riporta che diversi lungometraggi sopravvissero negli archivi della Sinematek Indonesia e il collega Misbach Yusa Biran aggiunge, scrivendo nel suo saggio Sejarah Film 1900–1950: Bikin Film di Jawa del 2009, che a salvarsi furono numerosi film di propaganda giapponesi, sfuggiti al Servizio informazioni del governo olandese.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni
  1. ^ Anche noto con il titolo olandese Pah Wongso Keert Terug (Il ritorno di Pah Wongso).
  2. ^ Termine originale: «spannende».
Fonti
  1. ^ a b c (NL) "Pah Wongso Tersangka", in Soerabaijasch Handelsblad, 2 febbraio 1942, p. 7.
  2. ^ a b (ID) Tirai Terbentang, in Pertjatoeran Doenia dan Film, vol. 1, 7ª ed., dicembre 1941, 28–29.
  3. ^ (ID) Saeroen, Pah Wongso Tersangka, Kolff-Buning Film, 1941. URL consultato il 10 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2019).
  4. ^ (NL) Sampoerna: Pah Wongso Pendekar Boediman, in Soerabaijasch Handelsblad, 19 giugno 1942, p. 7.
  5. ^ Biran, pp. 319, 332.
  6. ^ (ID) Waldemar Caerel Hunter, su filmindonesia.or.id, Konfiden Foundation. URL consultato il 21 febbraio 2020 (archiviato il 25 luglio 2012).
  7. ^ (ID) M Sarip, su filmindonesia.or.id, Konfiden Foundation. URL consultato il 23 febbraio 2020 (archiviato il 5 settembre 2014).
  8. ^ (ID) Sylvia Hatjirah, su filmindonesia.or.id, Konfiden Foundation. URL consultato il 23 febbraio 2020 (archiviato il 5 settembre 2014).
  9. ^ (ID) LV Wijnhamer, su filmindonesia.or.id, Konfiden Foundation. URL consultato il 23 febbraio 2020 (archiviato il 5 settembre 2014).
  10. ^ Biran 2012, p. 291.
  11. ^ Heider, p. 14.
  12. ^ Biran, p. 351.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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